Č semplicemente incredibile come si possa inserire cosė tanto dolore in poche righe.
Questo pezzo č esattamente quello che dice di essere; un urlo.
Un urlo doloroso, di una persona che voleva arrendersi alla morte e che invece ha deciso di continuare ad urlare al mondo.
Bellissimo.
The Sorrow.

PS:se ho sbagliato ad interpretare, mi scuso profondamente.

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Mi chiedo come possa essermi sfuggita una perla del genere,diretta come una lama al petto. E' breve,ma sa gridare la sua esistenza (come da te auspicato) con la forza di mille voci che gridano all'unisono: e la Morte,un'altra volta,non rende assolutamente chi coglie come un fiore più meritevole di lode,tutt'altro. Ne soffoca la voce e solamente gridare,gridare e ancora gridare può farci sentire dal mondo.
E se tutti noi gridassimo di più,spezzando le orribili catene del silenzio,allora e solo allora potremmo godere di un nuovo e più denso significato in merito alla parola Vivere.
Un abbraccio dal tuo fedele lettore,
Dave.

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Eccomi qui come promesso, a recensire tutto. non posso farne a meno, mi dispiace. quando ti stanchi di me dillo, e io sparisco, ok?
questa è stupenda. più le tue storie sono brevi e più sono sentite, vere. più mi colpiscono dritte al cuore, come proiettili. la tua storia è tristezza, frustrazione, voglia di mollare ma anche amore, supplica, uno spiraglio di luce. è stupenda e la preghiera di gridare perchè solo il mondo ascolti mi fa venire in mente la solitudine, tanta solitudine di chi si sente considerato più dagli estranei (il mondo) che dalle persone che ha accanto. eppure, "noi ti amavamo", quindi semplicemente non si accorge di quanto in realtà sia importante per loro.
ma ha senso quello che ho scritto? forse no.
ad ogni modo, questa storia di 4 frasi è qualcosa di meraviglioso e non so perchè, ma mi fa venire tanto in mente me.
ancora tanti complimenti!
wake me up inside

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