Ciao Calhin!
Finalmente ho letto qualcosa di tuo! Dal modo in cui mi recensivi avevo intuito di potermi aspettare molto e decisamente non sbagliavo. E finalmente posso essere io a commentare...sperando di essere alla tua altezza...
Innanzitutto, complimenti per lo stile: raramente ne ho trovati di tanto puliti. Nessun errore grammaticale, non un passaggio in cui la lettura non risulti fluida e coinvolgente, mai pesante sebbene ti sia impegnata nella delicata impresa dell'introspezione, dove è facile cadere nel pedante. Invece mi hai conquistata, mi hai fatto riflettere e tormentare con Elrond, i suoi ragionamenti e i suoi contrastanti sentimenti erano i miei e alla fine ho avvertito lo stesso barlume di luce che ha sentito lui nell'oscura e confusa desolazione da cui si sentiva avvolto all'idea di doversi separare dall'amata sposa. Ero pervasa dalla malinconia ma potevo aggrapparmi alla promessa fatta da Celebrían al marito...arrivederci!
Evidentemente l'immortalità non è sufficiente a rendere quell' "arrivederci" ovvio, sottinteso, sicuro...non lo è per un cuore innamorato. Tanto innamorato da comprendere bene le ragioni che spingono la propria moglie a non voler più restare in un luogo dove ha provato troppo dolore, tanto innamorato da lasciarla andar via, alla ricerca della pace perduta; eppure tanto innamorato da sentirsi perso alla sola idea di separarsi da lei.
Mi ha colpito il momento in cui Elrond vede i figli piangere e sostiene di provare una strana sensazione, una sorta di invidia per uno sfogo che lui non può permettersi, ovvero che potrebbe ma non riesce a permettersi, schiacciato dal proprio ruolo oppure, credo, dalla paura di non potersi più fermare, di non riuscire più a tenere in piedi il muro difensivo che si era eretto ormai da un anno.
Ma poi la fiducia in Celebrían e in quella sua semplice parola abbattono con semplicità disarmante quel muro e gli fanno ancora scorgere la speranza, piccola e indefinita eppure luminosa come il tramonto che illumina il volto di Celebrían finalmente sereno. E' una speranza piccola, ma è allo stesso tempo una certezza: Elrond e la sua sposa si aspetteranno e si rincontreranno, probabilmente per non lasciarsi mai più. Questo basta a Elrond per recuperare quella serenità necessaria per dire arrivederci alla moglie e andare avanti con una piccola, preziosa, serenità.
Che dire? Hai realizzato la perfetta e sentita descrizione di un attimo. Un attimo forte e commovente, come solo gli arrivederci sanno essere.
Complimenti davvero! Spero tanto di leggere altri tuoi lavori!
P.S. Magari non è questo il luogo adatto, ma volevo ringraziarti di cuore per tutte le bellissime recensioni che mi hai lasciato e scusarmi mille volte per essere tanto in ritardo con le risposte. Sai, tengo molto a rispondere con un tono e un'attenzione che siano all'altezza di quanto mi è stato scritto e quindi tendo a impiegarci parecchio tempo; considerando la lunghezza e l'attenzione dei tuoi commenti, nonché la marea di esami che mi hanno aggredita negli ultimi mesi, spero tu possa capirmi! Oggi, per la verità, avevo del tempo libero, ma ho preferito lasciarti la mia recensione e immagino tu possa esserne più contenta!
P.P.S. Wow è la prima volta che lascio un commento in questa sezione (strano, considerando quanto amo i libri di Tolkien...)! Mi hai battezzata!
A presto,
Iri |