La storia di principio non è male, anche se sono presenti diverse ripetizioni, che in un testo così breve appesantiscono molto la storia. Grammaticalmente non ci sono errori, le ripetizioni sono un problema di stile, però consiglio l'utilizzo di frasi più composte, che rappresentino meglio non solo il personaggio ma anche l'ambiente proposto. Inoltre la narrazione non segue un filo ben chiaro, Gohan cambia idea circa la propria situazione nel giro di poche righe. L'introspezione in questo modo perde di “realisticità” (perdona il termine inventato all'interno), essendo stravolta in passaggi brevissimi che sono poco interiorizzati e quindi forzati ai fini della caratterizzazione. Ricordiamo che il personaggio che hai proposto è un ragazzino, che ha visto il padre morire e che è appena uscito da una guerra devastante. Le sue dinamiche psicologiche sono difficilmente percepibili in queste poche righe, perdono di spessore ai fini della trama, quindi consiglio una maggiore introspezione del personaggio, sono solo da un punto di vista di caratterizzazione, ma proprio di narrazione.
Il lessico utilizzato è semplice e ben proposto, ma essendo associato ad una narrazione così spoglia perde di efficacia, facendo trasparire la trama come uno sfogo del protagonista che però perde di energia, introspezione e coinvolgimento esterno.
Di per sé non è una trama molto originale perché trita e ritrita, e sarebbe potuta essere molto più percettiva e interessante se sviluppata in maniera approfondita. Anche la caratterizzazione ha perso di potenza proprio per la semplicità del testo, con un po' d'introspezione in più avresti sicuramente reso il personaggio non solo più realistico, ma anche più canonico.
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