“Ma come si fa a star tranquilli quando ci si illude che è giusto e leggero ciò che gli altri possono vedere in noi? Migliori, migliori del proprio sudicio riflesso…
Ed allora tutti i rapporti sani, vengono spulciati, analizzati, sfaldati, minati e inconsciamente allontanati. Perché è più facile sopportare uno sguardo perso per confusione che per delusione.
Perché è più facile accettare la propria natura prima che sia, veritiera, tra le labbra di chi ami.
Perché è più semplice rinnegare piuttosto che rinnegarsi…
Via.
È una cosa a cui si sopravvive forse. Senza amore, prima che questo ti spacchi in due, prima che per colpa propria, ti spacchi in due…”
…E poi c’è l’altra faccia dell’amore, quella che vede l’essenza, quella che resiste all’allontanamento, quella che soffre e si ferisce ogni giorno un po’ di più nell’estenuante attesa ma che rimane sempre lì, con la mano tesa in un pugno pieno di affetto.
L’amore vero.
L’amore vero è realistico, non è incentrato su un riflesso o su un’aspettativa, si fonda sulla scelta della persona che si ha di fronte, nuda e cruda, con tutto il buono e tutto il brutto che ha dentro e con quello che porta fuori.
L’amore è consapevole, non può essere deluso, perché è consapevole di tutto il buono e di tutto il brutto che c’è dentro l’altra persona, perché è indagatore e va all’interiorità.
Non esiste la brutta sorpresa o la delusione per l'amore, perchè esso sa bene chi ha di fronte e ne accetta i possibili cedimenti e i passi falsi, perchè sa chi ha davanti e, per questo, comprende. Comprende il buono e comprende il brutto.
Viene da chiedere: “ Perché lo fa?”
Il perché…l’amore non risiede dove si trova la convenienza e non è per essa che sussiste. L’amore resiste, mietendo vittime e annichilendo, ma resiste, ed è vigile nell’attesa, così da non avere cedimento.
Quindi "Perchè lo fa?"...lo fa perchè la sua natura, non è nè più nè meno di vero amore.
Le favole rimangono favole, la realtà è un’altra cosa ed è con la vera essenza delle persone che bisogna misurarsi, guardando oltre i muri, scavando dentro le macerie, perché non è il vantaggio l’abito di cui si veste l’amore.
Non sto sproloquiando, affatto. |