Recensioni per
The monster inside of me
di Fefy_07
Ciao, eccomi qui! |
Chara a rapporto. |
NONO POSTO: THE MONSTER INSIDE OF ME - FEFY_07 [45.50] |
Hai appena fatto scoppiare in lacrime la giudiciA ç___________ç Che non ha nemmeno un fazzoletto a portata di mano e sta scrivendo la recensione fra i singhiozzi, ma questo non è poi così importante. |
Ciao carissima, Passo ora a commentare la grafica, tra l’altro molto buona, della tua storia. Hai utilizzato un font chiaro e leggibile, di una dimensione accettabile – magari, se i caratteri fossero stati leggermente più grandi forse sarebbe stato meglio, ma comunque è tutto perfettamente comprensibile – e con un’impaginazione semplice ma curata. Molto appropriato è il font utilizzato per il titolo: incute un certo timore, ma suppongo sia proprio questo il senso del tormento che colpisce Damon e che automaticamente si trasmette in chi legge. Mi permetto di farti un piccolo appunto sul carattere che invece hai usato per la pagina di diario: ho avuto difficoltà nel leggerlo poiché le dimensioni sono troppo ridotte e il tratto, di per sé, non è molto chiaro. Se possibile, sarebbe meglio se tu lo cambiassi. È giunto il momento di trattare la parte più antipatica di tutta la recensione: la sintassi, l’ortografia e la punteggiatura! Premetto subito che scrivi molto bene: non ho trovato grandi errori – giusto qualche refuso – e il tuo stile è molto chiaro, semplice ma efficace. Non hai ricercato a tutti i costi i paroloni, e questo ha giovato molto non solo sulla resa stilistica della storia ma anche sul controllo delle strutture sintattiche (spesso, infatti, più si ricercano parole complicate e più si rischia di perdere il filo della costruzione logica delle frasi). Detto questo, riporto nel dettaglio queste piccole sviste. Di quelli in cui si ti sei nutrito fino a uccidere, complice l’oscurità. Credo che quel si sia un errore di battitura: o non andava proprio inserito, oppure doveva essere un sì affermativo (di quelli in cui, sì, ti sei nutrito fino a uccidere, complice l’oscurità) ha sempre voluto nonessere Stefan Piccolo errore di battitura! guardare in faccia alla realtà Il verbo guardare, in questo caso, regge il complemento oggetto, per cui sarebbe più corretto dire guardare in faccia la realtà. «Io…» balbetta il vampiro, poi semplicemente scuote la testa e corre fuori dalla casa, a velocità di vampiro. Hai ripetuto due volte la parola vampiro: non è un errore, ma appesantisce la frase. È ancora abbastanza scossa per mettersi alla guida, ma abbastanza risoluta e determinata a trovare Damon da provarci. Anche qui c’è una ripetizione; in casi del genere, è sempre opportuno cercare un sinonimo. Era escluso che fosse semplicemente tornato a casa sua, e anche che fosse al Grill, in mezzo alla gente. Probabilmente cercava un posto dove morire da solo, così come aveva vissuto. Qui credo che tu ti sia distratta: la narrazione della storia è al presente ma qui hai scritto al passato. Questa frase non si riferisce a un momento precedente ma alla narrazione vera vera e propria, per cui deve essere scritta al presente. «Mi dispiace. Per…tutto. » Al ragazzo scappa inevitabilmente una lacrima di fronte a quelle scuse, che mai avrebbe pensato di sentirsi rivolgere. Con voce rotta, riesce a rispondere: «Anche a me, fratello. » Piccoli errori di spaziatura: dopo i puntini di sospensione, non hai inserito lo spazio bianco. Al contrario, lo hai messo prima della chiusura dei caporali. Di per sé non è sbagliato, ma, poiché non lo hai mai utilizzato, ti consiglio di non metterlo nemmeno in questi casi (è una questione di uniformità, insomma). Ha avuto tempo di parlare col vampiro prima della sua dipartita e sa di dover parlare con Stefan prima che decida di fare qualcosa di terribilmente drastico. Anche qui c’è una ripetizione che è meglio evitare. Bene, sono giunta alle conclusioni! In generale, ho apprezzato tantissimo la tua storia e il tuo modo di scrivere: hai gestito molto bene la narrazione al presente dando quasi la sensazione al lettore di essere davanti a ogni singola scena. Lo stile è davvero apprezzabile, dunque: molto curato, lineare, perfetto per una storia dai toni cupi e drammatici. Non seguo quasi per niente questo fandom – ahimé, devo ammetterlo! – però, se tutte le storie fossero così ben strutturate, sicuramente diventerei una lettrice più assidua!. Ultima cosa: ricordati che hai diritto a un’altra recensione premio! Credo di averti stressata abbastanza :P Ci sentiamo presto! :* 9dolina0 |
Stile, grammatica e punteggiatura: 39/40 Il prompt è stato utilizzato benissimo, non solo per la pertinenza alla storia, ma proprio per il suo sviluppo che si delinea bene all'interno della trama. Sebbene questa tecnica sia stata utilizzata dalla maggior parte delle partecipanti (tecnica che uso anch'io proprio per cercare di delineare il prompt come sfondo della trama e quindi farlo percepire maggiormente nel suo sviluppo), la tua peculiarità è stata quella di averla incisa in ogni più piccola sfumatura, creando una vera e propria trama su cui basare la tua storia. In pratica trama e prompt s'intrecciano in un legame che non è scindibile, avendo la stessa funzione. L'ambiente opaco che ha caratterizzato la tua narrazione è stato davvero espresso magnificamente grazie alla tua capacità comunicativa, che oltre ad influenzare l'ambiente, ha influenzato anche la caratterizzazione dei personaggi.
P.S. scusa per il ritardo, ma sono strapiena d'impegni! Spero di non averti offesa per il ritardo mostruoso D: (Recensione modificata il 21/05/2013 - 01:03 pm) (Recensione modificata il 11/06/2013 - 08:32 pm) 10/10 (Recensione modificata il 14/06/2013 - 08:08 pm) |
Ed eccomi qui! Ho divorato questa storia, davvero. |
Bene. Una povera donna stanca è al lavoro, e decide di regalarsi un bel momento (abusivo) con una buona lettura...e adesso come lo spiego che piango? |