Mi sono intestardita a leggere solo fic post 5x13 con happy end, perché, sì, siamo onesti, non bastano due mesi per riprendersi dopo che una cosa ti ha tenuta occupata per 5 anni ed ora è finita. Ed è finita così.
Stasera, però, sono capitata in questa storia. Ok, mi ha risvegliato un sacco di amarezza che speravo assopita del tutto – no, è una bugia, è assopita appena e basta ed è lì lì, ogni giorno, per risvegliarsi e fare male – ma sono felice di averla letta.
Benché breve, hai dato uno scorcio doloroso e verosimile di come devono essere gli anni di Merlin in attesa che Arthur torni, se mai tornerà. (ma io continuo a sperarlo U.U)
Mentre tutti festeggiano il capodanno, lui no. Per lui è solo l’inizio di una nuova agonia. Un granello di tempo che si somma agli infiniti precedenti che ha già vissuto in attesa.
Mi piace il taglio descrittivo che hai dato alla storia. E’ molto ‘visiva’ nei suoi e nei colori.
Brava ^^

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Questa storia mi ha fatto venire i brividi. Probabilmente perchè Merlin è descritto come lo immagino io, con dettagli precisissimi e una malinconia di fondo davvero struggente. Mi piace molto come riesci a descrivere le scene, così minuziosamente che mi sembra di averle davanti agli occhi.. In questo caso ho visto davvero Merlin, rassegnato, che tuttavia non smette di cercare, senza fermarsi mai, con una devozione e un amore commoventi. Complimenti davvero :)
Alla prossima!
Sheireen 

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Più tento di tenermi lontano dalle post 5x13, più finisco per imbattermici. Stavolta, però, non me ne sono pentita. Il mio problema è che non sono ancora scesa a patti col finale, nel senso che l'ho amato, quello sì, ma non ho ancora deciso quale sia la cosa più veritiera da aspettarsi per il "dopo". Se non la cosa più veritiera, la più-meno-banale. E questa di certo banale non è, perché si ferma al momento giusto, parla solo di Merlin, che è una cosa che posso tranquillamente accettare, per adesso. E mi è piaciuta. Mi è piaciuta perché trasmette e trasmette tante cose, su tutte un senso di apatia, di "ormai ci ho fatto l'abitudine, ormai quest'attesa logorante non riesce più a ferirmi, semplicemente c'è ed io esisto, ma non vivo." Soffriamo più noi a saperlo che Merlin a viverlo, all'apparenza, come se lui avesse una "buccia" adosso, che impedisce alle emozioni di entrare.
Ah, e ho amato le descrizioni. Per quanto lo scorcio sia breve, hai la scena davanti, completa di tutti i cinque (o sei) sensi. Complimenti!

Edit: Ciao! Stanotte ho deciso di rendere il mondo un posto migliore consigliando Merthur in italiano sul mio blog di Tumblr. Ti metto il link giusto per fartelo sapere!
(Recensione modificata il 09/04/2013 - 02:04 am)

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