Recensioni per
Tengo la camisa negra
di kamy

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/01/13, ore 16:15

Una fine non è mai bella, anche e hai dopo tante possibilità.
La camicia nera come la sua anima, o forse il suo umore.
Ha perso tutto è non riesce a vivere più.
Il tempo ti saprà dire.
Brava!

Recensore Master
26/01/13, ore 01:09

In primis vorrei rinnovare i ringraziamenti per aver scritto una storia ispirata alla canzone di Juanes, dico subito che ho gradito molto la storia e cercherò per quanto possibile di spiegarne i motivi che mi portano a questo giudizio positivo.
In primo luogo devo dire che mi è piaciuta l’idea di non farne una song- fic in senso stretto (ovviamente avrei apprezzato anche questo scelta, ma il tuo modo di ispirarti alla canzone pur non citandola direttamente mi è sembrato decisamente ben fatto).
Inoltre, ho trovato decisamente apprezzabile l’indeterminazione spazio- temporale che hai dato alla vicenda, m’è sembrato un messaggio di universalità (eventi del genere possono accadere e sono accaduti da sempre e accadranno sempre), ho trovato benereso il sentimento di ira allo stesso tempo furiosa e disperata del protagonista nel vedersi abbandonato, cosa che lo ha portato ad un atteggiamento poco ottimistico sulla sua situazione attuale, testimoniato dal suo essere in uno stato di prostrazione fisica, che pare ben armonizzarsi con un ambiente circostante non proprio salubre (anzi, direi che manca poco per la definizione di “degradato”) per non dire della scena in cui tracanna senza curarsi di quello che avviene al sui vestiario ( inoltre è degno di una particolare menzione è il particolare del calendario, certo, può darsi che il povero tapino non pensasse al rinnovo del lunario solo per sbadataggine o perché avesse altro da fare, ma forse il motivo potrebbe essere un altro, ovvero era così preso dalla passione per la sua ormai ex- compagna che non aveva tempo di guardare alle pareti…) e del sentirsi in lutto, perché in fondo di questo si tratta, qualcosa è morto, a trapassare sono stati i i sentimenti che lui provava e che evidentemente invano credeva che fossero ricambiati, anche se non si tratta di persona fisica, non si può certo dire che lascino felice chi ha subito qualcosa del genere.
Molto bello nella sua tristezza il momento del calcio ai bagagli, ho avuto per un momento il sospetto che se ci fosse stata la proprietaria il protagonista avrebbe cambiato bersaglio, ma poi ho pensato che non l’avrebbe mai fatto (in fondo le vuole ancora bene, se pensa che la vita senza di lui per lei sarà migliore), nonostante la frustrazione che deve fargli molesta compagnia; penso che veda la sua situazione come una sorta di orrendo scherno che non credeva di meritare, va bene essere piantati, ma poi non farsi vivi in tempo per prendere la propria roba e andarsene mi sembra una sorta di inutile sevizia psicologica che quella persona potrebbe anche risparmiarsi, ma in fondo quest’ultima potrebbe anche avere, in sede di addio, delle piccole “vendette” da consumare (del resto la canzone stessa riporta solo la versione dell’abbandonato, non dell’abbandonante…)
Il testo della canzone dice che il protagonista prova un dolore nell’anima perché quella persona lo ha stregato, ebbene, mi sembra che la storia renda benissimo la fase in cui l’effetto di questo “incantesimo” è finito ed ora è posto di fronte alla dura realtà di un passato evidentemente felice che si scontra con un presente fatto di pensieri cupi ed atti poco gentili nell’attesa di un futuro che forse per lui potrebbe riservargli delle sorprese piacevoli, ma è troppo presto per pensarci, preso da quella piaga che attanaglia il suo cuore, non a caso ricoperto dal segno del lutto, che odia ma che non può fare ameno di portare.
In definitiva, posso dire che la storia è molto bella e che non m’è dispiaciuta affatto leggerla.
Grazie ancora ;)