Davvero un'altra perla!
Un racconto difficile, l'elaborazione di un lutto e la capacità di accettare le scelte altrui, rispettare a che se ci procurano infinito dolore.
Hai la rara capacità di riuscire a far comprendere e quasi vivere gli stati emotivi dei tuoi personaggi, rende doli protagonisti unici del tuo universo, senza far troppa importanza all'ambiente. Ho amato particolarmente la scelta narrativa del suicidio dei gold, una scelta difficile e molto azzardata in un fandom, ma che invece ha dato uno spessore e un senso umano unico. In fin dei conti nessuno, almeno per ciò che ho letto io, ha mai dato questa visione ad un possibile ritorno dei gold dopo la morte. Una visione che io, sinceramente, vedo molto coerente, nonostante io nelle mie due ispirate ad un papabile dopo Hades, sono stata più vigliacca e più fangirl.
Non posso far altro che farti i miei complimenti più vivi, hai una splendida sensibilità e buone capacità narrative.
Spero di leggerti più spesso in futuro.
Res

Leggi la risposta dell'autore

Davvero straziante.
I miei più sentiti complimenti e, non lo nego, mi sono commosso; i Gold che risorgono è un tema sicuramente rivisitato molte volte nelle fanfiction (ammettiamolo, sono i più fighi) però sei comunque riuscita a farli tornare in un modo decisamente usuale che mi ha sconvolto, nel senso positivo della parola, e che mi ha fatto veramente comprendere i drammi psicologici ed emotivi che potrebbero trovare i Gold Saint nel ritornare in vita privi dei loro poteri; come comuni esseri umani.
Inoltre, l'idea di vivere tutto questo attraverso gli occhi di Kiki è qualcosa di veramente sublime. Un drammatico periodo della vita del discepolo che, controvoglia, diviene l'erede del maestro quando Mu decide di lasciarsi andare alla morte.
Sbaglio, o la morte viene auto inflitta? Nel senso che sono i vari Gold che si uccidono per porre fine alla loro sofferenza?
Hai reso in modo spettacolare le sensazioni di Mu, il Gold protagonista, in modo credibile e coerente con la sua psicologia. Sei riuscita a mettere in luce la frustrazione e la sofferenza dei Custodi Dorati che, abituati a vivere in sintonia col cosmo (specie Shaka, Dohko e Mu), si ritrovano ridotti a come delle larve viventi in mancanza di esso e della possibilità di vivere come hanno vissuto fino alla loro morte nell'Ade: sempre spingendosi al limite, usufruendo del cosmo per spingersi al massimo della perfezione umana che era loro consentita.
Il finale è qualcosa di straziante; ed anche io ho sempre immaginato Kiki come il vero erede di Mu, non solo come riparatore di armature ma anche come Cavaliere d'Oro dell'Ariete (anche se vederlo come Bronze dello Scultore non sarebbe male). Molto bello però vedere che, in qualche modo, il tempo si riavvolga affinché Kiki impedisca la resurrezione dei Gold e del fratello; oppure è tutto una visione premonitrice del bambino? Un piccolo alone di mistero che, maggiormente, accresce il pathos della scena in cui Kiki, da bambino ribelle e dispettoso qual'è, dimostra di essere veramente l'allievo di Mu incarnandone la saggezza.

Leggi la risposta dell'autore

Oddio...*-* Mi sono troppo commossa alla fine >.< E' veramente meravigliosa *-* Mi ha stretto il cuore leggere un Mu del genere ma, Kiki è veramente un'allievo fantastico *-* come lui è un maestro straordinario <3 Che dire, oltre che mi hai lasciato col fiato sospeso!!
"Pochi giorni dopo al tempio giunse Lady Isabel, quando si presentò alla Prima Casa, Kiki la fissò con ostilità, la riteneva responsabile per quanto era successo." -Bravissimo Kiki, odiamola insime *-* la morte di tutti i cavalieri è colpa di questa pelandrona!! U,U- (sorry, non la reggo xD)
Basta, arrivo al dunque! Piacevole, scorrevole, emoozionante. Ancora complimenti!! baci!

Leggi la risposta dell'autore

Questa storia è tremenda.

Non nel senso che faccia defecare (tutt'altro...). Nel senso che cerca di tirare un pugno nello stomaco del lettore.

Ma andiamo con ordine: in questa storia abbiamo la resurrezione dei gold (tanto per cambiare), e questo potrebbe sembrare visto e stravisto. Quello che NON è del tutto comune (almeno qui su EFP, su Lost Canvas è un altro discorso), è trovare i gold ridotti a semplici esseri umani. E per gente abituata a muoversi alla velocità della luce, a vivere sempre al limite, trovarsi senza cosmo equivale ad una mutilazione. E senza nessuno che li guidi, il loro orgoglio pone una sola via d'uscita: la morte.

P.S.: è una mia impressione, oppure ho visto un microbo strisciante con un braccio in acciaio inox 18/10 XD?

Leggi la risposta dell'autore

I miei complimenti davvero!!! Questa è la prima volta che vedo una reazione del genere descritta nelle fan fiction in cui i Gold tornano in vita ma come uomini normali, e che, non riescono ad accettare. Mentre leggevo mi sono davvero commossa, per come mi sono immedesimata nella situazione. Dei guerrieri la cui vita era preposta solo per il sacrificio estremo in battaglia e morire con onore, beh non era facile per loro accettare di essere semplici umani e non più Saint; tuttavia, riflettevo anche sul fatto che una piccola parte di loro era egoista. Insomma, loro avevano avuto il dono della vita da Atena, una seconda possibilità, cosa che non viene concessa a tutto il genere umano quindi, dovevano sentirsi fortunati infondo. Credo che se avrebbero riflettuto sul fatto che milioni di bambini muoiono prima di arrivare ai 5 anni, o per chi è fortunato arriva a 10 e li passa direttamente in ospedale... beh beh avrebbero apprezzato il gesto di Isabel e forse, avrebbero trovato un'altro modo di essere Santi... Amando il prossimo e facendo il bene.
Comunque ancora complimenti, difficilmente le storie mi coinvolgono così tanto e tu sei riuscita a scavare nel mio cuore e a rendere mia questa piccola parte (non scritta) del post Hades. Spero di poter leggere ancora tuoi lavori e perdona il sermone ;)

Un bacio, Ishy_sama

Leggi la risposta dell'autore