Recensioni per
Produzione di allucinogeni Esther Duncan: Three Hundred Thousand.
di Gatto Magro

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/06/16, ore 17:53

Salve.
Io non sono molto bravo a recensire ma volevo comunque lasciare un commento, una traccia, farti sapere che il primo scritto di questa raccolta mi è proprio piaciuto. Perché è un po' quello che io cerco nella sezione Nonsense. A metà tra il reale e il surreale, una lettera dal sapore malinconico e triste.
Complimenti, penso proprio che andrò avanti a leggere questa raccolta.
Un saluto.

The Sorrow

Nuovo recensore
27/05/15, ore 08:09

Nei tappi di cera mi è sembrato di vedere un riferimento alle sirene di Ulisse, ma forse no ...
Bell'idea utilizzare la forma epistolare per esprimere direttamente i pensieri del soggetto, si è venuto a creare un po' un misto di generi con il flusso di coscienza. Il risultato è scorrevole, anche nei punti un po' più "lirici" (sirene dai capelli verdi e busti d'oro) non cadi mai in ridondanze incoerenti con il resto dello stile. Hai azzeccato, a mio avviso, la giusta lunghezza per un testo del genere: più corto non avrebbe dato il tempo al lettore di orientarsi, più lungo sarebbe risultato pesante.
Mi è piaciuta molto la chiusa, in poche righe hai delineato bene la psicologia di un uomo e la condizione mentale della prigionia.
Con calma andrò a leggermi anche le altre tue produzioni, sono molto curiosa. Complimenti!

Nuovo recensore
05/12/13, ore 19:20

Ho trovato la tua raccolta per caso, mi è piaciuto il titolo della prima storia e così l'ho letta. Sinceramente, la adoro. 
P.S. non capisco se hai preso spunto da ulisse e i suoi compagni xD 

Nuovo recensore
02/09/13, ore 17:36

Come avevo detto che avrei fatto - e per una volta mi sorprendo da sola di aver rispettato la volontà di me stessa - sono qui a recensire, intanto, questo capitolo.
Questo, in particolare, ha un posto di primo piano nelle tue altre storie, non perché mi sia piaciuto più di altri - come diavolo fare a definire il più e il meno in mezzo a... a tutto questo? - ma perché è la prima storia scritta da te in cui mi sono imbattuta.
E' stato anche parecchio tempo fa, e mi sorprendo di averti "recuperata" solo di recente.
Non so... mi sento quasi stupida - forse lo sono veramente, non sarebbe poi da sorprendersi così tanto - a cercare di trovare il modo per esprimere i concetti. Le tue sono storie che ti si attaccano addosso come velcro e non ti mollano più, ma non sempre è chiaro il perché ti si sono ancorate addosso. Ecco perché questa fastidiosa cosa di sentire il bisogno di citare, citare, citare...
Cerco tra i miei pensieri ingarbugliati il motivo per cui amo così tanto ogni singola cosa che scrivi.
Questa volta ti sei impigliata in me per quel "se mi tocco non capisco a chi appartiene, ora, il mio corpo" e tante altre cose che non ho ancora trovato.
Mi sento maliconica anche leggendo questo capitolo. E' un addio folle, struggente, sensato in un modo che sento di riuscire a raggiungere ma poi, accidenti a me, mi scappa di nuovo.
Quindi... non so nemmeno come concludere.
Alla solita maniera, immagino.
Grazie, davvero.
Alla prossima
LadraDiVita

Nuovo recensore
19/05/13, ore 15:28

Sono arrivata a metà di ''stato di grazia'' ed essendomi ritrovata sbalordita per la tua incredibile capacità di descrivere immagini inconsuete, deliranti, quasi cinematografiche, ho pensato di fare un salto nelle tue precedenti storie.
La cosa che vi trovo in comune è la pulizia dei vocaboli, molto onesti e diretti, senza inutili fronzoli che personalmente detesto, e che vanno in contrapposizione ai contenuti invece parecchio elaborati. Anche questa lettera, è un pò tutto e nulla. Se qualcuno mi chiedesse: cosa hai letto? Io non saprei rispondergli, non saprei dirgli l'argomento della lettera, se non qualcosa del tipo: c'è un capitano...
Però, al contempo, mi sembra di aver letto tanto, perché mi ha trasmesso tante cose differenti, in diversi modi differenti.
Mi stupisco del fatto che tu abbia poche recensioni, ma poi ripensandoci capisco l'errore del mio stupirmi. Purtroppo quando dei brani superano di tanto i mediocri livelli comuni, a cui si mantiene la maggior parte dei racconti in giro, è questo il destino in cui si imbattono: non essere capiti e apprezzati a dovere.
Torno a leggere le altre storie:)

Recensore Junior
04/02/13, ore 22:31

ma la tua ha un sensooooooo accidenti accidentaccioooo XD E' strappalacrime e per niente nonsense! voglio dire: é la più comprensibile delle tue storie :D Sempre descritta benissimo, quello ormai lo fai anche ad occhi chiusi U.U