Questa storia è un chiaro invito alla risata, alla leggerezza e io l'ho colto appieno rileggendola dopo davvero tanto tempo dalla prima volta che lo avevo fatto. Questo viaggio che sto facendo tra le tue storie mi sta permettendo di riscoprire piccole perle stupende, proprio come questa. Sono contenta di essermi lanciata in tutto questo, altrimenti non mi sarei mai ricordata di quella volta in cui John Watson ha detto che s'immagina il cervello di Sherlock come se fosse Brigitte Bardot! XD

Come sempre a stupirmi è la quantità di dettagli, enorme se pensi che è una flash fic. Anzitutto quest'atmosfera che hai descritto, con chiacchiere da letto e momenti pigri tra Sherlock e John, invita piacevolmente al rilassarsi. Non fatico a immaginarli in una situazione del genere, lasciarsi andare a discorsi stupidi. Lo fa John, che inizia a pensare a cose che non hanno realmente un senso. Mi sono convinta che per lui sia un po' la felicità a parlare, che siano le endorfine ecco. E quindi fa discorsi astrusi, che aspetto avrebbe il cervello di Sherlock? Io non me lo sono mai chiesta, ma a quanto pare tu sì... La risposta, Brigitte Bardot, fa arrabbiare Sherlock il quale mette palesemente il muso. Ho riso anch'io e non solo per la reazione di Sherlock, o per il fatto che non sappia chi sia, ma perché nel suo vedere il mondo tutto bianco o tutto nero, non coglie le sfumature. Sherlock non capisce che non è questione di femmina o maschio, John non gli ha dato della donna. Ha paragonato il suo cervello a una diva del cinema, a un'icona di bellezza, un modello ecco. Credo, e spero di non sbagliare, che John intendesse dire questo. Ma ovviamente quel piccolo grande genio non ha propriamente capito...

Bella, come sempre. E questa anche molto divertente.
Koa

A me è piaciuta molto, non la trovo falsa, anzi, la trovo un piccolo momento molto vero, come può esserci tra due persone "che si sono stancate a vicenda", un momento che, almeno per John, invita alle coccole. Sì, Sherlock lo sappiamo che sta su un altro pianeta rispetto a queste cose, ma pace.
Carino anche l'equivoco che si crea, forse John voleva solo fargli un complimento (un cervello come Barbarella? Non male, lo vorrei anch'io!) mentre Sherlock lo prende come un ripensamento sull'identità sessuale.

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Ma lo so io! E' perché sono John e Sherlock ed immaginarli a dire cazzate dopo aver fatto l'amore è la cosa più facile del mondo! A John le endorfine non fanno bene, gli mandano in pappa quel poco di materia grigia che Sherlock gli concede di avere. L'idea di John sarebbe stata anche divertente, con chiunque altro... ma ti pare che Sherlock gli faccia una concessione? Nah. Naturlamente lo gela con la sua solita - elefantiaca - grazia. John non può che amarlo, perché l'alternativa sarebeb afforagarlo e noi non reggeremmo alla perdita! Storiellina adorabile, complimenti! A presto, carissima!
Sara
P.S.: devo decidermi a postare la shottina che ho scritto, invece di perdere tempo con Capitan America...

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Aww, l'ho apprezzata davvero tanto! Mi piace sempre un sacco il tuo modo di scrivere e poi adoro sempre più ad ogni cosa che leggo la tua versione di Sherlock, secondo me è una delle più fedeli al personaggio (e spassose!) del fandom. Complimentissimi!

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"Nella sua bisessualità molto etero-estremista, e decisamente Sherlock-centrica"

E' una frase che racchiude in se la meravigliosità di questa shottina!
Assolutamente deliziosa! John che delira nel dormiveglia e immagina cervelli antropomorfi (?!) e Sherlock che si offende per questo paragone femminile che il dottore gli affibia...è praticamente perfetto!

Complimenti, adorabile!
Laura

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