Recensioni per
I carry your heart in mine
di Yoko Hogawa
Torno a recensire questa fanfiction per farti i miei più sentiti complimenti. Se il primo capitolo di questa meraviglia di racconto mi aveva emozionta, questo è stato per me una vera esplosione (*toomuchfeelings*)! Ed è inutile quanto doveroso dire che è veramente scritta bene. Mi sono commossa più volte e ho trovato Sherlock così incharacter! Resistere fino alla fine a tratti mi è sembrato quasi impossibile, sicuramente masochistico, ma è scritta in modo così encomiabile che tutti i colpi al cuore, il groppo costante in gola e lo stomaco in perenne subbuglio diventano più che sopportabili, diventano in un certo senso parte del racconto... rimani intimamente coinvolta nel racconto e ti appassioni ad esso. Tutto di Sherlock, dalla sua depressione ai suoi dubbi e al suo affetto, mi ha emozionata. Ho davvero apprezzato il modo in cui hai espresso il lutto, la difficoltà di andare avanti, di essere padre (da solo), di dover badare a qualcuno quando si è a malapena in grado di badare a se stessi, di dover ritrovare un equilibrio... e ovviamente anche il modo in cui hai reso Hamish il simbolo (o forse sarebbe meglio dire il frutto) dell'amore tre Sherlock e John (una mente brillante ed un cuore enorme) - il collegamento con il sistema solare poi è stato un vero colpo al cuore! - .
Davvero, non ho più parole per esprimerti quanto abbia apprezzato questo tuo racconto e quanto questo mi abbia fatta emozionare. Complimenti (ancora) ! Saluti, Scarlett Ivy C.H. |
Scrivo questa recensione dopo aver bevuto tre birre (no, non scherzo, l'ho fatto davvero), quindi non so quanto sarà lucida. |
Complimenti, hai scritto una storia bellissima e straziante, e anche se sapevo come sarebbe finita (a proposito grazie per averlo messo negli avvertimenti) ho continuato a sperare tutto il tempo. L'ultima frase però è stata devastante, per due giorni, cavolo non è giusto assolutamente no, prometti di non farlo più? No va bene, in realtà puoi continuare a scrivere quello che vuoi, perchè sei davvero molto brava e anche se spesso sono tristi le tue storie mi piacciono tanto. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ho percorso l'intera schermata per lasciare il commento senza soffermarmi su nessuna parola perché probabilmente (specialmente se incappavo nella canzone finale) sarei scoppiata a piangere come la prima volta che l'ho letta. Sai perché mi piace il tuo angst? Perché è estremo. Non c'è margine di miglioramento nemmeno per sbaglio, nemmeno se lo facessi apposta. C'è tutto il dolore che una perdita del genere può provocare ed è talmente cruda che posso spostarla su un piano "fisico". Su un piano reale. Per questo fa così male ed è così difficile da leggere. Ero molto indecisa se farlo o meno, perché so che se l'avessi fatto non avrei avuto scampo dalle lacrime, e così è stato (in effetti me lo sarei dovuta aspettare, la colpa è mia, solo mia *si frusta*). Hai il dono di uccidere le persone con le tue parole, di lasciarle annichilite per ore e giorni, e ti assicuro che non c'è niente di più perfetto (e distruttivo) di questo. Aspetto di leggere la seconda parte, ma ho una paura boia, tanto per fartelo sapere. Un abbraccio e... complimenti. Solo complimenti. |
Wow. Ehm, devo ancora riprendermi del tutto. Prima di tutto: complimenti! |
Una storia forte, che ti incolla allo schermo e ti angoscia fin dalle prime battute; devo dire che, anche se avevo letto gli avvertimenti e quindi immaginavo vagamente cosa aspettarmi, l'ho letta e seguita con molta meno calma dei tuoi protagonisti, mi sono fatta prendere. Anzi, la storia mi ha preso senza lasciarmi scampo. E' meravigliosa, Yoko, al pari di Hush e Awake e per me è infinitamente superiore ad Alone on the water. |
Che storia triste. |
E' spettacolare. Ho provato a leggerla a pezzi per evitare tutta l'ondata emotiva, stile Fall, ma niente mi sono ritrovata ugualmente a piangere, e non è una di quelle frasi dette così, piangevo proprio come una fontana mentre leggevo. La scena al parco è di una bellezza assurda, è struggente. Tutti i momenti con Hamish poi sono meravigliosi, l'avevo già amato nella tua altra fanfiction ma quì spezza ancora più il cuore perchè è l'esatta fusione tra Sher e John con tutta quella purezza tipica dei bambini. E poi l'ultima volta insieme, la notte abbracciati, i momenti in cui John fa qualche battuta un po' stupida per dargli forza, è stato tutto perfetto. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Premetto che questa è la prima recensione che faccio, quindi non sarà perfetta, ma qualcosa dovevo scriverlo. Dovevo. |
Questa sera il tempo sembra essersi messo d'accordo con i miei sentimenti: sono qui con le lacrime che continuano a scendere (e non è un modo per dire "sono triste", sto davvero piangendo come una cretina) mentre fuori piove e fa freddo e boh, mi sento completamente disintegrata da ciò che ho appena letto. Non so se recensire ora, con tutti questi feelings in corso, sia una buona idea. Probabilmente non lo è e scriverò un mare di stupidaggini, ma magari esorcizzerò un pò il dolore che questa meravigliosa storia mi ha iniettato nel cuore e riempirò quel vuoto che la morte di John ha lasciato anche dentro di me. Il tuo modo di scrivere è semplicemente divino. Ti cattura, ti tiene col fiato sospeso e lo fa con una chiarezza e una poesia non indifferenti. Frasi semplici che racchiudono significati complessi e che coinvolgono il lettore nella storia tanto da farlo sentire come se fosse anche lui lì con i personaggi e potesse sentirne tutte le gioie e i dolori. Il tuo angst poi è devastante. Ho pianto per alcune fanfiction in passato, ma erano più che altro lacrimuccie sporadiche. Stasera, di fronte alla tua storia, sono stata sopraffatta e sono scoppiata. Sono tuttora inconsolabile. Non aver paura dell'OOC del tuo Sherlock perché non lo è. Magari non sarà una macchina pensante, ma è Sherlock, solo più umano e innamorato e annientato dall'idea di stare per perdere la cosa più importante della sua vita senza poter fare nulla per impedirlo. E' frustrato e travolto da quei sentimenti che non pensava di avere ma, nonostante tutto, mantiene quel suo carattere deciso, a volte privo di tatto, duro e a disagio nello svolgere quei compiti che invece John faceva con la più assoluta naturalezza. Sherlock è sempre lui, ma è spaventato perché una volta che avrà perso il suo John (l'unico) dovrà essere per Hamish un padre e non ha idea di cosa voglia dire e di come si faccia ad esserlo. E John è superbo: è un padre, un compagno, un medico e un ex-soldato che, come sempre, si rivela una persona fantastica e unica. Forse è proprio il fatto che sia così che ti distrugge; è buono e dovrebbe solo essere felice, non morire e lasciare i suoi cari. Dimostra una forza non comune, resistendo fino all'ultimo e continuando a ripetere "Va tutto bene" non perché ci creda, ma perché è ciò di cui i suoi cari hanno bisogno: John sa fin dall'inizio che non c'è niente da fare, ma ci prova comunque e non per se stesso, ma per la sua famiglia che sa che ha bisogno di lui. Io amo John con tutta me stessa e questo tuo ritratto lo descrive meravigliosamente. Il piccolo Hamish infine è un perfetto esempio di fusione tra John e Sherlock: lo hai raccontato benissimo (cuore e cervello) e credimi, mi si è spezzato il cuore nel vederlo piangere tra le braccia di John. Quell'immagine di loro tre abbracciati nel dolore sulle note di Silent Night è stata effettivamente la cosa più bella e più straziante di tutta la storia, quella che ha fatto crollare qualsiasi mia difesa e autocontrollo. In realtà potrei citarti tantissime immagini che mi hanno colpita: la dolce malinconia della scena nel parco, l'infinito amore e devozione della scena in cui fanno l'amore, la totale perdita della speranza nel loro dirsi addio finale e i loro toccanti ultimi momenti insieme sono solo i punti salienti che mi vengono ora in mente. Le ultime righe sono stata la mazzata conclusiva e ora, sapendo che ci sarà un altro capitolo, mi chiedo se ci sarà almeno in parte una piccola speranza di superare tutta la sofferenza di questa prima parte. Una sofferenza acuita dal sublime modo in cui muovi i tuoi personaggi, racconti la loro vita e i loro sentimenti e ci fai sentire parti integranti di tutto questo. Questa sorta di enciclopedia treccani senza senso alcuno (come vedi, neanche io ho il dono della sintesi) è per dirti che questa tua storia mi ha fatto male come non avrei mai potuto immaginare...ma che già la amo alla follia perché di storie così incredibili e meravigliose non se ne trovano tutti i giorni. Un diamante allo stato grezzo (cit.) che, nonostante tutte le lacrime e i fazzoletti consumati, non mi pento neanche per un secondo di aver letto. Sperando di non aver scritto solo scempiaggini vado a cercare qualcosa per tirarmi su e, anche se sembra un controsenso, non vedo l'ora di vedere come finirà per Sherlock e Hamish e come affronteranno questo immenso dolore per affrontarlo con loro. Sei sempre divina. Un abbraccio <3 (Recensione modificata il 08/12/2012 - 03:04 am) |
Mia amata, cosa dire che non ti abbia detto già nei giorni scorsi, quando ho avuto l'onore (e il dolore) di leggere in anteprima questa cosa sconvolgente? Innanzitutto, lascia che io mi vaporizzi per la dedica: mai ricevuta una più bella. Tutto ciò che hai scritto è reciproco e lo sai bene. |