Mi devo complimentare moltissimo con te, perchè solo l'idea di far parlare i morti in cielo è geniale!
Sei stata bravissima a rendere l'idea in tutte le occasioni.
Penso che non avresti potuto descrivere meglio le sensazioni dei neo genitori davanti ai loro splendidi bambini. E non sono da meno le scene sia terrene che nell'aldilà di Eponine ed Enjolras.
A questo punto mi è venuto un dubbio, se tu avessi avuto già in mente l'idea della coppia Eponine/Enjolras oppure se avessi voluto lasciarlo intendere al lettore o se semplicemente hai descritto un rapporto di amicizia. Non mi è molto chiara la cosa ahaahahahahah :)
“Eponine e Enjolras. Vorrei chiamarli così, Cosette. I nostri fiori nati dal loro sacrificio…” questa frase è davvero bellissima e profonda, inoltre spiega brevemente la realtà del sacrificio dei due amici di Marius. Insomma, l'hanno fatto per le future generazioni (Enjolras) e per la salvezza di Marius (Eponine)!
Mi piace molto il modo in cui ti destreggi tra scene da morti e scene da viventi dei due, hai saputo modificare "punto di vista" senza rovinare la one-shot!
“Vorrei solo non essere morta invano” sospirò Eponine.
“Non lo sei. Come nessuno in quei giorni. Senza di noi, non farebbero nati quei due gemelli. Quei due fiori della speranza per il futuro.”
Che scambio di battute favoloso!
Ti lascio con i miei più vivi complimenti, mi hai fatta emozionare in poche righe! Grazie per questa storia :D
Camilla (Recensione modificata il 09/03/2013 - 04:43 pm) |