Recensioni per
Presence
di Vitzi

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/02/13, ore 16:56
Cap. 1:

1° Classificata + Premio Tematica e Originalità:
Vitzi: Presence.

Originalità= 10/10: Raramente il fandom si vedono delle Tien/Lunch nel fandom di Dragon Ball, a mio parere è una coppia poco trattata, merita certamente di più. Che dire la tua storia mi ha conquistata, quando si leggono quelle povere Tien7Lunch sono quasi sempre molto fluff, episodi di vita quotidiana tra i due, è la prima volta che leggo qualcosa di così introspettivo su di loro. Lunch che non riesce a darsi pace, affonda tutti i dispiaceri nell'alcool come vediamo anche nell'anime/manga, non riesce a darsi pace del fatto che lui non sia con lei. Hai fatto un'analisi perfetta della situazione che non può non risultare originalissima.

Attinenza alla canzone= 9.5/10: Anche la citazione è usata perfettamente, era proprio quello che volevo da questa frase dell mia canzone preferita. Una presenza che indugia ma che non abbandona, l'immagine di Tien che continua ad essere presente nella mente della bionda, come un martello pressante, non lasciandola sola per il solo fatto che lei non vuole ciò. Non vuole essere sola e abbandonata. Questo controsenso rende molto bene l'immagine, la citazione fa da sfondo alla vicenda.

Stile= 5/5: Stile impeccabile. Riesci con paragoni e vari piccoli passaggi a far capire tutto al lettore, che si ritrova immerso nelle tue storie, quasi a non voler mai smettere di leggere. Riesci a non rendere noiosa una storia anche se abbastanza consistente, l'attenzione rimane sempre costante e anzi, aumenta sempre di più per arrivare a conoscere la conclusione che porta un senso di angoscia ma allo stesso tempo rilassa. Sei riuscita a provocarmi i brividi a fior di pelle!

Formazione e attinenza ai personaggi principali: 14/15= Parliamo adesso dei personaggi, che sono trattati anche questi molto bene. Partiamo da Lunch a cui do un punteggio pienissimo, vediamo una ragazza afflitta e scoraggiata, la bionda Lunch, quella persa del suo tre occhi. Quella che riesce ad esternare in modo violento il suo sentimento, quasi a non volerlo accettare ma allo stesso tempo riesce a conviverci, un sentimento che non la lascia sola. Si rifugia nell'alcool perché è un personaggio molto forte all'apparenza ma molto fragile all'interno, questo aspetto è stato sottolineato perfettamente dalla tua storia. Per quando riguarda Tien abbiamo un'analisi del personaggio fatta da Lunch, il suo punto di vista e il suo sentimento. Nonostante ciò abbiamo una conclusione magnifica dove vediamo che anche il combattente sente l'assenza della ragazza, piangendo in silenzio. Bravissima!


Correttezza Grammaticale: 9.5/10= Sei stata molto corretta dal punto di vista grammaticale nell'uso di periodi e frasi. Qualche piccolo errore di distrazione o nell'uso delle doppia ma niente di grave.

Giudizio Personale: 10/10= Dire che questa shot mi ha conquistata è poco. Sei riuscita con una descrizione sublime a provocarmi i brividi. La visione di Lunch ubriaca, vittima di se stessa, che si lascia andare quasi a non avere più niente da perdere mi lascia senza fiato. Hai trattato un momento che non avevo mai letto di questa coppia e ti faccio i miei più sinceri complimenti, ho avuto vergogna nel correggere e giudicare una shot tanto bella, hai fatto davvero un lavoro magnifico e ti meriti pienamente il primo posto!

TOTALE: 58/60


Lunch giocherellava con il bicchiere di vodka che teneva fra le mani. Lo faceva girare su se stesso, per poi osservare i movimenti lenti del piccolo cubetto di ghiaccio all'interno. Abbassò la testa, sino a raggiungere la sommità del tavolo, poi ci si accasciò sopra, chiudendo gli occhi pesantemente. Era passato un bel po' dall'ultima ubriacatura.
Con un tonfo cadde dalla sedia: le braccia stese lungo i fianchi, il viso voltato verso il cuore. Una piccola goccia di sangue le appannò la vista, non era la prima volta che si riduceva così. Cercò la forza per rialzarsi, invano. Il pavimento sembrava così confortevole e comodo al momento.
Dopo qualche minuto un dolore lancinante al petto la fece girare, facendole appoggiare la schiena contro il freddo marmo. Vide il bicchiere a terra, distrutto e, senza accorgersene qualche lacrima le solcò il viso pallido. Voleva reagire, ma l'unica cosa che riusciva a muovere in quel momento era la mente. Con essa ripercorse il suo corpo, i suoi lineamenti, il suo volto, i suoi occhi...
Improvvisamente sentì un rumore vicino alla porta, sembrano passi.
Trovò la forza di strisciare verso il divano, si mise su di esso e chiuse gli occhi, coprendosi il corpo gelato con una coperta.
La porta si aprì appena, lasciando che uno spiffero di aria fredda entrasse. Bastarono una decina di passi per mettere Lunch in allarme, l'unico che aveva le chiavi era...
«Sei tornato.» disse, mantenendo un tono calmo. Era strano come la sua visione potesse calmarla a tal punto, era sempre stato l'unico a riuscirci.
Lentamente tentò di mettersi a sedere composta, ma riuscì solo a mostrare sempre di più il fatto di non essere affatto in condizioni di parlare. Le mani erano bagnate e la stanza puzzava di liquore, il suo tanfo penetrò nelle narici della ragazza. Si tappò velocemente il naso, se avesse starnutito sarebbe cambiato tutto. Tentò di mettere a fuoco la figura, avrebbe riconosciuto quei passi fra mille, sapeva chi era, ma avrebbe dato di tutto pur di rivederlo.
«Un gatto ti ha morso la lingua?» sputò, tentando di risultare offensiva.
Si spostò una ciocca di capelli dalla fronte, notando che era ben attaccata con il sudore e, sì, forse anche con della vodka.
Si spostò su un fianco, tentando di fermare il dolore che, di nuovo, puntuale, le aveva attaccato il petto. Facendo quel movimento poco aggraziato riuscì finalmente a intravedere la sagoma dell'uomo, strano a dirsi ma era nudo, se non per un paio di miseri boxer.
«Perché giri così per la strada? Non ti verg...»
L'uomo le prese il braccio che la ragazza teneva sulla testa, utilizzandolo per mantenere una posizione decentemente sobria. Fu un attimo di panico, attimo in cui Lunch perse l'equilibrio, cadendo sotto il triplice sguardo dell'uomo.
«Tenshinhan sei il solito bastardo.» biascicò a fatica, tentando di non mordersi i capelli, o peggio, la lingua.
Nemmeno il tempo di finire la parola, che il guerriero la colpì in faccia con un calcio, facendole sputare così tanto alcool che per poco le sembrò di non averne bevuta nemmeno una goccia.
La sua risata cupa rieccheggiò (si scrive riecheggiò) nelle orecchie della bionda, mentre tentava, invano, di massaggiarsi la mandibola ferita. Il guerriero, non ancora soddisfatto, la tirò per la bionda chioma, sollevandola di qualche metro da terra. La ragazza si accorse di essere debole e fragile, solo quando la mano di lui le sfiorò con dolcezza i fianchi, sollevando la maglietta fine.
«Lasciami subito!» strillò lei, non trovando, malgrado tutto, la forza per difendersi.
Tentava di muoversi, ma il corpo continuava a non voler obbidire (si scrive ubbidire).
Tenshinhan scoppiò a ridere, poi la sua voce scomparve. Con essa, lentamente, il suo corpo si dissolse, lasciando la bionda a terra, fra le lacrime.
Lunch si girò su un fianco, sentendo di nuovo il dolore lancinante al petto. Con uno scatto si appoggiò ad una sedia e riprese a respirare normalmente. Purtoppo(Purtroppo) sapeva che quello era stato solo uno stupido sogno. Le lacrime continuarono a scendere copiose dal suo viso, un solo pensiero alleggiava(si scrive 'aleggiava') nella sua testa. Un pensiero impuro, un pensiero egoista e anche un po' masochista. Lei voleva Tenshinhan tutto per lei. Non era giusto che se ne fosse andato all'altro mondo, non era giusto che l'aveva lasciata sola. Era lui l'egoista! Il problema era che non riusciva ad odiarlo, perché lui era puro, era perfetto. Non si era mai comportato male con lei, non l'aveva mai sfiorata senza che non fosse stata lei a chiederlo; eppure lei l'aveva tante volte minacciato, l'aveva spaventato... ma lui c'era sempre stato.
E allora perché proprio adesso andarsene?
«Ti odio, idiota!» strillò con la voce rotta, tentando di far capire bene le parole, rivolgendole lassù in alto.
Altre lacrime bagnarono il pavimento, unendosi a schizzi di liquore.
La bionda si rimise sulla sedia e si versò un altro bicchiere di vodka, cercando di affogare di nuovo i suoi pensieri.
Guarda come ti sei ridotta Lunch! Immagino che al mio ritorno la casa sarà completamente sporca, hai pensato a come dirlo a Jiaozi? So che farai pulire a noi due, sei sempre la solit...
«Stai zitto!» strillò la ragazza lanciando l'ennesimo bicchiere contro il muro.
Ehi così ci toccherà anche riverniciare, perché non ti dai una calmata Lunch? Solo per un att...
«Basta! Zitto, zitto, zitto, zitto, zitto!» gridò, coprendosi le mani con le orecchie e battendo i piedi a terra.
Ben presto il petto iniziò a farle di nuovo male, costringendola a fermarsi per riprendere fiato.
«Perché sei ancora qui? Mi hanno detto che te n'eri andato, perciò non stare qui! Vattene subito! Sei morto ricordi? Morto! Non voglio più vederti in casa mia!» sussurrò, quasi volesse parlare a se stessa.
Una mano le sfiorò il viso «Adesso esageri Lunch. Sai che non me ne posso andare finché non mi mandi via, sono solo parte della tua immaginazione.»
Lei lo guardò un attimo negli occhi, ma putroppo(anche qui è 'purtroppo') non vide altro che il riflesso della propria anima in pena. Era così terribile vederlo ma non poterlo stringere.
La ragazza si contorse su se stessa, lasciandosi trasportare dal dolore al cuore, un dolore che solo una persona avrebbe potuto curare.
Lentamente si sollevò da quella posizione e si tolse la maglietta fradicia. Con essa fra le mani si gettò sul pavimento ed iniziò a strofinare, mentre altre lacrime ricoprivano il pavimento.
Strofinava per cancellare, cancellare i momenti belli, il dolore, le sofferenze. Strinse forte quella maglietta e continuò a grattare via le lacrime, anche quando le forze l'abbandonarono, anche quando le mani iniziarono a sanguinare.
Infine, stanca, si abbandonò al destino gridando verso il cielo «Mi manchi Tenshinhan! Se mi senti, sappi che ti aspetterò, non mi interessa per quanto, io... io...», strinse la maglietta, ormai ridotta ad uno straccio, bagnata, mentre altre lacrime sporcavano il pavimento, «...io ti aspetterò perché ti amo, idiota!».
Si stese sul pavimento, strillando il suo dolore, mentre dall'alto un uomo, silenziosamente, piangeva.

Recensore Master
31/01/13, ore 15:58
Cap. 1:

Amo la coppia LunchxTen. E' la prima volta che leggo una storia così fatta bene su questi due. E' davvero struggente e io amo queste situazioni in cui lei, sconvolta dal dolore, continua a vedersi lui davanti come se fosse vero. Il finale è toccante, mi riferisco alla frase di lei. Per quanto riguarda l'ultima frase a mio parere, sinceramente, era meglio fare un'altra storia dal punto di vista di lui. Non so, mi è parsa un po' estranea, come se rompesse la magia di sentirsi questa donna disperata. E' difficile seguire i ragionamenti della sua mente sconvolta, ma questo la rende solo più realistica. Inoltre la frase da cui prendi ispirazione calza a pennello U_U.
[Io amo quella canzone].
I miei complimenti ^^.

Recensore Veterano
29/01/13, ore 16:37
Cap. 1:

Ciao :D
Avevo detto che avrei letto qualcosa di tuo ew l'ho fatto ^^
Anche se non conosco Dragon Ball devo dire che questa one shot è stupenda!
La canzone my immortal è stupenda, ed è azzeccatissima per questa storia :)
Leggerò altro di tuo, promesso ^^
Ah, lo stile è perfetto, mi piace è privo di errori ed inoltre è perfetto :D
Complimenti ^^
Alla prossima storia ^^
Bacioni :*********
Piratessa :)

Recensore Master
26/01/13, ore 16:29
Cap. 1:

Questa fanfiction è... non so bene come definirla! Probabilmente la parola giusta è struggente O_O
Dio, l'ho adorata *__* tu diventi sempre più brava man mano che passa il tempo, e la Ten/Lunch rimane una splendida coppia (non smetterò mai di ringraziare SeaLight per avercela fatta scoprire!). Mi è piaciuta moltissimo, dall'inizio alla fine. L'incubo di Lunch è così reale... il suo dolore, il suo odio, il suo amore... così tremendamente perfetto e IC!
Complimenti, meravigliosa e scritta molto bene.
Soly Dea

Recensore Veterano
26/01/13, ore 13:05
Cap. 1:

Ehilà!! (chi sei nda Vtzi con sguardo preoccupato XD) trovo questa storia fantasticaaa, e assolutamente WOOOOOOOOW niente da dire veramente semplicemente bellissima, mi hai reso partecipe del dolore di Lunch e mi hai fatto immaginare alla perfezione la situazione D': . Bellisime le parole di Tenshinhan e le sue varie apparizioni stupende *______*
Complimenti.
Ora vado un grosso bacio (tutte ste confidenze di nuovo Vitzi con lo stesso sguardo preoccupato)
Takumi...