Recensioni per
The shadow that stood by the side of the road always reminds me of you.
di sistolina

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/05/15, ore 11:22

No, Gnente. Io ho provato a capire come fai, a dipingere tutto come se fosse un quadro, anzi no, una fotografia, come quelle in bianco e nero che hai inserito nel racconto. Io leggo e ho ogni immagine davanti, ho il sapore del sangue in bocca e mi viene da vomitare, mi viene da abbassarmi e proteggermi da quell'immaginario manganello che mi sembra pendere minacciosamente anche sulla mia, di testa.
Non conoscevo questa storia, me l'ero persa, l'ho recuperata ora che ne hai pubblicato la seconda parte, ma vorrei averla scoperta prima. Per leggerla, in questi anni e scoprirne di volta in volta i dettagli curatissimi. Per carpirne il marcio, il cattivo, il dolore. Per trarne la vita. Una vita lontana a me non solo temporalmente, per certi versi, eppure così vicina, perchè estremamente vera. 
Continua così Amy, che io continuo a leggere e ad aspettare.
Un abbraccio fortissimo.
Milla.

Recensore Master
14/04/13, ore 14:48

Calcola che nell'esatto istante in cui ho letto il titolo di questa Os mi sono fiondata a leggerla. I Clash sono l'unico gruppo che a scuola passano facilmente, mentre sviluppo, tra un acido e l'altro passano The Clash nello stereo e io quasi quasi ci rimango perchè non ci voglio credere. E allora in silenzio me le canticchio da sola mettendo a tacere il mio mp3 che in quelle occasioni è d'obbligo. Io lo so che ti avevo detto che non sarei passata da te per un altro pò di tempo però poi mi ci son trovata, avevo del tempo ed eccomi qui. Ho i capelli fradici ma fuori fa caldo e stanotte ho dormito con la finestra aperta, tutto questo per dirti che fa un caldo boia e in fin dei conti i capelli fradici ci stanno bene. In realtà era anche per farti capire la tremenda furia che si è creata nella mia testa nel voler leggere e commentare questa cosa. C'è una maledetta zanzara dentro casa che mi ronza nella testa, sto odiando lei e il suo zzzzzzzzzz asfissiante.
Comunque torniamo a noi..non sapevo che dirti all'inizio, quindi mi ero immaginata di perdere tempo delirando un pò mentre raccoglievo qualche parola a casa e la collegavo in maniera da sembrare quasi sensata, solo che poi sono arrivata alla fine e tutto mi è sembrato abbastanza confuso da poterci scrivere qualcosa di utile. E il mio utile è che la mia conoscenza wikipediana dell'evento non è assolutamente così approfondita quanto la tua ma credo che non serva perchè..insomma l'esperienza insegna che un evento storico raccontato a sensazione è più oggettivo di un qualsiasi resoconto scritto da mente umana. Il problema di fondo è che tu non c'era lì, che tu non hai visto quelle cose, non conoscevi lui e nemeno Ivan e nemmeno quel tipo con la divisa della scuola e quindi mi chiedo..come diamine è possibile che ho queste immagine dannatamente chiare (con tanto di sfumature) impresse nella testa se tu non c'eri? E allora dico che la musica ha qualcosa di veramente..magico? Ottio mi sembra un modo cretino di definirla, è la musica e basta, è una roba che t'imprime a fuoco delle sensazioni che in fin dei conti non hai mai provato e che però ti ritrovi a vivere con tanto di giacca di pelle sulle spalle e annesse spille da balia..è tutta colpa sua. Colpa che poi è un merito, perchè diciamo che con lei le sensazioni non sono mai solitarie..e la musica è una di quelle robe che ti perseguiterà a vita se hai questo misterioso potere di cedere alle sue lusinghe. Io ho una forza di volontà quasi nulla riguardo a questa cosa, ormai sono quasi ossessionata dalla musica e il fatto che io stia delirando da due ore e mezza su questo rettangolino bianco ne è la prova.
Comunque..penso di aver detto troppo e nulla allo stesso tempo e mi sento quasi in colpa perchè..beh è un pò una cacca di recensione.
PErò ecco..mi è rimasta e volevo dire qualcosa, perchè..sono i Clash e sei tu..ed è tutto troppo figo.
Lis

Nuovo recensore
09/04/13, ore 16:10

Mi piace un sacco come scrivi *-* davvero, sono tipo come i pensiri e le azioni che diventano reali, e ti colpiscono così intensamente che ti sembra di trovarti lì in mezzo, a respirare polveri che ti bruciano nei polmoni e a ferirti gli occhi con le luci delle esplosioni. Con l'odore della vernice e di polveri incendiarie come sottofondo.
E poi ci sono quei ragazzi, di cui non hai rivelato molto (solo le poche cose che si scoprono seguendo il filo dei pensieri del protagonista) che però ti fan sentire come se avessi vissuto con loro per un giorno o due, non tanto da saper indovinare il loro gusto di gelato preferito, ma abbastanza per continuare a sperare che vada tutto bene.
Mi piacciono le frasi brevi, concise, hanno un impatto più emotivo, secondo me u.u e anche le storie che ti rimangono impigliate in gola, perchè sai che non può andare tutto bene, anche se lo speri :[
Ora sto ascoltando Guns Of Brixton (non l'avevo mai sentita) perchè la fic mi ha incuriosita *^* 
E, sì, mi piacciono *_* (sia la tua fanfic, che la canzone) u.u Davvero tanto *^*

Recensore Veterano
30/12/12, ore 11:57

Sono due giorni cheho aperto questa recensione sul cellulare, ora la riapro, finalmente con un po' di tempo per lasciarla e mi si riavvia la pagina cancellando la recensione -.- QUALCUNO MI ODIA! Spero non te perché sono sparita e non commento niente e sono pure indietro con il corridoino del mio corazon u.u come al solito ogni tanto poi faccio i recuperi giganti lasciando recensioni deliranti e dimostrando il mio amore eterno per tutto ciò che crea la tua mente delirante e geniale. Tutta questa premessa - non so perché ma dal cell scrivo sempre più cretinate del solito - per dire che giungo sempre e non mi dimentico di te e che avendo visto Quant'era breve ho approfittato di qualche minuto vuoto ieri mattina. E boh io non so che dire. Fondamentalmente potresti scrivere qualsiasi cosa, pure di elefanti rosa che volano e ippopotami col tutù, ma riesci sempre a dare quel senso all'atmosfera che fa la differenza tra ciò che scrivi tu e ciò che scrive chiunque altro. Sembra quasi che dipingi un quadro, che è sempre sui colori del nero e del grigio, con poche macchie di colori, che sono sempre però fondamentali, che danno una storia, una vita, un amore a qualcuno, anche quando usi poche parole come qui. Qui si respira guerriglia urbana, si respira paura, orgoglio, morte, disperazione e polvere, si respira comunque sempre quell'umanità malata e un po' sporca che riesci sempre a farmi toccare in modo perfetto, entrando con forza di un ciclone nei drammi di questi due ragazzi che perdono tutto, a cui tolgono tutto con manganelli e scudi, Due che si conoscono da sempre, che non si sa cosa siano nè chi siano ma che comunque hanno diviso una vita insieme e che arrivano a questo punto, a un passo dalla fine, senza sapere neanche di chi sarà. Ho amato molto il tutto il che è superfluo da dire, perché ormai io amo di default... Però ecco, mi mancava leggerti ❤ I natali alternativi sono la via!