"In se quell'immagine era quanto di più meravigliosamente distrutto potesse esistere."
Dio. Mio. Lo, e hai anche il coraggio di dire che questa è un piccolo modo? Già questa frase, da sola, vale ogni cosa io possa mai scrivere.
L'aria così sporca, dolce, di questa storia, è un qualcosa che ti colpisce come un fulmine. Adoro davvero il modo in cui hai scritto tutto, il tuo modo, di scrivere (cosa che già sai, oltretutto). E sì, penso davvero che anch'io avrei dipinto, vedendo Frank così.
Leggendo di quell'odore acre che proveniva dall'altra parte della stanza, mi ha ricordato tanto me e a quando, prima, anche camera mia aveva sempre quest'odore.
Diciamo anche che ho amato questa storia già dall'introduzione. Sì. I colori. Dopo tutte quelle parole che abbiamo speso (più profonde e vere le tue di quando potessero apparentemente essere le mie). E penso davvero che non esistano due colori più perfetti, per loro. Forse perché già da soli, sia i colori che loro, sono perfetti. Così belli, così di contrasto, eppure perfetti, con un che di forte e malinconico al tempo stesso.
"Il nero il colore della sua vita. Il rosso, il colore della sua malattia." penso che il nero, a Gerard, assuma mille e più significati. Anche quello della vita, appunto, come se fosse questo nero che per molti è oscurità, a dirgli vita. Forse perché ne sa il valore. Il rosso è un colore così caldo, così intenso, eppure violento. Anche se non sembra. E penso che sia perfetto per questa cosa.
La descrizione di Gerard, quella dei piedi, è un particolare davvero incredibile, così come la sigaretta che fuma Frank. Cose che in genere una persona non ci fa caso, ma so che tu ci fai caso, anche alle cose più piccole.
E' sorprendente quanto, nonostante tutto, sia Gerard quello più forte. Quello che consola. E' lui che morirà per questo. Non Frank. Eppure lo consola, gli dice che è tutto okay che sì, ha questa malattia, ma che va tutto bene, che lui, per il suo piccolo, c'è.
Ma è dannatamente difficile farsi una fottuta ragione della morte, non te la fai. E il fatto di sapere che dentro chi ami, c'è qualcosa che mano a mano lo sta uccidendo e che, per questa cosa, non riesce a stare tranquillo, ma che deve avere sempre tutto sotto controllo... ti fa davvero male, perché sai che non puoi fare nulla. Nonostante tutto l'amore che provi per questa persona, nonostante l'amore che Frank prova... questo non salverà Gerard. Anzi, condannerà se stesso.
Non sapevo cosa significasse quel termine che avevi messo all'inizio della storia, così sono andata a vedere ed ho capito il perché mi dicevi che è una storia che o la ami, o la odi. Beh, io posso dire che la amo. Davvero. Perché sì, è un argomento davvero delicato, ma per questo davvero perfetto nel modo in cui tu sai gestire le cose, con delicatezza eppure dicendo la verità. Senza addolcire la pillola, eppure con dolcezza.
"AIDS. Sindrome da immunodeficenza acquisita. Morte. Questo sarebbe stato l'ultimo regalo che Gee avrebbe fatto al suo amore." ecco quello che stavo cercando di spiegarti, Lo. Il tuo modo di dire le cose. Hai praticamente schiaffato in faccia a tutti la realtà, ma è tutto così dolce, sembra quasi un sogno, neanche un incubo. E Gerard sopra Frank mentre si guardano e poi si baciano, penso che questa frase sia il giusto sottofondo per una cosa del genere. Hai ragione a dire che nonostante sia tutto dolce, piano d'amore, è anche pieno di malinconia e tristezza. Anche se beh, Gerard sta facendo esattamente una cosa che Frank voleva.
La descrizione di come Frank ha scoperto della malattia di Gerard. Beh. La dice lunga sul loro rapporto. Frank ha accettato tutto di Gerard, non solo la malattia, ma anche il suo passato. E ha mandato tutto a quel paese quando ha capito che questo voleva dire che ci sarebbe stato sempre qualcosa di ben più forte di loro, più forte di quanto lui potesse amarlo, che primo o poi li avrebbe separati. Il brutto di molte malattie è che... ti... ti rendono più pesante il vivere. Tutti moriamo. Ma così, ti senti le spalle più pesanti. E tutto ti appare più triste e prezioso.
"nella sua malata perversione voleva che quell'atto orribile avesse qualcosa di speciale." hai una vaga idea della lacrime che ho versato per tutta questa storia, Lo? No, davvero, ne hai idea? E questa frase è stata il colpo di grazie. Un perfetto mix di dolcezza e della crudeltà di tutta la vita.
Sì. La malattia. La morte. Anche queste cose, possono unire. E adesso, Frank è di Gerard per sempre. E Frank non aspettava altro.
Dolcissimo Gerard. Così premuroso. Sicuro di tutto, eppure, pieno di speranza, che Frank possa cambiare idea.
Nella loro raggelante freddezza. Fantastica. Questa storia è bellissima. E l'hai scritta per me! Aaaw, Lo, come potrò mai sdebitarmi? ♥
Ti mando tantissima cioccolata, di ogni tipo, di ogni genere ma cioccolata, piena di dolcezza, come te ♥.
Joplin. E inoltre hai un gusto musicale delle sette meraviglie.
Ogni cosa scritta da te è bellissima, quindi tranquilla, postapostaposta!
Grazie Lo, davvero, grazie. Questa storia è davvero bellissima. Grazie!
Ridi e mangia tantissima cioccolata, okay? Tantatantatanta, dolce, come te ♥.
CAP
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