Recensioni per
Punizioni divine
di Jo Lupo

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/12/20, ore 11:02

Non ci avevo mai pensato più di tanto, ma in effetti è ovvio che se uno usa la parrucca non ha certo bisogno del parrucchiere. Ci sta che sia stato grazie agli Hunger Games se le parrucche sono diventate popolari tra gli abitanti di Capitol City. Simpatico il flashback su Effie. La nostra amata accompagnatrice è perfettamente IC. Spietato in ogni epoca il mondo della televisione 📺. Non mi aspettavo proprio di vedere Vanity fare la delatrice, ne che rovinasse intenzionalmente i capelli alle sue clienti. A presto e complimenti da parte di Farkas il lupo! 🐺

Recensore Veterano
04/11/13, ore 11:05

Mi ero dimenticata completamente di non avere ancora recensito questa storia, mea culpa!
Nel frattempo quasi un anno è passato, che vergogna, ma ne ho approfittato per rileggere la storia e per ridere di nuovo con Vanity e quella meravigliosa oca giuliva che è Effie.
Già dalla prima lettura mi era piaciuto come, per tutta la lettura, sei convinta di leggere di una poverina incastrata dalle circostanze, che sopravvive con il minimo nonostante il mondo le remi contro. Quindi la doppia rivelazione alla fine è geniale, un triplo gioco che nemmeno Finnick Odair si sogna, lui e i suoi incendi dolosi!
Nel mezzo, continua a farmi ridere un sacco l'elenco di "cattiverie" di cui si ritiene responsabile Effie, proprio un mondo crudele e disperato quello dello spettacolo e delle accompagnatrici! Credo che ci sia gente finita all'inferno per aver spacciato muffin al burro come dietetici...
E qui, anche se in ritardissimo, complimenti! E' stato un piacere betarti ed è un piacere rileggerti anche a distanza di mesi.

Recensore Master
20/01/13, ore 09:40

Quasi un mese di ritardo, devo controllare, mi sa che ho superato il mio record personale di recensioni arrivate in ritardo. In ogni caso, sono qui, in ritardo, ma sono qui: ogni promessa è debito.
Quanto mi è piaciuta questa storia!
Te l'ho già detto più volte, ma a me piace molto il tuo modo di scrivere, così semplice e diretto, senza fronzoli, c'entri il bersaglio, vai dritta al punto. Ma il vero punto di forza di questa storia, secondo me, sono le caratterizzazioni delle due protagoniste. Effie è talmente IC che è quasi meglio (togliamo pure il meglio) dell'originale. Sei stata bravissima a rendere il suo modo entusiasta di rivolgersi alla gente, mi sembrava quasi di sentire la sua voce (come un chiodo nel cervello, direbbe Haymitch) in mente. E poi Vanity. Vanity è un personaggio fantastico, che incarna il Capitolino medio, la sua caratterizzazione è riuscitissima, azzeccatissima, plausibilissima per il fandom, tanto di cappello.
Un'altra cosa fantastica di questa storia è la sottile ma costante presa per i fondelli del mondo di Panem, con tutte le sue contraddizioni e assurdità. A cominciare dalle innovazioni tecnologiche solo nel campo dell'estetica a finire con i gigolò-ma-che-magnifica-spia.
Sono molto affezionata a questa storia, non solo perché l'ho vista nascere, ma anche perché mi ha invogliata a scrivere la fanfiction su Alcide ed Effie, che avevo ideato mesi e mesi prima ma che non ero riuscita ancora a buttare giù. Quindi a te e alla tua storia il merito di avermi ispirata!
Bella, bella, bella. Non vedo l'ora di leggere altre tue storie su questo fandom! Perché la tua ironia e il tuo sarcasmo creano dipendenza!
Baci, vannagio

Recensore Master
01/01/13, ore 15:21

Io davvero, davvero non mi spiego come mai la gente sia convinta che solo gli abitanti dei distretti se la passassero male. Insomma, che hanno da lamentarsi? Si alzano, vanno a lavorare felici cantando tutti in coro, producono beni della società con il sudore della fronte, poi tornano a casa, baciano i loro bambini e fanno l’amore con le loro mogli. Una vita semplice, fatta di valori veri, senza pensieri e preoccupazioni perché tanto ci pensano quelli della capitale alle cose difficili. Cosa sarà mai sacrificare un paio di bambini una volta all’anno pur di avere tutto cio?
Invece guarda gli abitanti della Capitale, poveri cari. Che vita piena di insidie che conducono. Basta che una stilista imponga una moda e tac! La gente rischia di ritrovarsi senza lavoro e si trova costretta a fare cose terribili pur di sopravvivere. Cose come fare la spia a Veronica Martell, o a mettere l’ammoniaca nelle fialette. E il dramma è che in questa jungla le persone, come la povera Effie, sono vittime e carnefici al tempo stesso; raramente ho concepito qualcosa di più crudele dello zucchero al posto del dolcificante. No, questa società fondata sull’estetica, che non è riuscita a ricreare gli aeroplani ma fa dei trapianti di capelli che il Berlusca se li sogna, è un luogo crudele e spietato. Molto meglio i distretti, decisamente!
Grazie, questo regalo di Natale inaspettato è stato uno dei più belli che abbia ricevuto per queste feste; ho riso, mi sono ricordata i nostri discorsi, e ancora una volta mi chiedo perché la gente non capisca quanto sia divertente leggere e scrivere della gente di Capitol (e prendere sottilmente Finnick per il culo). Siamo pochi, ma buonissimi!
Ne voglio ancora, in questo nuovo anno!

P.S. “Sono solo una parrucchiera, in effetti. Più riservati di noi ci sono solo i gigolò.” Sappi che qui sono morta dalle risate.