*rullo di tamburi, petali di fiori per la Somma Giudicia e applausi*
Grammatica, stile e lessico: 9.50/10
- Caratterizzazione personaggi: 5/5
- Gradimento personale: 9,5/10
- Corretto uso degli elementi del pacchetto: 5/5
- Valutazione generale alla storia: 9,5/10
TOT Pti : 38.5/40
Piccoli errori di distrazione che ti hanno penalizzato, e per questo ti ho dovuto togliere qualcosina.
Stile sempre fantastico, coinvolgente grazie all’utilizzo della seconda persona poiché ti ha permesso di calarti meglio nel personaggio che avevi pescato “con la tua solita fortuna”. L’introspezione è perfetta soprattutto all’inizio, quando ci parli di Tom e del suo cambiamento, di come sin da bambino sia stato diverso. Quel continuo porsi domande è un metodo molto efficace per porre al personaggio domande difficili, quasi pericolose, perché sappiamo benissimo come Tom Riddle abbia “lavorato” per arrivare a essere Lord Voldemort. Ce lo dici tu stessa, il suo corpo è diventato insensibile, incapace di provare qualcosa, come lui aveva sempre desiderato; come uno scudo per proteggersi da quelle delusioni che l’hanno ferito sin dal suo primo istante di vita.
Collochi la tua scena durante la Vigilia, quando Harry e Hermione si recano a Godric’s Hallows, e hai usato perfettamente tutti gli elementi del pacchetto. Avendo scelto quel momento, sei partita già avvantaggiata, ma hai fatto comunque un ottimo lavoro per quanto riguarda la fan art, che viene ampiamente descritta e sviluppata nella seconda parte, quando Voldemort si ritrova prigioniero nella mente di Harry e assiste quindi alla scena. Harry e Hermione sono caratterizzati molto bene e quindi non ho nulla da ridire.
In complesso la tua storia mi è piaciuta molto, perché l’introspezione è una delle tue arme vincenti, ma nella scena finale hai peccato un po’ per quanto riguarda l’amore e quindi la visione di esso da parte di Voldemort. Sai benissimo che la sua anima è così mutilata da non provare più rimorso per le sue azioni, neanche in punto di morte quando glielo chiede lo stesso Harry, lui impallidisce certo, ma lo fa solo per via della sfrontatezza del gesto e infatti gli chiede “Come osi?”, e quindi mi sono ritrovata a storcere il naso per quelle riflessioni sull’amore.
In complesso sono rimasta molto contenta dell’uso che hai fatto del personaggio. Brava, Pippa!
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