Recensioni per
Salti tu salto io, ricordi?
di Carota_24

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/02/13, ore 14:50

Occhei… dovevo riuscire a restare calma o sarei scoppiata, papà era in ritardo di 5 minuti e iniziavo ad avere paura: che mia mamma avesse cercato di sabotarmi descrivendomi il luogo sbagliato? O peggio, mio padre ha avuto un incidente stradale mentre veniva qui e mi tocca ritornarmene a Parigi. Oh no per favore! Iniziai a fantasticare su come potesse essere, se mi assomigliasse. Magari avrà i miei stessi occhi verdi, o dei capelli biondi come i miei. Immagino che potrebbe essere un vecchietto con la testa calva e una pancetta in fuori. Peccato che mamma non mi abbia detto niente su di lui; né l’età, né com’è fatto. So solo che si chiama Derek Jones. Almeno il cognome da lui l’ho ottenuto.
Ad un certo punto sentii qualcuno toccarmi la spalla come a volermi chiamare ed incrociai lo sguardo con un uomo alto sulla trentina. Mi guardò e notai che i suoi occhi iniziarono a farsi lucidi, poi con un filo di voce parlò: ‘Scarlett…’ disse solo. Balzai su dalla sedia sulla quale mi ero seduta per aspettare e gli saltai letteralmente addosso agganciando le braccia intorno al suo collo.
‘Dimmi che sei tu, se no ho appena fatto la figura di merda più grande di tutta la mia vita’ e scoppiai in una fragorosa risata. ‘Si, sono io’ rispose soltanto, ma a me bastò. Da sempre sognavo questo momento, un abbraccio che sarebbe durato un secolo. Poi si riprese e parlò: ‘Oh ma guardati! Non ti vedevo da quando avevi si e no quattro mesi, ora sei una donna e io non ho potuto assistere alla tua crescita. Non sai quanto mi dispiace!’ lo interruppi staccandomi dall’abbraccio:’ Recupereremo tutto, lo prometto! Ci divertiremo un sacco soprattutto ora che so che non sei un vecchio pelato. Approposito, quanti anni hai?’
’36 anni’
‘Oh cavolo! Ma che figata un papà così giovane!’ mi accorsi di ciò che avevo appna detto e cercai di riaggiustare la frase ‘ cioè, volevo dire: che forza!’
‘Oh, Scarlett non ti preoccupare, sentirai di peggio uscire dalla mia bocca! Ma dai ora non rimaniamo qui! Andiamo a casa, so già che l’adorerai!’
‘Dove abitiamo?’
‘Un po’ fuori Londra, in una piccola città chiamata Holmes Chapel, ho una villetta adorabile!’
‘Oh menomale! Sono stufa dei soliti appartamenti che mamma mi costringeva a cambiare in continuazione’
‘Ah ecco a proposito, posso farti una domanda?’
‘Tutte quelle che vuoi!’
‘Perché sei voluta venire a vivere con il padre povero, invece che con la madre super ricca?’
‘Semplicemente perché quello non è il mio mondo. Lì la tua vita è programmata fin dall’inizio, non puoi rischiare, buttarti, sbagliare. In poche parole non puoi fare la vita che voglio fare io. Sai mamma non ha mai voluto che ti vedessi perché diceva che la mia perfetta vita programmata poteva essere rovinata da un soggetto che con me non centrava proprio nulla. Ma io fin dall’inizio, volevo solo vederti, divertirmi con te e fare tutte quelle cose che una figlia vuol fare con suo padre. Sai, correrti incontro quando torni a casa dal lavoro, venire a dormire nel lettone con te, farmi proteggere come nessuno è mai riuscito a fare…’ non mi diede il tempo di finire la frase che mi zittì con un abbraccio, ma non come l’altro uno più bello, più sincero.
‘E’ tutto ciò che voglio pure io. Ora andiamo dobbiamo fare ancora così tante cose’. E fu così che per la prima volta presi per mano mio padre e insieme andammo a casa nostra.


Adoro il coraggio di Scarlett, si si :)

aggiorna presto

Recensore Veterano
17/02/13, ore 14:47

Questa è proprio bella! E chi se l’aspettava che proprio io, Scarlett Jones avrei trovato il coraggio di scappare, di dire ‘basta, questo non è quello che voglio’ e ricominciare tutto da capo? Okkei, ora che mi sono ripresa cercherò di far capire anche voi tutto quello che gironzola come una zanzara nella mia testolina piccola, ma piena.
Lo ripeto per la terza volta così faccio proprio un discorso coi fiocchi: mi chiamo Scarlett Jones, ho 18 anni (cavolo non ci credo nemmeno io) e fino a ieri vivevo a Parigi. Ma guardate che non scherzo, proprio Parigi, sotto la Torre Eifel (che non ho voglia di andare a cercare come si scrive). Sì cazzo! Proprio il sogno di ogni ragazza esattamente come me, tranne me, ovvio. Odio Parigi, le baguette (o come si scrive) e le lumache che mi tocca mangiare a pranzo. Ma che schifo! Non sono mica una bestia. Vabbè, come sospettavo mi sono persa in cose che non centrano ‘na beata minchia! Quindi cercherò di riprendere il filo del discorso… dov’ero? Ah sì! ODIO PARIGI. Mia madre è un’importante avvocato di successo, mi ha sempre portata con sé in tutte le sentenze. Fortunatamente non è mai l’accusa, altrimenti non me ne starei andando. Ha sempre cercato di farmi capire le cose che secondo lei erano importanti nella vita, ma ha perso la causa più importante: sua figlia, infatti si può dire che sono l’esatto opposto di lei.
Ma ora passiamo ai fatti, sono su un fottutissimo aereo per Londra cazzo! Ma ci credete?! Credo che passare un po’ di tempo con papà mi farà bene insomma, non lo vedo da quando lui e mamma hanno divorziato, cioè… ah già! Non l’ho mai visto! Perché sì! A quanto pare mia madre una volta aveva un po’ di cuore e si è innamorata di un poveraccio in cerca di fortuna da Londra. Poi la storia potete immaginarla voi… si sposano, hanno la loro patetica figlia e poi inizia la litigata a chi cambia i pannolini e BAM! In una sola parola? Divorzio. Mia madre essendo un avvocato di successo ha vinto la causa per l’affidamento e ha tanto insistito a non farmi mai vedere mio padre perché come dice sempre lei: ‘Un soggetto che può intralciare la mia perfetta vita programmata’. Ma ora sono maggiorenne, 18 anni li ho compiuti e non può più tenermi sotto le sue grinfie perché Londra mi aspetta!
Chissà che lavoro farà papà lì a Londra? Spero nulla di importante, magari potrei trovarmi qualche lavoretto per aiutarlo! Ah già! Devo andare a scuola! Trovo stupido il fatto di dover andare a scuola a 18 anni. Chiaramente avendo vissuto con mia madre dovrò trovarmi un liceo classico con corso avanzato di grego, francese e letteratura inglese. E poi chissà che brutto! Voglio dire sono alla fine del trimestre, per di più dell’ultimo anno in una scuola nuova! E chi lo trova un amico così? Non che ne avessi tanti a Parigi, ma per una volta vorrei trovarmi un amico vero, uno che non si fa vedere con te solo perché tua madre è uno dei più importanti avvocati di Londra. Chissà magari anche un principe arancione… si perché io lo stupido principe azzurro non lo voglio. Immagino che mi prenda la mano e mi porti al centro della pista da ballo, mi faccia fare una giravolta e che poi avvicinandosi al mio orecchio sussurri: ‘Atterraggio in corso, tutti i passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza’ Chissà che roman.. aspetta cosa!?
Spalanco gli occhi di colpo ed eccomi qui su questo bellissimo aereo di prima classe su mia madre ha tanto voluto che salissi. Mi stiracchio e noto un ragazzo a cui è simpaticamente caduto l’occhio sulla mia terza di reggiseno. Appena nota che me ne sono accorta lo fulmino con lo sguardo e lui mi guarda come se volesse chiedermi scusa. Mi alzo appena l’aereo ha finalmente atterrato e lego in una coda di cavallo di miei lunghi capelli biondi, mi gratto i miei occhi verdi e muovo le gambe come a volerle svegliare da un sonno secolare.
Esco e recupero la mia valigia poi mi avvicino a un bar descrittomi da mia madre dove tra cinque minuti esatti avrei avuto appuntamento con quello che dovrebbe essere mio padre.


Forse è scritto tutto eccessivamente attaccato e affatica la scrittura, cerca di mettere qualche virgola in più :)
per il resto è tutto ok ragazza! :)
La trama è carina, adesso continuo

Recensore Veterano

Ehi :)
diciamo che questo è un incipit alla storia, ok? così giustifichiamo la radicale cortezza :)
Mhh.. non ho altro da dire quindi continuo.
Va beh mi presento
sono _Sam e si ho trovato la tua storia per caso °_° fra quella lunghissima lista :)

continuo.