Dunque, mi associo e accodo alla recensione precedente, sia perché la condivido sia perché anche la mia non è positiva. Per nulla.
Sono una persona che bada molto alla forma, quindi, già che mi presenti una storia scritta in questo modo, anche se avesse una trama eccellente e partisse da un'idea originale, io la boccerei. La bandiera sarebbe bianca e non rossa, ma non ne sarei comunque entusiasta.
Già il titolo con la minuscola non è granché ed è seguito poi da un'introduzione che non mi lascia grandi speranze su cosa sto per andare a leggere:
Personaggi:Astrid(Fem norway) Mathias(Denmark) Jan(olanda)
Personaggi secondari: Tino (finlandia) Arthur(inghilterra) Emil ( islanda)
Gli spazi sono una cosa importante e, inoltre, vorrei capire perché solo Mathias ha avuto l'onore di avere il suo nome di nazione con la lettera iniziale maiuscola.
È buona norma, quando si scrive una storia (ma anche solo quando si sta per postare un commento su un forum, social network, sms che sia) rileggere, prima di dare l'ok all'invio. Non sai mai quello che puoi scoprire, tornando indietro sui tuoi passi.
Ci sono frequenti errori di punteggiatura, maiuscole che dovrebbero esserci e chissà come non ci sono, parole che vorrebbero l'accento (così, sì) e verbi coniugati erroneamente (ad esempio, subito all'inizio, hai scritto: “I minuti passavano, per la povera ragazza sembravano che erano passati mesi o anni”, quando la forma corretta è: “I minuti passavano, per la povera ragazza sembrava fossero passati mesi o anni”, senza contare che usi il verbo “passare” due volte nel giro di uno sputo, che non è proprio bellissimo, quando esiste un delizioso verbo sinonimo che indica il procedere del tempo e che è “trascorrere”).
Puntini di sospensione abusati senza motivo, frasi così: “Forse è una cosa positiva che ci metta tutto questo tempo? Boh.. non lo so… forse E' solo la sua immaginazione” che fanno restare allibito il lettore, il quale rimane a chiedersi molto semplicemente che cosa diavolo stia leggendo e perché.
Di errori ce ne sono veramente tanti, ma niente mi ha disturbato come i verbi alla rinfusa e la punteggiatura. Ok, magari anche cose così non mi illuminano la giornata: “Una lacrima calda scese a rigargli la guancia”, ma soprassediamo.
Alla fine del capitolo chiedi di correggerti gli errori ed ho notato che una ragazza ti ha scritto questo: “le labbra rosee E screpolate”.
Forse non ti sei accorta che quella E, che lei gentilmente ti ha scritto in maiuscolo per farti capire cosa dovessi sistemare, non voleva dire che tu dovessi scriverla altrettanto maiuscola.
Tolta la revisione grammaticale che non spetta comunque a noi, non posso giudicare completamente la storia, in quanto in corso, ed in quanto non ho intenzione di proseguire con la lettura. Non so come ho fatto a finire questo (ed era brevissimo).
Posso solo osservare anche io come la tua idea pecchi di originalità, dato che progetti una long che si ispira abbastanza ovviamente ad una già pubblicata e conclusa da tempo su questo stesso sito, ma, come l'autrice della suddetta storia ti ha scritto, solo con lo svolgimento dei fatti si vedrà se realmente ti sei solo ispirata a lei come punto di partenza, per poi portare avanti qualcosa di tuo e discostarti completamente da lei, magari concentrandoti sul rapporto a tre dei protagonisti.
Io non lo saprò mai, ma spero che la mia recensione possa aiutare per farti un esame personale e per trovare la voglia di scrivere e rileggere con maggior attenzione, migliorandoti.
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