Recensioni per
Shining
di Aout

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/02/13, ore 20:50
Cap. 1:

Ho scorto solo qualche piccolo errore di punteggiatura e mi pare di capire che ti piacciono le frasi molto lunghe. In alcuni casi può andare bene, ma in altri lasci il lettore senza respiro. Io dico che un bel punto, ogni tanto, ci sta bene.
Frase1: “… Prima vidi i grandi campi di grano che, ai margini del mio sguardo, si susseguivano veloci, come impalpabili macchie d’oro liquido, poi il cielo turchese e la strada sterrata che proseguivano oltre l’orizzonte per chissà quanto e arrivavano a perdersi oltre il mio sguardo.”
Io avrei diviso la frase così: “… Prima vidi i grandi campi di grano che, ai margini del mio sguardo, si susseguivano veloci, come impalpabili macchie d’oro liquido. Poi il cielo turchese e la strada sterrata che proseguivano oltre l’orizzonte per chissà quanto e arrivavano a perdersi oltre il mio sguardo.”
Frase2: “… correvo ad un ritmo impossibile e la fatica non mi toccava, neanche lontanamente”
Secondo me sarebbe meglio così: “… correvo ad un ritmo impossibile e la fatica non mi toccava neanche lontanamente”
Non sono una professoressa d’italiano, ma un’accanita lettrice e con questa punteggiatura la lettura è resa più semplice, a mio parere.
Un’altra cosa che ho notato del tuo stile è che è molto ricco: farcisci le frasi con molti aggettivi e descrizioni. Ho imparato a mie spese che meno è meglio nella maggior parte delle volte e che bisogna lasciare al lettore la possibilità di immaginarsi la scena per conto proprio e non consigliargli ogni minimo particolare.
Nei casi che ti andrò a mostrare qui sotto, sei stata così generosa di aggettivi da far risultare la frase un tantino pesante. Non per essere criticona, chi sono io per dirti come scrivere, ma vedi se così ti suona meglio:
“… Non che ne fossi sicura, ma il mio subconscio, solitamente così poco fantasioso, non avrebbe mai (eliminato certamente) potuto creare qualcosa di così vivido e chiaro senza uno spunto.”
“La mia pelle era, lo constatai con orrore, pallida, pallidissima: (cambiata punteggiatura) bianca porcellana.” (eliminata una gran fetta di frase)
Personalmente credo che suoni meglio.

Insieme a Jakefan mi hai donato una splendida immagine come accompagnamento alla tua storia e di questo ti ringrazio. Il banner è molto bello e se fossi al posto tuo continuerei a sfornare queste piccole meraviglie!
Il testo è giustificato come piace a me, le parole chiave sono in corsivo per sottolinearne l’importanza. L’impaginazione mi è molto piaciuta e ti consiglio di continuare sempre così perché un bel testo ordinato aumenta il gradimento del lettore.

Nel tuo sogno Leah diventa un vampiro, la quintessenza della luminosità vampiresca, ma quando torna in sé direi che è IC: “… senza preoccuparmi che qualcuno potesse vedermi … avrei perfino potuto vomitare in ricordo di tutti quei brillantini … tutti quei brillantini su di me…”

“… Quattro zampe, zanne, pelo ispido… sì, c’era tutto.” Questa frase mi ha fatto sorridere, dico sul serio. A parte il fatto che mi sembra molto da “lupo”, è la contrapposizione così netta con la perfezione quasi da Barbie e Ken dei vampiri che mi piace. Non addome piatto, capelli fluenti e profumo inebriante, ma zampe, zanne e pelo ispido!

Il tuo viaggio nei sogni di Leah mi è piaciuto. Ho trovato un po’ scontata la tua scelta di ambientare la OS in un incubo del genere, ma comunque efficace. Anche perché cosa potrebbe esserci di più terrificante per un licantropo di trasformarsi in un succhiasangue? Hai fatto fare a Leah un viaggetto in questo universo parallelo e sono sicura che anche molti altri lettori, come me, apprezzeranno questo tuo lavoro. Grazie per aver partecipato al contest!