Recensioni per
Di protesi, acquari e carezze
di chiacchia

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/01/13, ore 16:11

“adesso tu reagisci” esclamò...
Poche parole, ma che hanno un significato enore, ed anche un peso non indifferente. Calliope ha sempre spinto Arizona a reagire, ha sempre cercato di riavere indietro la sua donna, quella donna di cui si era innamorata e che ama tutt'ora..Tutta la storia è ben scitta , e secondo me ci sono delle frasi chiave e molto belle che meritano di essere sitate e commentate:
“bene, ma non l'hai provata, non eri su quell'aereo, non sei rimasta una settimana dispersa in un bosco con una gamba che zampillava sangue e pus e non senti un male atroce provenire da una gamba che non c'è più e per la quale TU hai dato l'ordine di tagliare!”
Questa parte, è molto commovente: per quanto Calliope provi a spronare sua moglie, Arizona ha ragione : per fortuna lei non era su quell'aereo, e ,da come li ha descritti Cristina, quei giorni devono essere stati davvero terribili ( avrei preferito vedere nella seria qualche scena in più di loro che erano nel bosco , e tentavano di restare in vita..) e non è una cosa facile da affrontare, sia fisicamente, che psicologicamente, perchè come vediamo , la mente gioca brutti scherzi e la sindrome dell' arto fantasma ne è un esempio. Altri frasi che mi hanno colpito, sono :
“cosa vuol dire che non puoi?” chiese
“mi faccio schifo. Non puoi avere ancora la voglia di baciarmi” disse
Ok, devo dire che hai scelto delle parole molto forti, io sinceramente ne avrei preferite altre, visto che a dirle è Arizona, ma il significato penso sia proprio questo: Arizona non riesce più a riconoscere il suo corpo, si sente diciamo meno donna, e ha paura di non piacere più a Calliope. Per fortuna però, l'amore di sua moglie può superare qualsiasi cosa, ne hanno superate tante e Calliope non si ferma solo all'aspetto fisico, perchè Arizona l'ha conquistata per il suo carattere.
Ora passiamo alla parte divertente : I pesci. Devo dire che , con mia sorpresa mi è piaciuta questo inserimento, ha diciamo spezzato l'atmosfera, e reso tutto più reale. Davvero brava, questa storia mi è piaciuta :)
Spero di leggere qualche altra tua storia, con o senza pesci :P
Ciao ciaooo :)

Recensore Junior
25/01/13, ore 15:57

L'ho ritrovata per caso e devo ammettere che la storia dell'acquario mi ha incuriosita. Non capivo cosa potesse c'entrare l'arto immaginario e un acquario, in particolare quest'ultimo con le due ragazze.
L'ho letta tutta d'un fiato e anche se c'è stato un punto dove mi ha leggermente annoiato, parlo di due righe massimo, nel complesso mi ha davvero colpito come storia e come hai raccontato il tutto. Spero di non sbagliarmi ma questa storia della sindrome dell'arto immaginario viene dall'ultima puntata uscita in america giusto? Perchè ho visto solo i primi dieci minuti però mi pare che questa sindrome che colpisce Arizona non viene citata in nessun altro episodio.
Bello come esprimi i sentimenti che prova Callie e come riesca a reagire sempre e comunque alla malattia, se possiamo chiamarla così, di Arizona. L'ho sempre vista come la roccia di turno, anche dopo la morte di Mark è riuscita ad andare avanti affrontato la vita senza paura e aiutando sempre sua moglie anche quando non voleva riprendermi e superare il trauma. Beh c'è da dire che sicuramente Arizona non ha ancora superato totalmente il trauma della sua gamba anche perchè sicuramente l'ha vista svanire giorno dopo giorno in quel bosco.
Mi è piaciuta anche la descrizione di Arizona anche se sicuramente Callie mi ha affascinato la sua descrizione.
Bacioni xx