Recensioni per
Le due famiglie
di niki_

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/09/13, ore 22:40

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non ho mai ritenuto una storia degna di essere inserita tra le scelte, quindi non sono molto esperta in questo campo; so solo che quando ho letto questa storia la prima cosa a cui ho pensato è che tutti coloro che conoscono il fandom in questione avrebbero dovuto leggerla.
Come ho visto fare in altre recensioni che volevano inserire determinate storie tra le scelte, inizio col dire per quale motivo almeno non dovrebbe essere scartata. Innanzi tutto per l'italiano: corretto al cento percento, la grammatica è impeccabile e i periodi resi scorrevoli al massimo. Lo stile è tipico dell'autrice in persona, -tende ad essere solitamente ironico, ma questa volta ha lasciato spazio a una critica vera e propria, mettendo da parte l'ironia.- I personaggi sono estremizzati, è vero, ma mantengono le loro caratteristiche principali: non si sfocia in un OOC involontario. L'originalità si vede a metri di distanza: questa è una storia che parla di tematiche forti: mafia e morte, ne parla in modo breve, ma efficace.

Questi erano i motivi per cui non potrebbe essere scartata, adesso elencherò perché dovrebbe essere presa.
Innanzi tutto è triste, coinvolgente ed emozionante. Ti fa entrare nei panni del povero protagonista che è stato tradito dal proprio fratello. Ti fa sperare fino all'ultimo rigo che non lo uccida. E, soprattutto, ti fa riflettere! In un sito che è consultato da tantissimi ragazzi, trovo che sia essenziale che almeno una buona parte di esso, non si limiti soltanto a "raccontar storielle ben scritte", ma che riguardino anche qualche critica sociale -come in questo caso.- e di altri tipi! Questa storia deve far parte delle scelte, perché è una storia intrisa di vita e che rispecchia il paese in cui viviamo. La nostra Italia, che ha a che fare con la mafia tutti i giorni e sempre. E come diceva Borsellino: -in questa storia citato.- "La mafia non è invincibile. È un fenomeno umano, e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione, e avrà quindi anche una fine."

So benissimo che questa non è la recensione che questa storia merita, perché merita molto di più. Credo che sia degna per entrare nelle scelte, certo non sono nessuno per poter dare questi giudizi, ma, anche io come tanti, ci voglio provare.
Nella speranza che venga valutata come merita.
A.C.

Nuovo recensore
06/01/13, ore 18:05

Sei bravissima a scrivere !!! Mi sono commossa alla fine, CONTINUA COSì MI RACCOMANDO !!!! =D
P.s. La canzone è azzeccatissima !!! sei nei miei autori preferiti ;D
(Recensione modificata il 06/01/2013 - 06:06 pm)

Nuovo recensore
01/01/13, ore 20:22

E' stupenda!
Perdona l'attimo di smarrimento, anch'io amo la canzone che hai saggiamente scelto.
Mi è piaciuta molto, forte e diretta.
Ma è così che doveva essere, come l'argomento che tratti.
Ah..che maleducata, il mio nome è Gines, piacere di conoscerti!
Un saluto alla prossima.

Recensore Master
13/12/12, ore 18:33

Buonasera, ho aggiunto la storia tra le preferite perché non meritava altro posto se non quello.
Mi hanno consigliato questa storia e per la curiosità sono andata a leggermela e non me ne pento affatto! Anzi, dopo aver recensito me la rileggerò un'altra volta solo per il gusto di immergermi nuovamente in questo mix di ispirazione e profondità.
Devo veramente farti i miei più sentiti complimenti sia per il tema di cui tratti, ovvero la mafia in generale, sia per la premessa iniziale: è vero, è molto difficile dar vita ad una persona ed è troppo semplice ucciderla.
Perché son fragili, le persone e la cosa cui tengono di più è la vita, tanto che per rimanere il più possibile su questo mondo terreno arrivano a fare viagliaccherie d'ogni tipo.
Mi ha fatto rimanere di sasso quando ho letto "Pugnale o pistola?"
Dio mio, ci sono diecimila modi per uccidere e uno solo per far nascere, mi viene una rabbia al solo pensare...
Comunque, tornando alla storia: la mafia, 'Cosa Nostra', è sempre stato un argomento a cui mi sono interessata molto, quindi mille punti all'autrice.
Secondo, la tua decisione di usare i due fratelli Italia mi ha commossa .w. Sembra quasi che l'Italia stessa si uccida da sola...
Dio, basta, mi sto commuovendo...
Complimenti, complimenti davvero!
Reno Dedé Turks

Recensore Veterano
11/12/12, ore 00:33

Salve c: sono di nuovo qui, su APH, anziché sulle shot, ci volevo proprio andare a rileggerle, ( e recensirle), però poi mi sono detta: "ma, vediamo se esistono delle FrUk sul fandom di Hetalia, non si sa mai" (ripensando a quello che ti ho detto sulla fruk eccetera), ebbene ho scoperto l'uso delle pagine (?) dico io sono così idiota che non vado a guardare in fondo alla pagina delle storie?! (comunque sia ci sono sempre più usuk che fruk, su questo c'avevo ragione, e leggendo commenti su internet ho notato anche lì che il tuo pairing è più votato -w-) in ogni caso, dopo essermi messa il cuore in pace, nel senso che, di fruk ce ne sono, (forse sono spuntate tutte in questo mese, chissà °w°) ho deciso di andare a vedere se c'erano storie interessanti .w. ho adocchiato i personaggi nella tua fic, poi ho letto il titolo e l'autore e ho esclamato: "Nikiii!" *occhi languidi*, e come mio solito, mi sono letta le recensioni prima di leggere la storia, che avrei letto lo stesso; ah! E non ho dato nemmeno uno sguardo alla trama che avevi scritto.
Volevo lasciare questa storia da leggere in seguito, ma non ce l'ho fatta, diamine! Ero troppo curiosa! Volevo assolutissimamente vedere che cosa avevi inventato sta volta, e quindi, per la miseriaccia! Non so se sia un bene e un male! Ho lottato con tutte le mie forze alla fine per non piangere, ma, non ce l'ho fatta, diamine! Ma questa non è una fanfiction...è...una calamita! E stanotte non c'andrò a dormire, lo so! resterò attaccatta allo schermo a rileggere questo capolavoro, e lo rileggerò sempre, sempre, e lo farò leggere, (o almeno cercherò di farlo leggere) e non smetterò mai. Perché quando una cosa ti piace è così triste doverla finire. Per questa, ti stavo inserendo tra i preferiti, niki, ma poi mi sono trattenuta, e tu allora starai pensando: "ma, diamine! Perché non l'hai fatto?!" oppure: "E allora perché me l'hai detto?!", te l'ho detto perché finora, sono solo due gli autori che preferisco (visto che gli altri li ho messi agli albori, quando mi ero iscritta ad efp, e adesso, me ne rimangono tre che ho già inserito, anche se non lo sono effettivamente), ed è per questo (?) come credo ogni altro utente dovrebbe fare, che scegliere gli autori preferiti è di una difficoltà estrema per me. Voglio esserne sicura al mille per mille, ma sono sicura che ci finirai presto.
E già mi è spuntata la freccetta senza che ho commentato la storia, ma guarda un po', tsk'.
Passiamo adesso alla recensione, o insomma? Come posso "recensire" nel vero significato della parola? Certo, ho pianto per Feliciano, ho sperato fino alla fine che Lovino non premesse la pistola, e che lasciasse almeno a Feliciano fare il segno della croce, diamine! Ma no, non l'ha fatto. Ho rizzato le mie antenne da softyaoista quando Lovino ha ascoltato un certo spagnolo, ma, ora voglio sapere che senso avrebbe dirti che la storia non ha errori, lo stile è scorrevole e bla bla bla. Questa non è una fanfiction, non può essere stereotipata in questo modo. E quindi no, non recensirò in quel modo, non recensirò affatto: ti dirò solo esplicitamente quello che penso, certo, potrebbe essere il fatto del mio egocentrismo, ma io trovo sia più appropriato recensire in questo modo, che in altro.
Let's go, cominciamo.
È mezzanotte, mentre da te saranno appena le dieci, e quindi non ho potuto ascoltare la canzone, forse un giorno lo farò...chissà, e quindi non ho potuto ascoltare ciò che ti ha fatto creare questa fanf...no, volevo dire, questa cosa bella. (come dice Wilde: l'arte è l'insieme delle cose belle, quindi la tua storia è arte.) mentre invece posso dire che è successa la stessa cosa a mio cugino, sempre per scambio culturale -che cosa fiiiga *O*- e quindi di questo posso condividire appieno le tue emozioni; credo.
Come ti ho già scritto in un messaggio personale, sono del sud, e appunto, di Palermo, e quindi, puoi ben immaginare quanto mi sia sentita emozionata nel leggerla. Con questa fiction hai messo in dubbio tutte le mie certezze, niki. È da quando avevo letto un libro ambientato a Siena, tre anni fa, o una cosa simile, che ho cominciato a criticare la mia città, dicendo: -qui abbiamo tutto, perché se guardi dritto c'è il mare, e dall'altro lato le montagne. Si mangia bene, altroché se si mangia bene, ma non mi piacciono le persone che vivono qui.- ecco, da quel momento, dalle mie labbra sono uscite solo queste parole per parlare della mia città, io dico mia, e non so se sia un termine proprio "corretto". (Non dovremmo essere ormai cittadini del mondo? E come mai esistono ancora distinzioni tra le varie città, eccetera? Io sono infatti contro questa globalizzazione, dico, se si immischiano così tanti popoli, poi non v'è il rischio di perderne la cultura e le tradizioni? Questo è un dubbio che m'assilla da tanto, chissà se mi potrai dare una risposta). 
Mi hai fatto sentire in colpa per quelle parole, -che altro non sono che verità.- e ti giuro che per un momento ho avuto la sensazione di non volermene mai andare da qui.
Ecco, andiamoci così, vado appena al quinto ginnasio, non è che io sia esperta o roba del genere, non ne capisco granché né di politica, né di vita, premettiamo questo. Però guardarmi attorno riesco a farlo, e non è che la gente se na in giro con le pistole in mano pronta a uccidere il primo che gli passa d'avanti. (oppure sì?) per dire, io non incolperei nessuno di vedere la Sicilia in questo modo, perché tutti lo sanno, è un'associazione di idee, è troppo spontaneo il ragionamento che non si può biasimare una persona che dice: "Oh, ma non è pericoloso, con la mafia?"
Detto questo, dico semplicemente che, come disse Rita Atria: "la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci", ogni più piccolissima cosa. Partendo dalle spiagge, che quelle popolari sono tutte intasate di rifiuti, in Sardegna a quanto ne so fanno pagare una multa salata a chi getta qualcosa in spiaggia, qui no. Ed è proprio il fatto che la gente pensa solo alla comodità, è pigra, non è disposta a fare quattro centimentri in più per gettare la cartaccia nell'immondizia, ed è questo quello che ci fa peccare; perché come pecore troviamo la scusa di dire: "ma l'ha fatto lui posso farlo anche io". E io ti parlo di immondizia, ma può esserci qualsiasi altra cosa, e il comportamento resterà immutato. La verità, secondo me, è quella che ha scritto Tomasi Di Lampedusa ne: "Il gattopardo": "vengono per insegnarci le buone maniere, ma non otterranno nulla perché noi siamo già Dèi" è una, la sola che io abbia mai letto, che riassume brevemente ciò che io penso della Sicilia. Non ce la facciamo a stare da soli, siamo troppo pigri, oh, l'omertà! che cosa meravigliosa! Non lo so se da voi c'è, ma ad esempio, a scuola, ecco, partiamo dalla scuola: qualcuno fa qualche sgarbo ai professori: "chi è stato?" e silenzio di tomba, anche se tutti sanno chi è. Nessuno osa fiatare, e a pagare tutti, ovviamente. E perché, il favoritismo! E quella maledetta presunzione, non so a cosa dovuta, bho. E caspita, il dialetto! Perché mai parlare in dialetto dovrebbe fare più fighi? No, questa la voglio capire; anche perché il nostro specialmente, non è che sia molto: "fine ed educato", cioè, mi sa tanto di contadini che vanno a zappar. Spero che sia stata abbastanza chiara con il mio ragionamento. La mafia esiste ovunque, e si forma coi più piccoli errori che commettiamo, è nata qui, ma siamo riusciti a esportarla come prodotto nazionale. Se si pensa a mafia come la intendeva Falcone, allora credo anche io che un giorno verrà distrutta, e infatti, ormai esistono tante associazioni contro di essa, e in ogni benedetta scuola se ne parla, (non mancano le persone che fingono di essere il Padrino credendosi fighi, ma quelli lasciamoli perdere, va'.) Ma se parliamo di mafia che intendo io, allora lì rimango scettica. Si può veramente sconfiggere l'egoismo umano? A te la risposta e spero di non essere stata né tediosa, né noiosa. La metterò in tutte e tre le caselle, nelle preferite non basta.
Okay, adesso ti stimo tanto tanto tanto tanto e ti costruirò una stuatua, che ne pensi?
Oddio, spero vivamente di non essere stata troppo inutile ç_ç
A.C.

Recensore Junior
10/12/12, ore 15:35

Questa storia è bellissima! Davvero molto toccante e commovente. Mentirei dicendoti di non aver buttato nemmeno una lacrima perchè non ècosì.
Perché i problemi della Mafia sono seri e reali, in quanto questa possa essere solamente una fanfiction li esprime a pieno e sei riuscita a scriverla tale che arrivasse a toccare nel profondo.

Davvero molto, molto bello.
Ottimo lavoro!

;Tsuki.

Recensore Veterano
10/12/12, ore 15:21

Incredibile. Stavo or ora pensando alla mafia -leggendo una storia che accennava a questo problema, ambientata nell'America del proibizionismo-, e guardando negli autori preferiti (eh già, ci guardo almeno due volte al giorno!) ho subito aperto il link di questa storia.
Tornando ad una recensione seria, mi è piaciuta veramente tanto.
Non molto lunga, un semplice spaccato di vita (e che spaccato! Lovino che uccide il proprio fratellino non è un semplice momento come tutti gli altri. Giurerei di aver sentito il "crac" del suo cuore, ed i pezzetti che lentamente ne cadevano) mafiosa, anzi, cosa nostrana (?), ma tra l'introduzione e la semplice originalità del momento descritto (spesso gli italiani -Nonno Roma, Feli, Lovi- vengono messi in veste mafiosa. Ma il fatto che uno di loro tradisca rende questa storia assolutamente originale) l'ho amata.
Povero, povero Romano. Invischiato nell'eredità del nonno, nella "Famiglia" di cui crede di essere il capo. Ovviamente un capo non è poi così difficile da sostituire... come dice la canzone, e come dicono anche i due alla fine, la domanda è una sola: pugnale o pistola?
Ho apprezzato il fatto che il personaggio di Antonio sia stato accennato (è lui il "nuovo" spagnolo, vero?), e già mi immagino un seguito idilliaco del tipo: i tipi provano ad uccidere Lovino, ma lui, aiutato dallo spagnolo, scampa alla morte e va a costituirsi; nel frattempo un poliziotto tedesco -chissà chi...-, molto amico (per non dire altro) di Feli (è anche per questo che Feli ha aperto gli occhi! Perché Feli con gli occhi aperti è cariiino! *muore*), ha piantato un casino per porre l'attenzione di tutti sui problemi del Sud Italia, e allora ascoltano Lovi quando denuncia gli altri e gli credono! Certo, questa è solo una mia fantasia: la realtà è molto più crudele. Comunque sarebbe una buona base per una bella fanfiction... se mai avrò voglia, la scriverò (probabilmente il 21 dicembre dirò "Ehi! Oggi ho proprio l'ispirazione, scriviamo quella storia!" e a due parole dalla fine finirà il mondo... o almeno, è più probabile che succeda questo rispetto che io trovi la voglia per scrivere -.-"").
Grazie mille per questa storia, che va dritta dritta tra i preferiti!
Baci,
Lyu.
PS: Grazie anche per avermi fatto scoprire Little Italy *w*
PPS: Purtroppo su HetaOni Lovi dice sul serio quello, o almeno così ricordo... ma perdoniamoli, sono solo dei giapponesi aggrappati agli stereotipi! E almeno mostrano un Romano figo *ç*