Recensioni per
Come si dice addio.
di Mrs Xanax

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/01/13, ore 14:54

ciao!molto piacere!allora be intanto grazie di averla pubblicata qui..conosco e amo anch'io quel racconto e credo che la storia sia davvero molto bella..complimenti e se pubblicherai altro io passerò sicuramente a leggerlo!a presto!bye!
ps se ti va ho scritto pure io qualcosa se ti va di passare mi farebbe molto piacere!:)

Recensore Veterano
29/01/13, ore 22:57

Bellissima e anche triste. Mi ha commosso !
Molto bella brava

Recensore Junior
29/01/13, ore 19:11

Ho letto questa OS con piacere. E' strana, diversa dalle altre ed è qualcosa di positivo. Potrei definirla introspettiva. E fa riflettere. Mi è molto piaciuto il modo in cui hai riassunto l'intera vicenda amorosa, senza tralasciare nulla. Qualcuno potrebbe pensare che sia qualcosa di schematico, privo di vera emozione, invece è proprio qui il bello. Questa OS è piena di emozione. Pur riassumendo tutta la storia in una sola pagina. Ho percepito le emozioni della protagonista, dal carattere così confusionario ma tremendamente realistico. Non sei stata scontata ed è una delle cose che apprezzo di più di chi scrive. Mi è piaciuto come hai dipinto Tom; non come il solito Playboy che ormai ci ha stufato, ma come un semplice ragazzo con una ferita ancora aperta, che cerca di fidarsi di nuovo della gente ma soprattutto di credere ancora nell'amore, senza esserne nuovamente scottato. Anche a me, nelle mie storie, piace rappresentarlo così. Questa volta non ha in mano lui le redini, ma lei. Lei ha il controllo della situazione, in un modo assurdo - poiché nella sua testa vi è tutto fuorché controllo o comunque certezza. Il fatto che lei se ne vada per paura di dipendere da lui è incredibilmente realistico ed in un certo senso affascinante. Penso di non aver letto storie, fino ad ora, in cui uno dei protagonisti decidesse di rompere per questo motivo. Quindi, ti faccio i miei complimenti per l'originalità. Questa rottura è stata di conseguenza ancora più dolorosa. Perché non si tratta di una rottura causata da problemi concreti (per la quale poi te ne farai una ragione), ma si è trattato di una rottura sofferta, fatta quando ancora si è innamorati. La paura di sentirsi dipendenti da qualcuno, di essere il nulla da soli, è reale. E' qualcosa di complicato e strano da pensare, ma reale. E' vero, fa paura l'idea di dipendere da qualcuno, di sentirsi una nullità senza quella persona ed entra in gioco, così, il bisogno di ritrovare se stessi. Che sia realtà o illusione, non importa. Mi piace anche il fatto che tu abbia deciso di non rivelare il nome intero della protagonista, è come se avessi voluto focalizzarti sulle emozioni vere e proprie, più che sulle vicende - seppur portanti. Brava, mi è piaciuta. Ti rifaccio i miei complimenti e spero di poter leggere presto altro di tuo.

Kyra.

Recensore Junior
29/01/13, ore 16:22

Ciao! Ho appena letto la tua OS, difficilmente recensisco alla prima lettura, ma questa volta stranamente lo faccio. Forse perché mi ha colpito particolarmente il tono malinconico che hai usato, il fatto che non hai inserito alcun chiarimento tra i due, nonostante si siano reincontrati, lei non ha dato spiegazioni e lui non le ha chieste. L'abbandono, le cose non dette, l'allontanamento, la dipendenza che lei aveva da lui..tutto è tangibile dalle parole che hai scritto. Anche io sono molto per questo genere, anche se spesso lascia un po' il nodo alla gola. In ogni caso complimenti. Se vuoi passare da me, mi farebbe piacere. Alla prossima. Ciao! ^.^