Salve. Ero giusto in cerca di qualche storia da leggere che riguardava la serie di The Elder Scrolls, e la tua mi interessa davvero molto!
Le mie congratulazioni per la trama: è davvero molto bella ed originale.
Adesso mi metto a leggere tutti i capitoli da te scritti, perché voglio assolutamente sapere come sarà questa avventura nel continente Akavir !!
Un bacio. SofiaRossiniIsabella

Be', la storia è rapida ma mi appassiona; l'idea di poter lasciare Skyrim ed esplorare nuove terre (o tornare in alcune già viste in passato) mi attira tantissimo!
In questo capitolo ho notato un maggior numero di imprecisioni, soprattutto a livello di punteggiatura che andrebbe generlicamente rivista. C'è poi un errore di concordanza tra "conficcate" e "due pali". La parola "Okay" stride tantissimo con il contesto: si tratta di un termine prettamente moderno e appartenente al nostro mondo, in un universo fantasu medievaleggiante come quello di TES non ha posto.
Ho apprezzato però l'attacco a sorpresa degli Tsaesci: già nel capitolo precedente avevi "gettato l'amo" e richiamare ora quella tensione permette di renderla più reale.
Anche in questo caso ti invito a sistemare l'impaginazione, specialmente negli ultimi paragrafi.

Con questo secondo capitolo la mia opinione, almeno in parte, si conferma.
Hai le idee chiare su cosa vuoi raccontare, l'ambientazione emerge nei dettagli che ci racconti con un piglio un po'troppo documentaristico. Manca un po'di pathos, diciamo, l'emozione del marinaio che giunge in vista della terra ferma, di una terra remota e misteriosa, probabilmente pericolosa. Instilla un po'di timore nel lettore, facci domandare "e adesso?", non aver paura di rischiare!
L'esplorazione del territorio accade come se fosse una passeggiata verso il più vicino supermercato laddove mi aspetterei tensione e magari qualche creatura che lurka tra le frasche. Il gemito misterioso arriva ma forse un po'troppo in là: i personaggi sono rimasti troppo tranquilli fino a quel momento e perde un po'dì impatto.
Il mago è un personaggio molto carino, mi piace il modo in cui il suo essere uno studioso, un diplomatico stride con la disciplina militare dei soldati; è timido, a volte un po'impacciato in mezzo a omaccioni che lo prendono in giro perché non porta un'armatura e questo aiuta a renderlo più vivo, più umano.
L'idea della quest è carina!

Ciao!
Inizio col darti un consiglio: pubblica con più calma! Undici capitoli in un giorno solo sono assurdamente tanti, rischi di scoraggiare il lettore e di non attirarlo. Anche se non si tratta di capitoli lunghi posso giurarti, per esperienza, che pubblicare con regolarità ma lasciando passare qualche giorno tra gli aggiornamenti funziona molto meglio.
Mi ci vorrà quindi un po'per mettermi in pari :)
Comincio col consigliarti di controllare una cosa: nella prima parte del capitolo vero e proprio metti (immagino) un dialogo tra < e > ed infatti non si vede la battuta. Poi passi alle virgolette alte e il problema non si ripropone, ma comunque dovresti usare sempre lo stesso tipo di punteggiatura per il discorso diretto.
Per il resto hai un buono stile chiaro e un'idea interessante che però sviluppi, di nuovo, un po'troppo in fretta. "Racconti" un sacco di fatti senza mostrare davvero ciò che accade, senza dare un'ambientazione, dei sentimenti... certo, è il primo capitolo, ma essendo piuttosto corto secondo me potresti ampliarlo. E' un consiglio che potrebbe valere anche per i capitoli successivi, in ogni caso.
A livello prettamente grammaticale ho poco da dire, c'è qualche svista di battitura facilmente correggibile; piuttosto ti raccomanderei di badare di più all'impaginazione: verso la fine del brano le battute di dialogo sono un po'attaccate tra di loro, messe sulla stessa riga, e rendono difficoltoso capire chi stia parlando con chi.
La storia ha comunque del potenziale, pian piano mi metterò in pari con gli aggiornamenti... ma tu non correre, mi raccomando! :)