E' un testo molto poetico e ben scritto. Mi piace molto sentire questa parte tormentata del Dottore Umano, un tormento che è anche dolcezza estrema, amore e disperazione nella speranza. Questo è lo stato particolare di un uomo che è un uomo fino ad un certo punto ma abbastanza da poterne sentire il peso. E' il tempo, diverso; la percezione di "fiato" sul collo che l'esistenza FINITA ha nella vita di un innamorato compiuto, totalmente appagato ma anche legato alle memorie precedenti di chi è stato, tanto da dubitare di sé. Mi piace questo suo essere romantico, tragico, riflessivo. Qualcosa del genere è anche nel "mio" John Smith, visto che sto scrivendo una storia su Rose e la Metacrisi del Dottore.
Hai sicuramente dato uno spessore al tormento umano ma senza farla tragica in modo banale.
Personalmente (e quindi dipende da me) io spero in un John Smith così felice di poter amare e vivere INSIEME a qualcuno, da poter superare il singhiozzo di pianto per le stesse perdute.
Chissà poi che le abbia perse per sempre...
il Dottore ha dato a John un pezzo del Tardis... :I

Grazie per la bella storia e ala prossima!
Baci!