Recensioni per
Confessioni di un ratto di strada
di Erisachan

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/01/13, ore 12:19

Questa storia ha in se qualcosa di drammatico e allo stesso tempo comico. Riesce a sottolineare attraverso la storia di un ratto, considerato di per se meno di niente, quello che è diventato il mondo, una socetà in cui per non essere offuscati dalla luce del sole si fa chiasso, il punto è che tutti lo fanno e così si arriva ad inquinare l'aria con parole e pensieri dette senza sapere realmente cosa significhino. 
L'uomo brutto brutto che aggredisce la ragazza bella bella fa capire quanto l'apparenza inganni, perchè poi forse la ragazza non era davvero così bella, almeno non come l'immagine che dava di lei voleva far credere.
Luigi e Franco invece sono gli esempi di come le persone per vivere lavorino sodo e nonostante tutto non si rifiutano di aiutare o "ascoltare" qualcuno ritenuto inferiore, perchè dopotutto o come i denti di Franco o come gli occhi del ratto, tutti persino i più impensabili reietti, hanno un bagliore dentro.
Reye

Recensore Master
24/01/13, ore 10:53

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ci sono piccole cose che meritano grande attenzione.
La storia di questo ratto senza nome, un rifiuto di cui nessuno si accorge ma che vede tanto - troppo - senza essere visto, beh la sua storia è una di queste piccole cose.
E' la metafora di una vita dove la gente si ferma solo all'apparenza, dove ha troppa fretta per fare un punto di riflessione, dove, in piena luce, non ha occhi per guardare. In questo mondo, il ratto ha tutto il tempo che gli serve ed uno sguardo luminoso, ha la capacità di fermarsi a gustare la vita e la voglia di farlo. Ha il dono - a noi negato - di poter vivere davvero.
Ed i co-protagonisti del nostro ratto di strada sono proprio come lui. Reietti, rifiuti che si fermano nel vicolo, che cercano in un ratto di strada la compagnia che non trovano nelle persone. E magari sono altrettanto belli, proprio come i denti di Franco che splendono nel buio.
MEM