Una riflessione terribilmente amara, struggente, poetica. Un Severus Piton consapevole che ciò che ha fatto non può essere cambiato, che la danza non può interrompersi, che non può lasciare la pista da ballo, anche se lo vorrebbe, anche se per un momento balugina l'ombra di un rimpianto. E allora continua a ballare, accetta fino in fondo la strada che ha scelto, dalla quale non si torna indietro.
Questo è quello che mi ha suscitato la tua meravigliosa oneshot: semplicemente stupenda.

Eccomi anche qui xDDD! Beh, cosa posso dire? Sicuramente è uno stile diverso da quello che traspariva dalla tua fanfic su One Piece "Heavenly Eye"! Da una scrittura avventurosa, fresca ed estiva si passa ad un atmosferico opprimente, pressante, cupo. Io che l'ho letto da poco (verso le 2 e mezzo) ho percepito la tensione provocata dalle righe della nostra (a mio avviso) talentuosissima autrice... Un'aria che grava sempre più sulle spalle del lettore, catturato dalla ricchezza del vocabolario che la nostra Eneri sfodera in tutta la sua potenza espressiva, manifestantesi quasi nella lenta e lugubre melodia che accompagna Piton nel suo incessante ballo con la Signora Nera... Melodia, versatilità, romanticismo, ricercatezza. Tutte le caratteristiche della lingua italiana aleggiano, dense come la nebbia nella quale il protagonista danza, su questo breve componimento, che ci mostra la grande qualità di questa aspirante scrittrice: l'uso perfetto dell'italiano, tanto in senso tecnico (lessicale e grammaticale) quanto in quello narrativo (espressivo e musicale). A mio avviso, questo è il tuo piccolo capolavoro. Ti premierò con un 10 pieno, sperando che tu sappia mantenere questo altissimo standard. Continua così Eneri e ti toglierai tantissime soddisfazioni, te lo assicuro. Un bacione.

Mi hai tenuta con il fiato sospeso! In tutto il racconto gravava una sensazione di oppressione, mi è mancato il respiro, mi sentivo anch'io oppressa dall'aria possibilmente irrespirabile che si è creata. Sei molto brava. Complimenti!

Una fic che prosegue per immagini.
Una scelta stilistica precisa, portata avanti con coerenza fino alla fine... l'unica pecca è proprio che risulta un po'ermetica (certo, forse sono io ad esser stata abbandonata dai neuroni, probabilissimo); l' epilogo, chiamiamolo così, è stato illuminante, anche se sospettavo di aver capito.
Ma torniamo alla storia in sè: adoro Snape, e vederlo trattato con il rispetto che merita è una soddisfazione.
Poetica e al tempo stesso agghiacciante la figura della Nera Signora e della danza, assolutamente calzante.
La storia, alla fine, lascia proprio un senso di freddo e umido, come se fosse una gelida alba grigia, simile a quella che descrivi all'inizio.
Nel complesso, comunque, mi è piaciuta. brava ^^