BEHIND THE EYES, IN THEIR SOUL DI BIONDOCENERE 21.5/25
GRAMMATICA 4.5/5
Ti segnalo un «riecheggiavano» che doveva essere un «risplendevano» nella prima sentence e un «di» che manca nella tredici.
STILE 3.5/5
Conoscendo un po’ lo stile dell’autrice mi aspettavo qualcosa di più. Alcune sentence (principalmente quelle iniziali e quelle centrali) non mi hanno colpita particolarmente, mancano di quella verve che ho poi ritrovato in altre. In queste lo stile mi è parso appiattito, poco vivace, per nulla intenso, a volte grossolano (come quando scrivi, nella cinque, «respirare addosso» - non suona bene). Ma è anche vero che in altre c’è stata una ripresa notevole, degna di nota, e qui ho riconosciuto il tratto deciso e incisivo che avevo già avuto modo di leggere e apprezzare.
IC 4.5/5
Mako e Korra sono ben tratteggiati, le sentence rispecchiano il loro carattere e in ognuna di esse pare di scorgere una sfumatura diversa delle loro personalità. L’unica cosa che mi ha lasciata perplessa è stata, nella sentence numero quattro, la descrizione di Mako come una persona poco malinconica. Secondo me - e quando lo dico penso alle immagini di Mako alla finestra - un po’ malinconico lo è; è una persona riflessiva, sicuramente più di Korra.
ORIGINALITÀ 4/5
I prompt sono stati usati con cura e sono stati ben sfruttati. Alcune scene mi sono sembrate più originali di altre, alcune situazioni meglio gestite. Però nel complesso non c’è traccia di banalità o superficialità. Death, ad esempio, sfrutta il prompt in modo geniale. Inoltre la varietà di generi usati non stanca, ma rende la raccolta più vivace.
GRADIMENTO PERSONALE 4/5 + 1/3
Ho davvero molto apprezzato il fatto che tu abbia scritto le trenta sentence su questa coppia. La raccolta mi è piaciuta, ma solo alcune proposizioni mi sono parse perfette, stupefacenti: in generale sono tutte buone, ma non tutte mi hanno colpita con la stessa intensità. Sicuramente, però, Time è tra quelle che più mi sono piaciute; mentre la leggevo mi sono davvero emozionata, mi sono venuti i brividi. Ho amato, anche, quelle riguardanti il figlio (e la licenza poetica degli occhi è davvero una trovata carina) e Song. Pure Preda e Preghiera insieme a Kiss e Lips sono ben riuscite. Come dicevo nel punto precedente, è stato molto apprezzato l’utilizzo di generi diversi, che hanno dato movimento alla raccolta: si respira la complicità della coppia come anche la paura; ci sono scene che ritraggono la quotidianità (alcune in modo sereno e spensierato, altre con tracce di malizia), ma non mancano quelle in cui vengono ritratti momenti tristi.
Eccomi qui come promesso :D
Al prossimo capitolo,
Clà |