Trovo questa storia molto ssstile!

Molto originale la scelta di dialogare con Dio, un Dio testardo, ironico, che rispecchia in fondo il posto in cui viviamo: una società che finge di ascoltare, di preoccuparsi dei nostri problemi e soprattutto di risolverli, quando in realtà si lava semplicemente la coscienza attraverso piccole azioni quotidiane come quelle della carità, come l'avvicinarsi ad un conoscente che sai avere dei problemi e chiedergli di confidarsi. Il climax delle domande senza risposta che Dio fa al ragazzo, in parallelo al climax delle "armi da suicidio" (che poi si potrebbe anche vedere come reazione senza risposta alle domande di Dio, come le domande del ragazzo non hanno ricevuto risposta!), è il momento a mio parere più critico e tuttavia umoristico, e il finale, la scelta del protagonista di uccidersi nonostante non sappia se comunque potrà accedere al Paradiso, è grandioso. D'altronde, come si noterà dalla lunghezza della mia recensione, questa storia solleva riflessioni, non rimane soltanto a dare un'impressione o ad essere un passatempo qualsiasi. Grazie per averla condivisa!

- LittleDoc

"Ispirazione a Chuck Palahniuk".
Sarcastico, incisivo, tagliente e divertente, con un uso moderato ed efficace di parolacce.
La situazione paradossale e il velo sulla vita dell'altro interlocutore (quello su cui nessuno ha mai scritto testi sacri, per intenderci) sono molto ben gestiti. Sembra quasi di assistere alla scena, oppure di vedere tale gag, per usare un termine improprio, sullo schermo di un cinema, con sotto "a film by Quentin Tarantino".
Mi piace, mi piace molto. Complimenti.

Bye :)