Adoro come, ad ogni storia, l'universo di Clint e Natasha si espanda sempre di più, diventando sempre più nitido, vero e tangibile.
Di solito preferisco le storie più... dialogate, questa invece è leggermente più introspettiva. Eppure mi è piaciuta lo stesso, tantissimo. Perché esplora "l'universo Natasha" in modo astuto, acuto e intelligente, senza perdersi in noiosi spiegoni retorici come spesso accade nelle storie introspettive (che credo sia anche il motivo per cui le storie introspettive di solito non mi aggradano). Ritornando a Nat, sei stata bravissima, superlativa, con la scusa di una passeggiata alla scoperta di New York ci hai fatto conoscere una Natasha che cerca di reinventarsi e ci hai mostrato le sue difficoltà nel portare a termine quest'ennesima "missione".
In questa storia tanti dettagli che avevo amato nei racconti precedenti vengono ripresi e spiegati, primo tra tutti quello della collezione di occhiali da sole. Ho trovato geniale l'idea di farla nascere per caso, da un riflesso quasi condizionato di Natasha, ovvero quello di arricchire la storia dell proprio alias di quanti più dettagli possibile in modo da risultare credibile agli occhi del "nemico".
E poi c'è Phil! PHIIIIIIIL!! Quando mi è piaciuto vederlo in abiti civili, gironzolare per i mercatini, in cerca di figurine vintage e in compagnia della violoncellista (che, anche se nel tuo universo non si chiama Jenna e non è italo-americana, mi ha fatto un sacco piacere "rivedere"). Ce lo vedo proprio Phil, in mezzo alle bancarelle, sai? E' proprio una cosa da lui, forse per questa sua aria mite, da uomo buono.
Come se non bastasse, il tutto è condito da Clint, quel figone di, che è sempre cosa buona e giusta. Che ha l'hobby del cucinare e che, nonostante la licenza di uccidere e la sua sexytudine, è sempre tenerissimo e awwwwwwwwwoso.
Che bella bella bella! Una storia davvero davvero davvero bellissima. Complimenti!
Baci, vannagio
P.S: HANNO DECISO DI CONVIVEREEEEEE *stappa champagne*
P.S.S.: Natasha si sfila i sandali di Louboutin, li fissa con rammarico - sa già che andranno persi, ma cavoli, sono costati un'occhio dalla testa e sono così belli che fa fatica a considerarli solo meri strumenti di lavoro - ed accetta il suggerimento di Clint di nasconderli sotto la sua giacca: "Così sono più al riparo e non si vedono le suole rosse" aggiunge con un occhiolino a cui risponde con un mezzo sorriso.
Lo so che probabilmente non è un riferimento voluto alla mia storia con Nat e Jade, ma in ogni caso sappi che i miei occhi sono diventati così ----> <3 ___ <3 |