Ciao, bella!
Devo ammettere di non aver avuto l'occasione di leggere tutte le storie della serie, ma i nomi e alcune delle vicende dei tuoi bei personaggi mi sono note, e in ogni modo la storia è strutturata in maniera lineare, facilitando comunque anche la comprensione di quei fatti di cui non si parla approfonditamente.
Anche stavolta il tuo talento per le storie romantiche ammantate di una robusta copertura di Angst non ha deluso le aspettative: la trama fa il suo, i personaggi sono ben delineati e ottimamente caratterizzati, e la loro introspezione è più che 'completa', è reale e REALISTICA, ma ciò che dà lustro al tutto è il tuo stile, che riesce a essere tanto evocativo da scatenare sentimenti alle volte contrastanti, come per quanto concerne il finale.
Parlando appunto della conclusione, perché la famiglia felice, non con un bambino, bensì due, che fa comunque pensare che Davide e Silvia abbiano confermato ancora il loro amore mi piace e ridà fiducia, ma onestamente avrei preferito che trascorresse del tempo, prima del perdono.
Come il demone dantesco che si lamentava dell'assoluzione di un'anima per la lagrimetta della conversione-last-minute sul campo di battaglia, la voglia di sputare in faccia a Davide m'è salita eccome, malgrado la faccia sia quella di Jude Law (e a tal proposito ti comunico che l'avevo riconosciuto, nel particolare dell'occhio XD). Silvia non si può certo condannare, nella sua decisione, perché è chiaro che alla fine loro due si amino e tutto, ma il mio commento è che se mi fosse stato presentato lo stesso fatto da un'amica, e quest'amica mi avesse detto: "Quando ha saputo del bambino mi ha sollevata in aria e ci siamo baciati, e quindi siamo felici come prima." un cazziatone gliel'avrei fatto.
Con tutto questo, ripeto, NON VOGLIO contestare la tua scelta, perché alla fine la psiche dei tuoi personaggi, come ho già detto, è molto reale, e quindi applicabile su persone vere, dico solo che sono rimasta, come hai detto tu nelle note, con l'amaro in bocca. Resta fermo il fatto che la storia sia ottima, per cui mi zittisco qui, nel giudizio.
Due noticine:
- "parentesi che non era affatto tale, ma quando se ne sarebbero resi conto sarebbe stato ormai troppo tardi per entrambi." È possibile che esista una variante grammaticale che non conosco (e giammai riuscirei a ritrovare, qualora la cercassi), ma due condizionali a così breve distanza stonano, al mio orecchio. Metterei piuttosto: "[...] quando se ne FOSSERO resi conto sarebbe stato ormai [...]".
- "quando i miei verranno ad aiutarmi per il trasloco -. Abbassò lo sguardo al ventre, una rapida occhiata, poi si fermò a osservare il laghetto di fronte. – A proposito, dovrò trovare anche il modo di dirgli che avrà un nipotino" *avranno, visto che parli dei genitori, e non solo di uno di loro.
Nient'altro su cui pontificare.
Complimenti - come sempre - e un bacio.
E siccome non sono la tua twincest, ti faccio dono di un cuore intero. <3 |
