Hai la mia spada v.v e il mio arco. E la mia asc- erh, no. *mette giù un'ascia bipenne che ha tutta l'aria di pesare un bel po'.*
Ho detto che sarei passata a recensire ed eccomi qui, lasciando da parte Boccaccio e Novellino per un po'. Purtroppo, al di là della trilogia del Corsaro Nero e i romanzi riguardanti la Tigre, non conosco bene gli altri lavori dello zio Emilio - tuttavia questo non mi ha impedito di apprezzare ugualmente la composizione straordinariamente vivia. Tutto il primo pezzo è alimentato da una profonda inquietudine, una paura sorda che si calma solo col flusso bruciante dell'alcool e l'intervento esterno di Testa di Pietra e Piccolo Flocco. Mette i brividi addosso, contagia - alla menzione dei bulbi oculari che sporgono per la pressione penso di essermi sentita male. Uno show, don't tell eccelso, insomma.
Spero davvero di vedere presto la prossima :3 esami permettendo.
Keep up!
Kei |