Mellina,
ho letto questa storia ieri e mi sono detta che, oh, cazzo, dovevo assolutamente passare a recensire.
Dunque, eccomi qui.
Mi erano mancate le tue Wolfstar, già. Per questo appena ho letto di questo tuo aggiornamento mi sono fiondata immediatamente a leggere.
E sai cosa? Ti ho trovata diversa. Adesso hai raggiunto un tuo equilibrio, si vede, hai raggiunto uno stile solo tuo, in cui ci sguazzi bene e per mezzo del quale riesci ad esprimere ad hoc (tra scientifiche ci si intende col latino :3) tutto ciò che ti passa per la testa.
Accantonando questo incipit più che doveroso (farcito di fantastimila complimenti, se non si era capito ♥), passo velocemente a dirti cosa ho pensato di questa storia.
Dunque. Dunque. Il triangolo Remus/Sirius/Marlene, ad onor del vero, non è diffusissimo e questo ha giocato a tuo favore, mia cara: hai preso un argomento fino ad ora originale (ma sta tranquilla che nell'arco di qualche mese sarà una vera mania) e lo hai reso al meglio, sottolineando più volte la (in)giustificata gelosia di Remus, l'amore di Sirius diviso in due senza cattiveria alcuna.
Quindi c'è Remus, quel ragazzo un po' impacciato e con tanti, troppi sentimenti dentro, quel ragazzo innamorato del suo migliore amico che deve vedersela con il lato più eterosessuale di Sirius, che è innamorato di Marlene.
Mi piace questo ritratto che hai fatto di lei; Remus la odia, è ovvio, però non scade mai in insulti e, anzi, ne riconosce i meriti (come il fatto che sia molto bella o ben voluta da tutti), e questo secondo me rimarca il suo modo di pensare, schematico, logico e analitico, incapace di non essere oggettivo neppure nelle questioni di cuore.
Questo, ovviamente, ha favorito a mantenere l'IC di Remus e non che per te sia mai stato un problema, comunque (che vuoi farci; c'è chi ama l'OOC - amen e buon per loro - e chi come me non sopporta gli storpiamenti ai personaggi - amen un'altra volta).
E poi c'è Sirius. Sirius che è sempre un po' ingenuo nelle questioni sentimentali, che ama entrambi e che forse fa finta di non capire quanto Remus soffra, o che forse non lo capisce davvero, perché Remus è talmente introverso da celare tutto e bene.
Un Sirius diviso a metà senza neppure esserne consapevole, come se fosse normale (o almeno, questa è la sensazione che ho avuto), come se fosse normalissimo amare due persone in modo così profondo e diverso.
E c'è quella loro promessa che è il fulcro di tutta la storia, quella promessa che sancisce la sincerità di Sirius e la rabbia e l'odio di Remus, che a volte, della sua sincerità, ne farebbe a meno.
Quella promessa che porta Remus a dilaniarsi dentro, mentre Sirius invece ne è contento, contento di aver adempiuto sempre e bene a quel suo "compito" di essere completamente sincero e vero.
La conclusione, ovviamente, si sposta su un'atmosfera cambiata, più cruda, più adulta, perché Sirius ha sperimentato la morte e Remus continua a vivere con mezzo Sirius, rassegnato alla certezza che mai, mai potrà averlo per intero; a conferma di ciò, l'ultimo dialogo, assolutamente evocativo, estrapolato dal suo contesto originario per essere meravigliosamente adattato a questa storia, a questi personaggi.
Ottimo, ottimo, ottimo!
Tecnicamente parlando, non ho notato errori di alcun genere e lo stile, come dicevo più su, è così suggestivo ed esplicativo che non lascia spazio all'incomprensione e che, al contrario, rende ben chiara l'immagine che tu, autrice, vuoi trasmettere ai lettori.
Insomma, Mellina, un lavoro davvero ben fatto e non che avessi dubbi, comunque. :3
Braverrima! ♥
Ti abbraccio! |