Questa storia è bellissima! È fantastica!
Ho adorato la descrizione di Rory fatta dalle lancette di un orologio. Adoro quando è un personaggio del tutto inanimato a narrare i fatti. Le descrizioni sono bellissime, sembra di essere dentro a New York in un anno passato, in una sera di Ottobre. Mi piace lo sconforto di Rory che si guarda attorno, la paura che lo prende quando cerca il Winter Quay e il terrore che sia tutto ricominciato, di nuovo. L'attimo in cui si rassegna a vivere in quel posto e subito dopo quando si dice convinto che il Dottore verrà a prenderlo con la sua cabina impossibile. Mi piace come l'hai gestito, anzi come hai gestito tutti i personaggi. Sono assolutamente IC.
L'incontro inaspettato con Amy, proprio come un vecchio film. Lei al tavolino di un bar che legge il giornale e lui che la osserva da fuori. È tutto molto poetico, ma è anche bello perché loro due sono riusciti a ritrovarsi. Mi piace Rory convinto di essersi perso qualcosa, è molto tenero e molto da Rory. Ma loro sono assieme, ed è questo importante.
Interessante anche la tua scelta di introdurre la storia con la fine che ti porta ad immaginare una storia diversa, però mi è piaciuta.
Davvero, davvero bella! Complimenti per questo gioiellino!
Un bacio e a presto!
Fanny |