Eccomi con il giudizio del contest. Grazie ancora per aver partecipato e di nuovo complimenti per la storia!
A presto!
Settima Classificata: “Il sapore della speranza” di Faffina con 48,60 punti
Grammatica e Ortografia: 9.60/10
La storia è molto ben curata. Non ho trovato errori evidenti o refusi di sorta, segno che hai prestato molta attenzione ad ortografia, grammatica e sintassi.
Ti segnalo, in ogni caso, che la versione corretta della e maiuscola accentata, che tu scrivi “E'” è invece “È”. Utilizzi la prima versione nel testo, quindi non è un refuso quanto un abitudine che probabilmente hai. So che non è comodissima, ma andrebbe usata invece l’altra versione.
Un altro piccolo appunto che volevo farti è su questa frase “Braccia e le gambe non rispondono.”, secondo me, per rendere più comprensibile la frase avresti potuto strutturarla come “Le braccia e le gambe non rispondono.”, o meglio ancora: “Braccia e gambe non rispondono.”
Per il restante testo non ho altro da segnalarti, davvero una storia ben realizzata, brava.
Stile: 10/10
Il tuo stile mi piace molto. È diretto e incisivo. Le frasi sono ben strutturate, con periodi né troppo lunghi, né troppo brevi.
La lettura scorre fluida, senza nessun problema di appesantimento del testo e anche i dialoghi sono ben integrati nel racconto.
Anche il cambio di prospettiva, da quello di Alec a quello di Magnus è stato gestito molto bene, e fa guadagnare alla storia in termini di introspezione dei personaggi, quindi lo trovo azzeccato.
Anche l’uso del corsivo per distinguere la parte centrale del racconto è ottimo, anzi quella è la parte forse che più ho apprezzato. Hai cambiato registro, utilizzando frasi brevissime e molto dirette, riuscendo però a far capire l’importanza del momento, come se esso fosse una sorta di punto di svolta.
In sintesi, un’ottima prova che mette ben in evidenza il tuo stile che apprezzo molto. Complimenti.
Originalità: 9,5/10
La storia mi piace, molto. Riprendi alcuni punti della storia originale, gestendoli a tuo piacimento e utilizzandoli come base per l’introspezione dei personaggi. Alla fine racconti di un punto di svolta fondamentale, nella vita di Alec. Il momento in cui ha visto una speranza, un qualcosa che potesse salvarlo dai suoi stessi sentimenti.
Mi è piaciuto la narrazione del loro incontro, così come i pensieri di Magnus una volta saputo del ferimento di Alec.
Tra i due il più preso sembra il primo, ma il finale della storia lascia pensare che anche Alec è comunque sulla buona strada per dimenticare Jace. Una delle particolarità maggiori della storia è il modo di narrare, prima dal punto di vista di Alec, poi di Magnus, che da una visione d’insieme e rende la storia più completa e godibile. Nella sua semplicità di trama trovo che sia molto particolare, brava.
IC personaggi: 10/10
Trovo i tuoi personaggi molto IC.
Da Alec, con le sue fragilità, i suoi dubbi e i suoi tormenti d’amore, che si manifestano in maniera molto realistica e coerente con quello del personaggio, a Magnus, nel suo essere in ogni caso un personaggio particolare, ma di certo molto incline a seguire il momento e i sentimenti.
Ho apprezzato molto anche la figura di Jace, sullo sfondo. La piccola prospettiva che ne fai, parlando dell’arrivo all’Istituto, della sua infanzia, ne danno un quadro più completo e senza dubbio danno maggior senso alle sue azioni e comportamenti.
Anche i sentimenti di Alec vengono ben spiegati, il mutamento di ciò che prova, che man mano si trasforma in amore, è lineare e va in crescendo, man mano che esso viene a patti con la sua coscienza.
Anche Clary, che è un personaggio marginale, che poco influisce sulla storia, è ben delineato con poco frasi precise che, non rubando la scena alla trama principale, ne delinei comunque un contorno preciso e ben definito.
Ottima gestione di tutti i caratteri, secondo me, quindi il punteggio massimo in questa voce è meritatissimo.
Gradimento personale: 9,5/10
Questa, alla fine, è una storia di speranza. Una storia che fa capire che, nonostante il dolore che certi sentimenti possano portare con sé, le cose possono sempre migliorare.
Mi piace molto come il rapporto tra Alec e Magnus si sviluppi in questo modo che definirei molto naturale.
È qualcosa che fa capire che Magnus non è una sorta di ripiego per Alec, quanto la possibilità di una nuova via alternativa, rispetto all’unica che aveva pensato sempre di avere.
Ho apprezzato, davvero moltissimo, la similitudine finale, questa: “Una sensazione nuova, leggera e fresca come una foglia di menta appoggiata sulla lingua. Il sapore tenue della speranza.”
La trovo perfetta per esprimere il momento e la sensazione che Alec prova. Delicata e definita, assieme.
Avrei, forse, preferito un minimo di approfondimento e dialogo in più, tra Magnus e Alec, ma questa è una mia preferenza, che niente toglie alla storia. Bravissima, davvero.
|