Come nell'altra poesia che avevo recensito, anche in questa avverto una sorta di passionalitā: una passionalitā oscura e dal cuore freddo, tipica della cultura gotica, della quale ritrovo molti elementi in questi versi (il sangue, il buio, il disgusto, l'alcol, l'anima, la morte violenta, la notte, l'inverno, le nubi e una sorta di sensualitā delirante). Un vortice di immagini tremende, raccontate con la brutale schiettezza di un ubriaco in piena estasi da capogiro.
La struttura della poesia č assolutamente irregolare, priva di musicalitā, la punteggiatura č molto libera, quasi accidentale, lo stile molto ermetico č accompagnato ad un linguaggio semplice, descrive immagini molto chiare e definite, come terribili istantanee, che tuttavia nel complesso non sono di facile comprensione, come se fossero elencate con la coscienza dei sensi, ma in una sorta di delirio.
Sembrerebbe essere stata scritta in un momento di "malinconia controllata e canalizzata".
Lilith

Leggi la risposta dell'autore