La storia è arrivata 15^ al contest "Make Me Cry My Eyes Out". Ti lascio il giudizio come recensione:
La punteggiatura è quasi sempre corretta e la grammatica ha pochi problemi. Tuttavia ho trovato diversi errori di ortografia, di spazi mancanti o di troppo e di parole mancanti. Te li segnalo uno per uno.
Innanzitutto “è” in maiuscolo si scrive È accentata e non E’ con l’apostrofo, come scrivi tu ripetutamente in “E' tutta una questione di amicizie”,“E' possibile che nessuno lo veda”, “E' solo suo il peso”, “E' bastato così poco”, “E' possibile che tutte le persone che incrocino la sua strada”, “E' successo questo Severus”.
Nella prima drabble hai scritto “fittizzia” con due zeta invece che “fittizia” (zio e zia tutte le doppie mandano via, mi diceva la maestra alle elementari!). Inoltre hai scritto babbano e casa con la minuscola, ma entrambi sono termini inventati dalla Rowling indicanti elementi del mondo magico (Casa qui sta per Casa Grifondoro, non per casa in senso di domicilio) e quindi dovrebbero essere maiuscoli. Inoltre hai scritto “isopportabili” invece che “insopportabili”, saltando la N.
Nella seconda drabble sono stata molto confusa dalla punteggiatura. Non sono sicura che come la usi tu abbia molto senso in questo discorso: “Ti chiedi cosa c'è che non va? Se è solo una questione di colori o sei tu? Perchè sono così meschini con te? Perché è così divertente umiliarti, anche quando lei è vicina.” Se metti il punto interrogativo alla fine della frase senza due punti per indicare un discorso diretto (ti chiedi: cosa c’è che non va?) allora io interpreto la domanda come riferita al verbo chiedere – ossia, il narratore domanda a Severus se egli si stia chiedendo o meno se c’è qualcosa che non va. Ma a logica la drabble sembra raccontare che lui se lo sta sicuramente chiedendo, quindi la frase avrebbe più senso senza punto interrogativo, semplicemente come un’affermazione – ti chiedi cosa c’è che non va. E poi non capisco perché l’ultima frase non sia una domanda se le altre lo sono. Dovrebbe essere la risposta? Non lo sembra, sembra solo un’altra domanda. Inoltre l’accento in perché è acuto, non grave come lo hai scritto tu. Grifondoro poi è scritto con la minuscola e, di nuovo, dovrebbe essere maiuscolo.
Nella terza drabble non capisco i puntini dopo il punto interrogativo alla fine: “Perché ora sorride a James Potter? ...”
Nella quarta drabble c’è uno spazio di troppo nella frase “Il calderone d'argento ribolle apatico di un denso color prugna” tra “apatico” e “di”, un punto di troppo dopo i tre puntini in “E lento germoglia come gramigna un pensiero....” e in “quell’ Incidente” uno spazio di troppo tra quell’ e Incidente.
Dopo “che ipocrita” credo che cinque punti esclamativi siano un po’ troppi.
Nella drabble “Non si può sprecare l’amore” hai scritto “bisohno” invece di “bisogno”. Nella drabble seguente c’è uno spazio di troppo dopo l’apostrofo in “quell’ infetto sangue”; inoltre “in fondo” si scrive staccato (a meno che non sia voce del verbo infondere, e qui non lo è). Nella drabble dopo credo che manchi una “a” nella frase “Per chi non è mi stato niente” perché dovrebbe essere “mai stato niente”.
Nella terzultima drabble, la frase “Ti rendi conto ogni volta che quel marchio brucia vorresti che lei non tornasse mai” non ha senso e credo che sia perché manca un “che”. Avrebbe senso se fosse “ti rendo conto ogni volta che quel marchio brucia che vorresti”.
“Ogni volta che la pensi” dovrebbe essere “ogni volta che le pensi” perché si pensa a qualcuno, non si pensa qualcuno; “né te, ne tua madre” va scritto con entrambe le e accentate, non solo la prima. Manca uno spazio dopo i tre puntini in “solo tu non lo avessi negato...se solo il tuo orgoglio”
Le drabble si leggono bene, scorrono, non sono “spezzettate” come spesso finiscono con l’essere storie così brevi ma sono composte da frasi complete, elaborate, discorsive.
Ci sono dei bei momenti in cui usi metafore appropriare, come quella di James che “fa la coda” a Lily con un pavone.
A volte però l’intera drabble è composta da domande o da pensieri che si ripetono l’un l’altro e se alcune drabble sono belle, rifinite e narrano una storia, altre non sembrano aggiungere nulla alle precedenti.
Inoltre non capisco la ragione dei continui cambi di narratore: a volte la storia è alla terza persona, altre volte alla prima, a volte c’è persino un narratore che ride di Severus e gli dici “ti condanno”. Non capisco in base a cosa hai scelto di cambiare punto di vista.
Ci sono anche alcune frasi che non scorrono bene, tipo “Povero piccolo uomo ridicolo, credevi che a lui sarebbe importato per raggiungere il suo scopo chi gli sarebbe parato davanti”. Non capisco esattamente perché, ma la frase non torna, forse perché il verbo pararsi davanti suona meglio riflessivo, quindi “chi gli si sarebbe parato” o forse perché la struttura è troppo lunga e confusa. Anche la frase “Tanto che non mi importava come l'avessi avuta, dimenticando che non mi avrebbe comunque scelto e che Lui non si sarebbe curato di questo” non scorre, soprattutto perché i modi dei verbi “come l’avessi avuta” e “non mi avrebbe scelto” sono in disaccordo.
Severus è quello che ci si aspetta in base a quello che sappiamo dai libri: lo vediamo innamorato di una Lily che lo allontana da sé dopo che lui la ha insultata, lo vediamo avvicinarsi ai Mangiamorte solo perché almeno loro non lo disprezzano, lo vediamo piangere la morte di Lily e sentirsi in colpa. Certo sono tutte emozioni plausibili, ma sono esaminate piuttosto superficialmente: in una drabble vediamo un’emozione, in un’altra ne vediamo una diversa, etc., senza mai arrivare a scoprire qualcosa di nuovo su Piton. Hai scelto quasi tutti momenti ben noti e questo ti ha impedito di esaminare Piton sotto una nuova luce, cosicché alla fine non scopriamo molto di lui. L’unica emozione che mi ha fatto riflettere perché di solito non viene presa in considerazione è il pensiero di aver mandato Voldemort dai Potter nella speranza che uccidesse James, nonostante la consapevolezza che non sarebbe bastato per riavere Lily per sé.
Come ho già detto ho amato alcune delle drabble (ad esempio, quella sullo sprecare l’amore), ma altre mi sono sembrate poco profonde e non molto ben strutturate. Ho già detto anche che non ho amato molto la scelta dei momenti perché tutti piuttosto scontati e non sufficientemente approfonditi.
La storia di Piton e del suo amore per Lily è molto triste, ma non è una storia che non abbiamo mai sentito. Sebbene le tue drabble siano ben scritte e tu abbia saputo ben rappresentare questo personaggio, manca quel qualcosina in più per rendere la storia “nuova”, per farci piangere ancora per qualcosa che ormai abbiamo iniziato a dare un po’ per scontato. |