Recensioni per
Mnemon
di avalon9

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/03/16, ore 12:51
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
In Saint Seiya si parla più spesso che volentieri di quello che non si vede. Di quello che si dice e non si dice. Di quello che resta nascosto. Va da sé che la maggioranza delle storie tocchi temi amorosi, che spaziano dal "iovorrei/nonvorrei/masevuoi" di mogoliana memoria a meri pretesti. Ma, a volte, è possibile scovare perle come questa. Dal sapore epico, di un panorama mitologico che me la fa accostare, con rispetto parlando, al taglio con cui Cesare Pavese ha scritto i Dialoghi con Leucò. Ma ci vedo anche la totalità dei romanzieri dell'Ottocento, ci vedo Pascoli e la sua natura onnipresente, la sua precisione zoologica ai limiti dell'enciclopedico. Si respira il mito, in queste righe, e non solo per la presenza di Efesto e Athena, ma per l'intrallacciamento dell'antico, del passato, delle radici che sono comuni a (quasi) tutti i popoli.
Questa è una storia che mette in evidenza come nasca la maschera del Sacerdote, quell'affare blu cobalto dietro cui Saga si nasconde e si spaccia per Sion. Di come quell'artefatto esca dalla Fucina, quella con la f maiuscola, quella di Efesto. Signore della Vampa.
Sono lui ed Athena i protagonisti di questa storia, i testimoni di questa nascita, i genitori della maschera stessa. Efesto, che l'ha forgiata, ed Athena, che l'ha richiesta. Ed è un colpo di genio aver pensato alla maschera e alla sua genesi. Maschera in latino significa persona. La maschera delle donne ha lo scopo di annientare la loro personalità - la loro femminillità - per renderle militi ignoti. E se le donne indossano una maschera quando scelgono di servire Athena - perché Nessuno è legato a doppio filo ad Athena, n'est-ce pas? - questo vale anche e soprattutto per il Sacerdote. Il quale esce dal cenacolo dei Gold Saint e diventa qualcos'altro.
Ed il colpo di genio sta in questo, nell'aver reso parlante un oggetto che l'autore stesso ci presenta come un attrezzo di scena, un mezzuccio per permettere al cattivo di portare avanti la trama, e nell'avergli donato un senso, uno scopo, una centralità.
E non dovremmo inserire una storia del genere tra le scelte del sito?
Ma stiamo scherzando?!

Recensore Veterano
17/02/13, ore 11:33
Cap. 1:

Giuro, vorrei lasciarti una recensione, ma non so cosa diavolo scriverti. Sono senza parole. Hai creato davvero qualcosa di eccelso, mirabile quanto la Maschera che di questa opera è al contempo spettatrice e protagonista.
Confesso che, forse in quanto becero maschio, apprezzo più le storie d'azione, ma sono lieto di ammettere che questo tuo scritto, perfetto grammaticalmente e realizzato con una scelta di termini che non esito a definire epica, rappresenta una pregevolissima eccezione nel panorama dei miei gusti.
La tua immensa conoscenza del mito e delle tradizioni greche traspare da ogni singola parola (e pensa che io mi ritenevo ferrato sull'argomento... ora non posso che ritirarmi e dondolare autisticamente in un angolo) e la sapiente commistione che di essi hai saputo fare con la storia di Saint Seiya lascia davvero increduli (piacevolmente s'intende).
Bellissimi gli stralci di futuro, di tutti i futuri, di cui hai costellato la tua storia, meravigliose le disamine di coloro che avrebbero indossato quella Maschera perfetta e inespressiva.
Diamine, scrivi in un modo che non riuscirei mai ad imitare.
Chiudo qui perché stento a trovare altre parole adeguate.
Complimenti, complimenti davvero.
(Recensione modificata il 17/02/2013 - 01:38 pm)

Recensore Veterano
15/02/13, ore 18:54
Cap. 1:

Bellissima, io che non ho fatto studi classici ora li rimpiango. La storia del mito è qualcosa di fantastico. Ti faccio davvero i miei complimenti, efesto ed athena, elettronio... E le visioni della dea, le guerre, i sentimenti, saori e sacha due dee completamente differenti. Sage, saga e shion i sacerdoti... Non so che altro dire, scrivi benissimo. Hai anche messo nutrite note al tuo postulato... Ciao!

Recensore Master
15/02/13, ore 16:57
Cap. 1:

Sei tornata e con una grande opera!
Avevo quasi perso la speranza di poter leggere qualcosa di così bello, in questo fandom. E che valesse la pena di essere letto con ammirazione e invidia. E' una storia che racchiude un universo infinito, dalla mitologia più classica, intrisa di autenticità (davvero mirabile il sottile richiamo al tentato stupro di Efesto all'Atena mitologica) e inventiva, a piccoli frammenti presi da tutte le serie che compongono il mondo di Saint Seiya. I due brevi accenni a Sage e Sasha, l'accenno a Episode G del quale l'unica cosa che so riguarda appena il capitolo di Saga che si sottomette a Crono. Naturalmente non potevano mancare le tragiche figure di Aiolos (appena accennato) e di Saga e del suo destino. Fino ad arrivare ahimè (unica nota dolente...) ad accenni ad Omega. Purtroppo era necessario per chiudere il cerchio, ma io, nella mia personalissima visione di questo universo, non riconosco e non riconoscerò mai come facente parte!
Il tutto raccontato non attraverso la voce intrinseca della maschera sacerdotale (dettaglio questo che porta la storia ad un livello superiore) ma direttamente mostra tutti quei passi, tutti quei futuri che essa sarà testimone immobile e silenziosa. La parte di confronto fra le due divinità poi, è qualcosa di eccezionale per la semplicità e allo stesso tempo per la solennità e regalità palpabili. E' stato come se davvero due Dèi olimpici fossero lì a parlare e fare considerazioni su come gli uomini poi avrebbero rielaborato la loro storia. E lo facevano con amorevole rassegnazione e benevolo assenso.
E' stata la più bella raffigurazione di Atena che abbia mai letto. In questa storia si distingue chiaramente quanta cura, quanto studio e quanto impegno c'è nel renderla così completa. Non la solita storia pretenziosa dalla trama fitta e complessa che si perde in ramificazioni e ostentazione di millemila personaggi. Questa è la bellezza della semplicità di 3 (tre) personaggi dei quali alla fine solamente l'immobile, innaturale e ammaliante maschera sarà la protagonista in avvenire.
E' purtroppo una recensione scarna rispetto a quello che vorrei dire e che meriterebbe. Ma decantare ulteriormente questa storia perfetta sarebbe come farle un torto. La storia stessa (che non racconta di battaglie, di amori, di ragazzine e ragazzini che giocano a fare gli eroi) dice tutto e non necessita di altro che offuschi i suoi e i tuoi meriti.
Mi ha dato molto da riflettere e da invidiarti. Grazie per aver condiviso questa splendida storia.
(Recensione modificata il 15/02/2013 - 05:00 pm)