Recensioni per
The Flame of Hope
di Fluxx

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/03/13, ore 21:14

Passando per la categoria ho visto questa one-shot e la trama mi ha incuriosita^^
Devo dire che mi piace il modo che hai di scrivere e il modo di ampliare i pensieri di Haytham. Anche come hai descritto i fatti, la stanza... a mio parere è piaciuto molto l'ultimo pezzo. Quando pensa se quella fiammella fosse Connor quando la spegne. Mi è piaciuto molto, a me ha toccato parecchio.=)
Ne è uscita fuori una bella one-shot..davvero i miei complimenti.^^
K.P.

Nuovo recensore
10/03/13, ore 01:05

è bellissima complimenti! *^*
è la prima FF che leggo su AC e devo dire che mi è piaciuta molto..anche il linguaggio..perfetto..
P.S Adoro Heytham..le lacrime che ho versato quando è morto. D:

Recensore Veterano
04/02/13, ore 16:51

Principi.

Questa parola si ripete piuttosto spesso nel tuo pezzo, dove i pensieri di Haytham si rincorrono nella sua mente con la sorpresa di due amanti che si cercano nel bosco, ma senza fretta. E in ordine. Proprio come ci si aspetterebbe da lui.
Ed è la parola "principi" che Assassini e Templari, nolenti o dolenti, hanno in comune.
Eppure, nonostante quest'assonanza ridondante, la tua one-shot è molto più che un confronto, un'analisi oggettiva dei due schieramenti. E' il momento in cui Haytham, come padre, realizza di essere di fronte alla propria antitesi ideale, l'unico nemico che sia mai riuscito a tenergli testa, e l'unico che abbia mai meritato davvero tutta la sua stima e il suo orgoglio; e quel nemico non è altri che suo figlio.
(Stima non mi piaceva, ma non riuscivo a trovare una parola migliore!)

Hai creato una bellissima atmosfera (pioggia, oscurità, sedia, intimità di una camera) e l'immagine che hai scelto, la candela, come personificazione di Connor per Haytham è struggente: come se in un certo senso il Templare sentisse di poter decidere della sua vita, ancora e nonostante i cambiamenti; quasi si attaccasse disperatamente ma inconsciamente ad un potere che, effettivamente, non ha più: quello di dettare legge su suo figlio.
Ma poi, inevitabilmente, soffia... e anche lui, come hai sottolineato nel pezzo, viene inghiottito dall'oscurità.
Oscurità? Aspetta, forse volevi dire "dubbio."
Nono, oscurità.
Qui ho visto un Haytham insolito e affascinante, quello del dubbio. Un po' altisonante, eh? Già, ma come definiresti un uomo che non ha abbandonato i suoi principi di fronte a niente e vacilla proprio adesso? Un uomo che ha silenziato il cuore per una vita e che adesso, improvvisamente, sente che ricomincia a battere?
E non certo per gli occhioni da lupetto smarrito di Connor.
Perciò complimenti.
Si legge tanta emozione tra le righe, e da modesta fan di Haytham capisco benissimo di che emozione si tratta; sto cominciando ad apprezzare le situazioni (apparentemente) tranquille e di riflessione solo da poco, nonostante sia incapace a scriverle, ma la tua one-shot mi ha lasciata davvero soddisfatta.
Per quanto riguarda le note di tipo tecnico-grammaticale, nulla da segnalare. :)

Ancora vivissimi complimenti!

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