Recensioni per
What I used to be
di All my Darkness

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/12/12, ore 23:34

Ma... Anna! Cos'è questo piccolo capolavoro? Ed io che non mi accorgo di nulla.
Mi sono ritrovata molto nella descrizione che hai fatto di te stessa. Anche io tendo a fantasticare troppo, a perdermi in immagini di una vita lontana e mai vissuta. Forse la cosa sembra triste, ma in realtà abbiamo solo tanta fantastia e tanta capacità. Specie tu. Non devi sentirti esclusa, o diversa, o assurda! Tu mi sembri tutto fuorchè questo. Okay, non ci conosciamo chissà tanto ma sembri una persona carica di potenziale, bella e intelligente.
Ho adorato questa storia, davvero, Mi sono venuti i brividi leggendola. E' bello il fatto che Anna piccola abbia incontrato quella più grande. E' anche malinconica, come cosa, dato che l'adolescente rimpiange molto quella sfrontatezza,quell'indifferenza al mondo, quell'ingenuità.
Non so, la ragazza, seppur la stessa, mi è sembrata anche un po' omologata. Nel senso che la piccola dice: la mia amica delle elementari ne sfoggiava diverse ogni giorno. Ma non sapevo niente a proposito di quelle  marche e non mi interessavano. 
Invece la grande indossa proprio quelle ballerine. O forse mi sono fatta una pippa mentale.
Poi hai aggiunto un elemento che, da quello che ho potuto capire, TU AMI: la danza.
Che cosa bella. Anche l'infanzia, la nonna, i libri.
Ho amato tutto. Sei così giovane, così "piccola" ma per me potresti seriamente scrivere un libro che non sarebbe assolutamente stupido. Anzi, profondo!
Bene, smetto di scocciarti.
Un bacione e complimenti ancora, davvero. 

Nuovo recensore
05/12/12, ore 21:22

Interessante, davvero interessante!
Anche io mi sono sempre chiesta cosa avrei pensato se mi fossi vista da bambina come sono ora e hai reso perfettamente come si cambia pur rimanendo in sostanza sempre gli stessi. Semplicemente non ci si accorge di cosa si è, o ce ne accorgiamo troppo tardi.
L'emarginazione è una tematica a me tanto cara e tu l'hai resa benissimo: come un'ingiustizia ma causata dalla stessa persona che ne è "vittima", e pur tuttavia in un certo senso se ne è orgogliosi. Almeno è questo il messaggio che a me è arrivato.
Usare prevalentemente i dialoghi ha reso il testo spontaneo e di gradevole lettura, mentre sequenze narrative-descrittive lo avrebbero reso più pesante, essendo l'argomento originale ma che non salta all'occhio come trama e pertanto l'attenzione del lettore deve essere attirata già dalla prima riga.
Alcune espressioni sono un po' infantili, sia da parte della bambina che della ragazza e non si userebbero molto in un dialogo reale, tuttavia rende il racconto più diretto quindi non è del tutto una pecca ;)