Ehilà! :D...
Ti ricordi di me?
Va be’, sorvoliamo. Tra le tue poesie, questa mi ha particolarmente incuriosito; volevo verificare quali immagini si colorassero nella tua testa alla parola “guerra”.
Alcune considerazioni prima di analizzare verso per verso la tua poesia (lo faccio per agevolazione OwO): inserire così tante pause mi piace, aumenta il senso di suspense; usare il passato remoto sembra quasi portarmi ai tempi di altre guerre e quindi a immedesimarmi in chi le ha vissute; infine, penso di essere solo io ad aver percepito l’importanza del primo verso e dell’ultima parola.
Mi spiego meglio e nel frattempo inizio a commentare il testo.
Avanzarono nella notte,: si traduce in qualcosa di ben più complesso nella mia testa. Sembra quasi fare riferimento alle guerre di adesso, che proseguono, anche all’oscuro di alcune persone.
Ghepardi freddi come la bora.: mai vista una metafora così efficace come questa. Mai. Ghepardi, ferocia. Freddi come la bora, insensibilità. Costruirò un altare in tuo onore.
Temporale. Spari raminghi.: qui il senso dell’udito freme dall’ansia.
D'un tratto nel corpo trasalì la paura.: devo ammettere che questa frase non mi ha entusiasmato, è troppo “normale” xD. Cioè, non ha interrotto il climax che riscontravo leggendo la poesia, però a rileggere questo verso non ne traggo nulla di speciale, tutto qua, ma non ha neanche nulla di male, eh xD.
Non v'era luogo dove rifugiarsi.: “ma come? Nooo” questi i miei pensieri; insomma, ci sono in giro armi da fuoco pronte a portarti alle porte dell’Aldilà, ma non ci sono difese. Triste, molto triste. Anche questa è una frase “normale”, però sottolinea un qualcosa di molto rilevante che caratterizza le guerre.
Non v'erano eroi pronti a salvarla.: altra frase drammatica. Non siamo in un film, in un libro, in un manga/fumetto, in un videogioco (anche se ci piacerebbe): nella realtà la storia è ben peggiore.
Solo silenzio di bombe. Pianse.: silenzio di bombe. Di che colore lo vuoi l’altare? No, davvero, è l’antitesi più mozzafiato che abbia mai incontrato.
La luna stessa evitò di uscire allo scoperto...: ehm, codarda! O.O Ma come, Luna? Devi restare, altrimenti non si vede nulla! ... ehm no, forse è ancora meglio non vedere proprio... D:
I passi diventarono sacrifici. Cadde.: ti dico solo che ne sento l’eco nella mia testa da un bel po’.
Nel mentre di una preghiera e d'uno sforzo: qui il lettore si immagina un filo di speranza finché...
Prese vita uno strillo, assordante, indimenticabile.: ... dicevamo? “Indimenticabile”: sembra quasi un rimprovero.
Certo di aver visto il peggio quella notte,: ci sperava, povero piccolo essere umano. Qui il lettore sente il mondo crollargli addosso.
Mi voltai ignorante, impotente per ciò che vidi:: qui hai riassunto la condizione drammatica e patetica di molte persone che vivono tranquillamente.
Gli occhi azzurri di una bambina, a terra , senza vita.: tragedia. L’azzurro colore del cielo, simbolo di libertà, speranza; cose molto lontane da noi. La bambina, l’innocenza; una delle qualità più belle. La terra, dove stiamo e restiamo per il momento. La vita: l’ultima parola, riprendendo il discorso sopra (... molto sopra, mi accorgo O.O), sembra urlare a tutti quello che si sta dimenticando: la vita, per l’appunto; il suo valore.
Spero che questa mia analisi non sia stata soporifera O.o. Questo testo mi è piaciuto un sacco; un pugno allo stomaco ç.ç (nel senso positivo)
Bon; bye bye, alla prossima!!
Tsuki 96
P.S. Non è che potresti dirmi che ne pensi delle altre mie poesie O3O? Sai, la tua recensione è stata comunque molto deprimente xD, uffa, era il mio primo tentativo dopo anni di scrivere una poesia in rima (di solito preferisco versi liberi). (Recensione modificata il 18/07/2013 - 12:53 pm) |