Ciao!
Sono la ragazza dello scambio autogestito del sito "Amici di EFP". :)
Ho scelto questa storia perché sono una fan della serie "American Horror Story" e "Murder House" è una delle mie stagioni preferite. :)
Mi è piaciuto molto questo dipinto del personaggio di Tate, hai fatto un buon lavoro introspettivo e sei riuscita ad entrare con prepotenza nella sua anima, portando alla luce tutta l'ambiguità, il dolore e la follia che circondano questo ragazzo. Tate è un personaggio scomodo, che spinge lo spettatore a non fermarsi alle apparenze, ma ad indagare a fondo tra le pieghe di un'anima che non è cattiva, ma non è neanche innocente. Tate è vittima e carnefice allo stesso tempo e la sua complessità psicologica mi piace e anche tanto.
Sul fronte stilistico ho amato i climax emotivi di alcune frasi e l'inizio martellante ha catturato subito la mia attenzione. Riga dopo riga sentivo l'inquietudine di Tate farsi strada dentro di me, quindi sei riuscita a creare una buona empatia personaggio-lettore. ;)
Arrivano però le noti dolenti. Le annotazioni che ora ti farò sono assolutamente in buona fede, lungi da me voler sembrare una professoressa di italiano. ^^
1) "murder house" ---> Qui vanno le maiuscole.
2) "Una voce disperata di una donna" ---> O metti "La voce disperata di una donna" oppure "Una voce disperata di donna".
3) "pelle fredde" ---> "pelle fredda".
4) "er" ---> "per"
5) "cabiato" ---> "cambiato".
6) "Come avrebbero potuto credere ad una persona che andava in giro ad uccidere la gente?
Sicuramente nessuno." ---> Domanda e risposta non concordano logicamente tra loro. Io cambierei la domanda in "Chi avrebbe potuto credere...?".
"Il dolore che veniva versato dentro le sue lacrime, era vero" ---> Dopo dolore va una virgola per sottolineare l'inciso.
Sebbene queste piccole sbavature abbiano rallentato la lettura, la storia è molto interessante e merita senza alcuna ombra di dubbio una verdissima bandierina! :)
Un abbraccio,
Alessia |
