Recensioni per
L'uomo di plastilina
di The queen of darkness

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/07/14, ore 15:10

Bellissima storia, tremendamente attuale.
Ho letto molti racconti Nonsense, dato che è un genere che io adoro, ma questo ha lasciato il segno.
Ammetto che io stesso, qualche volta, mi sono comportato come l' uomo di plastilina, adeguandomi alla massa. Ma non ero l'unico, ne sono sicuro. In fondo tutti noi siamo stati uomini di plastilina, almeno una volta nella nostra vita.
Finisco questa recensione facendoti i complimenti per il tuo stile di scrittura, davvero favoloso.
Leggerò di sicuro qualche altra tua storia, a presto.

The Sorrow.

Nuovo recensore
27/02/13, ore 22:00

Stavo gironzolando tra i nonsense e ti ho ritrovata, con gran piacere.
Una sola parola: adatto.
Adatto al mondo di oggi, adatto alle persone di oggi, adatto a ciò che ci succede intorno e talvolta dentro.
E' stato un viaggio leggere, come entrare nella mente di un conformista e analizzarla per bene attraverso i tuoi occhi.
Amo come ti esprimi, in modo elegante e definito. Frasi ricche, mille emozioni e due fra tutte: l'impazienza di leggere la riga sucessiva e la tristezza quando si ha finito, come perdere un amico.
Che dire, well done.
A presto (spero!)

Black ashes

Recensore Junior
30/01/13, ore 17:20

Tagliente.
Una parte della mia coscienza si è sentita subito colpevole, appena letta l'ultima parola della tua bellissima shot: quante volte sono stato un uomo di plastilina? Un insipido cartonato privo di alcuna emozione?
Quante volte ancora lo sarò?
Con questo tuo testo hai rivangato fuori qualcosa di ancestrale, un dubbio più antico del tempo stesso. Vivere, o lasciarsi vivere?
Esistere, o semplicemente trascinarsi di giorno in giorno?
La domanda è esistenziale, amica mia. Oltretutto gode di una non indifferente universalità: quante persone si sentono senza scopo, prive di un loro "colore" proprio? Viviamo circondati da sfumature senza carattere e talvolta queste ci macchiano, ci contaminano nell'anima.
Avrei così tanto da dire, ma risulterei davvero prolisso. E forse ci sono cose che soffro a cercare nell'intimità dei miei pensieri.
Quante volte l'originalità e l'essere speciali, vivi, colorati, sono stati fonte di dolore per tante persone? Purtroppo ci sono delle conseguenze da pagare, da affrontare.
Sono forse un rassegnato?
Dio,spero proprio di no.

***
Con questa tua fic hai smosso davvero la parte più oscura del mio animo, quella che fa di tutto per andare bene alle altre persone. Quella che teme lo spettro della solitudine, fiera già troppo sofferta in momenti più ombrosi della mia preadolescenza. Sono senza parole.
O meglio, ne ho fin troppe. Ma mi servirebbe diciotto anni ancora per raccontarle tutte.
Your sincerely,
Dave.

P.S: Possibile che ogni tuo scritto sia sempre più bello di quello precedente?
(Recensione modificata il 30/01/2013 - 05:21 pm)

Recensore Junior
30/01/13, ore 16:47

Si, sono ancora io e credo di aver recensito tutto quello che scrivi, e se non l'ho fatto provvederò! semplicemene adoro il tuo stile, le tue storie sono un'unica, bellissima e drammatica metafora e questa cosa è stupenda.
anche l'uono di plastilina lo è.
condivido con te il disprezzo per la gente che non ha il coraggio di uscire allo scoperto, che si modella sui pensieri degli altri eppure è pieno di soldi e fa carriera; che viene premiato non per le sue idee, ma per le sue non-idee. hai riassunto benissimo tutto questo con una frase che mi ha colpita come un pugno allo stomaco:"sono uomini che non vanno mai a fondo perché non sanno come si fa. Perché non hanno un fondo."
queste parole fanno davvero riflettere, fanno capire come siano vuote le persone che annullano le proprie idee per compiacere gli altri. ma come dici tu (altra frase che fa quasi male), "fingere è un'arte faticosa". ed è per questo che l'uomo di plastilina alla fine, logorato dalle sue stesse bugie, fa in modo di smettere nell'unico modo in cui può: smettendo di vivere.
sei bravissima.
alcune tue frasi mi provocano davvero quasi un dolore fisico, perchè contengono verità così scontate, che non ti verrebbero mai in mente. la tua scrittura è la verità allo stato puro.