Recensioni per
Speilet.
di Milla Chan

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/01/13, ore 10:23
Cap. 1:

Nyah, me betato! L'emozione quando me l'hai chiesto, tipo. XD
Allora allora, arrivo finalmente con la recensione che ti avevo anticipato/promesso, prima non sono riuscita, ma tu sai che poi alla fine in qualche modo arrivo, quindi non ti sia mangiata le unghie. (Anche se è deprimente vedere che hai una sola recensione dopo tante pressioni ricevute, ma non mi soffermo sull'argomento.)
Innanzitutto sappi che non ti ho anticipato nulla di quello che ho pensato leggendo questo quinto episodio per due semplici ragioni: la prima è che, se mi fossi dilungata -come prevedevo- mi sarei tolta la voglia di scrivere qui (sono pigra anche io, eh) e in secondo luogo non me la sono gustata davvero, betandola.
Perché ero "a caccia", quindi ho perso un po' il senso delle frasi, concentrandomi sulle singole parole, ecco. Ma ora l'ho riletta attentamente, andando oltre e focalizzando al meglio quello che volevi raccontare. Sì, sono una che deve rileggere più volte, in genere, e con calma come adesso che sono sola in casa.
Non ho niente da dire sul tuo stile, perché è tuo e molto personale, ma c'è qualcosa che non mi "torna" e non capisco se si tratta di questa storia o se è qualcosa che c'è da un po', ovvero: mi sembra che usi/vai alla ricerca di moltissime parole (perlopiù quando sei introspettiva, non quando prosegui con gli avvenimenti) per ripetere lo stesso concetto da diverse prospettive, andando a spiegarlo ancora quando ormai al lettore è chiaro cosa vuoi dire. Non so se io, d'altra parte, riesco a spiegarmi! XD
Non voglio dire che sei prolissa o ridondante nel senso stretto dei termini, ma credo che potresti benissimo "sfoltire" quello che vuoi dire in un blocco di quindici righe rendendolo più d'impatto con dieci. Non vorrei che tu fossi più breve (non pensare di aver scritto troppo!), ma ho avuto l'impressione generale che usassi "troppe" parole per dire la stessa cosa.

Tolto questo, passo alla storia in sé, che è quello che ti interessa di più, vero? <3
Ciò che mi ha emozionato di più è stata l'idea dello specchio, di quel mondo sublime dove nessun Dan ha mai alzato le mani se non per accarezzare, dove nessun Ice ha perso l'innocenza ed è ancora un bambino felice che ride e cerca le coccole. Quel mondo mi ha fatto abbastanza male, soprattutto visto dagli occhi di un Nor molto intenso che vorrebbe fuggire da quella realtà e sa che non può, non è possibile, che si lascia abbracciare ma che tocca la superficie dello specchio invece di Dan, distribuendo un gesto dolce a qualcosa di inanimato, sprecandolo. Ecco, il personaggio che mi è piaciuto di più è sicuramente Nor, in questo capitolo. Sento che soffre, sento tutti i suoi rimpianti per non essere riuscito a tenere unita la famiglia (ma tesoro, non è colpa tua!), per non aver protetto Ice dall'orrore, per non aver saputo evitare che Dan impazzisse (e di nuovo: no colpa tua, amore!).
Trovo che tu abbia descritto bene le immagini di Nor davanti allo specchio, la ferita che sanguina orribilmente, il dolore (ho boccheggiato quando Ice ricorda il momento esatto in cui Nor si è piegato in due) che maschera con leggeri tremiti dei lineamenti, quando probabilmente ci sarebbe da gridare a pieni polmoni. Tutte le sequenze nelle quali i personaggi si muovono sono molto realistiche, le hai descritte bene e io le ho viste senza problemi. Come fangirl isterica apprezzo, in fondo all'anima, che l'amore di Nor per Dan non sia così facilmente estinguibile, ma non posso convincermi che si lasci abbracciare, anche dopo il tempo passato senza che Dan gli faccia più del male fisico come in Buret. Dan gli ha fatto troppo, troppo male perché tutto possa tornare come prima e lui ancora lo ami ed è per questo che nel momento in cui Nor fissa lo specchio e capisce che quel mondo sublime non è fattibile, tiro un sospiro di sollievo come persona e mi martello le ovaie come fangirl. Sono bipolare e contraddittoria, lo so.
È che tifo SuNor, ma tifo anche DenNor, però devo ficcarmi in testa che la DenNor non è proprio possibile e che Nor si porterà sempre dentro quello squarcio per ciò che ha subito (*vola dentro lo specchio alla ricerca di fluff*), non può dimenticare tanto facilmente. Per questo il fatto che si lasci docilmente abbracciare mi lascia sia lacrimucciosa che con il broncio, del tipo: "Non hai diritto di toccare Nor!"
A parte tutto questo, Dan mi sembra che stia riemergendo e ora vuole proteggere Nor dall'invasione, del tipo che sono qui a chiedermi come sarà il prossimo capitolo (c'è Sve, vero? Ci deve essere <3) e come li farai interagire tutti...
Ho trovato originale la tua idea dello squarcio sul fianco nel momento in cui Svezia lo invade, va un po' contro la mia idea di affaticamento/dolore/letto forever che mi ero fatta, sei stata molto più fisica nell'attribuire qualcosa di tangibile ad un evento del genere. È perché Nor non è ancora indipendente? È perché vuoi che ci commuoviamo come ciupe senza denti immaginandolo sanguinare, soffrire e sognare un mondo diverso? *tira molliche di pane*
Comunque sia! *rotola*
Questo episodio, tirando le somme, non mi è dispiaciuto, ma mi aspetto molti, molti eventi (della serie "non pressare"), molte interazioni tra i personaggi, molti cambiamenti ed evoluzioni, molta più azione che introspezione (che comunque ci sta, sempre!). È che sono curiosa come una scimmia *e aspetta che Sve ami Nor* <--- smettila, stai rovinando la recensione.
Prenditi il tuo tempo per rivedere e pubblicare il sesto, appoggio la tua idea di far passare un po' di settimane tra una storia e l'altra, quindi non andare contro il tuo volere accontentando chi ti pressa per pubblicare, anche se il sesto è già pronto e ovviamente lo aspettiamo! Sei tu che decidi! *w-

Recensore Master
06/01/13, ore 22:34
Cap. 1:

Povero, povero Lukas... non era sufficiente l'amante pazzo, ora abbiamo un altro nordico che lo fa star male, proprio come hai scritto tu in questa frase: "Non gli sembrava reale e sapeva che avrebbe ricordato quel giorno come la seconda volta nella sua vita in cui si era sentito veramente ferito, dentro e fuori, la fiducia bruciata e la cenere lanciata al vento."
Pur conoscendo gli aneddoti storici, se considero solo i "capitoli" precedenti, ne verrebbe fuori un Berwarld che non si sognerebbe mai di ferire Lukas, sia per l'affetto che presumibilmente li lega sia per il fatto che già c'era Mathias a darne di santa ragione. Quasi non ci si spiega come Ber abbia potuto decidere di ferire Norvegia (in quanto nazione, credo sappia bene che l'invasione porti ferite nel corpo), a meno che non sia stato costretto dal suo capo, e in quel caso il sospetto di "tradimento" dell'amicizia verrebbe dissipato. Questo cmq non può certo suscitare la comprensione in Danimarca che giustamente vuole muovere guerra per vendicarsi. Curioso il ribaltamento dei ruoli, con Danimarca, finalmente riemerso dal suo stato di insanità mentale, così timoroso di far del male a Nor anche solo toccandolo, e con Ber che, al contrario, provoca nuovo dolore a Norvegia in un periodo che, finalmente, poteva essere pacifico e sereno, o cmq in equilibrio. Ora l'equilibrio si è rotto e nuovo angst giungerà presto sui nostri schermi. Prima di questo capitolo pensavo che il trattato di Kiel sarebbe stato visto come la possibilità, per Berwald, di liberare Norvegia dal tiranno Danimarca, ora però non ne sono più così sicura. Insomma, hai mischiato un bel po' le carte dei sentimenti, a maggior ragione sono curiosa di sapere come andrà avanti la storia. In più, comincia a germogliare in Nor la consapevolezza di non poter essere solo un territorio per poter vivere la sua dimensione sublime, comincia a prendere coscienza di se stesso, questo senza venir meno ai sentimenti che prova per Danimarca, quel misto di strascichi di paura e amore/dipendenza. Insomma, c'è un bel po' di materiale su cui fare ancora tanti sequel...