Una fic che all'apparenza può essere un semplice sfogo, ma che nasconde una miriade di significati. Tangibili.
Nelle prime due parti, mi piace il contrasto fra il fuoco bruciante all'inizio ed il gelo delle sbarre poi. Per non parlare della prigione astratta, che altri non è che la quotidianità.
Nell'ultima parte, beh, sono rimasta basita. È incredibile, lascia di stucco chi legge.
Perché se prima sembrava di leggere un semplice sfogo personale, leggendo quella parte, si capisce che non è solo questo. Che è un urlo, una manifestazione. Un tentativo di ribellarsi, contro qualcosa di molto più grande della quotidianità.
Ciò che io ho visto, leggendo, è stata una visione del governo. In un uomo armato che priva delle proprie libertà e rinchiude i deboli, uccide i ribelli. Questo, almeno, è ciò che io ho visto.
Una fic bella, travolgente, ma soprattutto che fa riflettere e che lancia un fiammifero. Che potrebbe essere il principio per un incendio.
A presto
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