Ciao!
Ho letto la tua storia ieri, che mi ha attratta subito perché adoro in particolare questo momento di Saiyuki Gaiden e soprattutto Kenren e Tenpou.
Mi è piaciuto il tema della "fine", della morte, che nel Regno Celeste non esiste e che pure attrae molto Tenpou, nelle sue letture, nelle sue riflessioni, appassionato alla storia terrestre forse perché gli uomini del nostro mondo hanno coscienza della morte eppure riescono a fare cose straordinarie, mentre nel Regno Celeste non è così, forse perché il tempo è troppo dilatato e si perde significato di ogni cosa.
Mi piace come hai descritto la consapevolezza della fine, con frasi semplici ma espressive allo stesso tempo, molto introspettive anche, credo che tu abbia analizzato bene i due soldati nella loro presa di coscienza che sarebbero presto morti, e che non ci sarebbe stato ritorno dalla morte, o almeno non a breve. Ma la libertà sta anche in questo no? Liberi di vivere come vogliamo, ma liberi anche di morire.
Ti faccio i miei complimenti, come tema non è facile, credo che si rischi molto facilmente di cadere o nel patetico o di scrivere qualcosa di troppo lugubre o depresso, invece tu hai mantenuto il giusto equilibrio tra la voglia di libertà e il desiderio di poter mettere fine alla propria vita come una sorta di riscatto verso una vita eterna che li costringeva a non trovare alcun significato.
Scrivi bene e non ho notato errori significativi (forse solo il Si, che se è un'affermazione va scritto accentato cioè "Sì").
Ti faccio quindi i miei complimenti.
Alla prossima.
Selene. |
