Recensioni per
Un paesaggio diverso a Natale
di Der_Metzgermeister

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/02/13, ore 21:41

ODDIO IO TI AMO.

Perdonami il fatto che non riesco a essere sufficientemente fiscale sulle recensioni, farò il mio meglio, ma purtroppo la serità mi caratterizza in rari momenti, anche se questo mi sembra il caso di sforzarsi davvero.

Non so se la Federica sono io, ma dato che non me ne hai mai nominate altre ci ho, diciamo, sperato, in ogni caso, grazie mille, che lo sia o no, leggere mi ha tranquillizzato da morire, mi ha ricordato che ci sono ancora persone che scrivono storie originali e riflettute, storie 'personali' e create da una base d'ispirazione, non da forzatura, che credo sia bellissimo.

Seriamente, non ho trovato mezzo errore, la scrittura è una delle più scorrevoli che io abbia mai letto, quindi, i miei complimenti!

In genere noto soprattutto gli errori di ortografia o di trama, ma avendo comunque una trama basata principalmente su riflessioni e sentimenti non ho nulla da ridire.

APATIA:
La prima sensazione che mi ha trasmesso la storia è stata una sensazione di buio, vuoto, stretta. La protagonista l'ho vista come una ragazza bella, ma spenta, che ha bisogno di novità, bisogno di una parte di sé stessa che rinasca, che possa colorarla dentro, rianianimarla.

Mi ci sono rivista un po', è terribile prendere in mano la matita, guardare quello che magari ti donava sensazioni commoventi e sentirsi peggio di prima.
E' così bello quando osservi quel panorama e butti tutto ciò che ti intrappola, guardi e ti senti influenzato.
E' un potere fortissimo, tanto da spingerti la vena del braccio e costringerti a scrivere, o disegnare, o creare, un impulso a dir poco speciale e rincuorante, ti senti verde.
Dico verde, perché il verde mi ha sempre trasmesso l'idea di vita, di lucentezza, di novità, di allegria, 
anche se sei sottoterra, vedendo quel meraviglioso tramonto si accende quella candela dentro di te, inizi a buttare giù e ti senti meglio.
Ti dici: "Dio, ma allora anche star così giù pruduce qualcosa!"

Che poi magari quando non aspetti altro che quella scintilla non viene mai, mentre nei momenti meno opportuni ti viene quell'istinto dentro che non puoi fare a meno di ascoltare, di seguire.
Anche di notte, anche con la meravigliosa semplicità delle montagne, anche con la delicata luce della luna.

Come argomento base ho apprezzato molto l'argomento del Natale, anche perché mi ci sono rivista in maniera assurda, è stato un Natale invisibile, mi è passato accanto come uno sconosciuto in un' affollatissima via, non so se rendo l'idea, una persona che non conosci, che non attendevi, che non ti fa né caldo né freddo, che non ti sfiora, che non sfiori, che non ti guarda, che non guardi, che non percepisci nella folla, che, nella folla, non ti percepisce.
Era così bello anni fa, le emozioni nel giocare a tombola, le scommesse, le incazzature se non vincevi, i sorrisi rincuoranti se inveci facevi tombola, l'irascibilità se non avevi ricevuto il regalo che volevi, l'attesa di Babbo Natale, e tutto a ripercorrere i vecchi tempi, le cose cambiano, acidamente, lentamente, inevitabilmente.

La cosa che mi ha colpito di più è stato l'esempio della penna che divide definitivamente il nome a metà, è terribile (in senso positivo), da una parte spezza anche te, ti rendi conto di quanto sia delicata la nostra anima e di quanto ci voglia per attaccarsi a qualcuno, quanto ci voglia a scrivere un nome, una storia, un racconto, e quanto poco a tagliarlo, eliminarlo, cancellarlo, è un pensiero triste, come la ragazza.
Triste.
Freddo.

Bene, concludo facendoti i miei complimenti e confessando che mi ha fatto un grandissimo piacere leggere, non potevo chiedere di più,
fammi sapere se scrivi ancora, sarò lieta di leggere!

Vampiresroads.