Recensioni per
L'uomo dei sorrisi
di OurNamesRhymeWithForever

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/02/13, ore 21:56

è la one-shot più bella che abbia mai letto.
dopo quella di niley, sia chiaro.
ragazza, il modo in cui scrivi è pazzesco.

“E tu, Gratien, pazzamente innamorato della bellissima Evelyne…”.
Il ragazzo si tolse la sciarpa.
“Signor prete, come si permette di fare apprezzamenti sulla mia ragazza?”.
Risate, ancora. Dio quanto la amava.
Si rimise la stola.
“Mi scusi. Dicevo: lei, Gratien, vuole prendere come sua legittima moglie Evelyne, per amarla, rispettarla, curarla, farla sentire protetta e ricordarle di fare il bucato il venerdì?”
“Il giovedì, Gratien” sussurrò la ragazza
“Il giovedì, Gratien” ripeté lui togliendosi la sciarpa.
Si voltò verso Evelyne e sussurrò quelle semplici parole che avrebbe urlato ogni singolo giorno fino a non avere più la voce.
“Ti amo”
“Ti amo anch’io”.

quanto ho amato questa parte?
è.. non so, perfetta.
come ti è venuta l'ispirazione? sul serio, non so che dire.
woah.
i'm speechless.
ho amato anche la frase "Non era il suo sorriso ad avere qualcosa in più. Erano i sorrisi delle altre ad avere qualcosa in meno."
complimenti, davvero.
xoxo, nunz

Recensore Master
17/02/13, ore 21:18

Hai pubblicato da pochissimi minuti praticamente ma hai già una persona alle costole. Per la prima volta in vita mia non mi sono pentita di guardare la home di Efp, ormai non le davo manco più l'attenzione che le davo all'inizio. E invece, stasera ecco che spunti te con questa Shoot a convincermi di quanto sbagliassi. Perciò eccola. Sto morendo di freddo e ho le mani intirizzite quindi mi scuso già per le parole senza senso che mi capiterà di seminare qua e là ma sappi che in realtà sono una persona che, di solito, scrive quasi correttamente. Una cosa di cui non posso giustificarmi è la poca sanità mentale che mi rimane, per quella non c'è una cura e nemmeno un modo di evitarla, quindi..beh tieniti pronta in ogni caso.
Bene passiamo a cose un pochino più interessanti. La trama è interessante, l'hai resa in maniera minuziosa e porca miseria ho ancora i brividi. L'idea del rossetto come firma, come marchio, è bellissima. Mi fa pensare a una sorta di Joker, non alla maschera e nemmeno al personaggio, penso a lui per il semplice, non tanto semplice, fatto che quel sorriso fosse solo un modo per mascherare le atroci sofferenza che ha dovuto sopportare in un modo o nell'altro durante la sua infanzia e non solo. Quel rossetto e la voglia del protagonista di strappare il sorriso a quelle ragazze sono la chiave di tutto e descrivono in maniera perfetta il disturbo dell'uomo. E' come insoddisfatto, come uno di quei collezionisti di cui parla con l'ultima vittima, anzi con LA vittima. Cerca di più, sempre di più, cerca il sorriso perfetto, cerca quel viso luminoso, l'ultimo pezzo della collezione, quello che lo soddisfa più di tutti e che lucida la sera quando torna a casa.
LA doppia personalità mi ha sempre affascinata in un modo quasi illecito, mi chiedo come faccia il cervello a creare una finzione così realistica fa convincerti che quello che vedi e senti e provi è reale, tanto che la paura e i sensi di colpa svaniscono perchè non ti rendi conto di quello che fai o di ciò che sei, una sorta di uomo e mostro, anche se in questo caso lui continua ad essere uomo anche nella sua personalità disturbata, la gentilezza e il sorriso della ragazza, sono bisogni che magari non attribuisci a un mostro, mancanze che ogni umano potrebbe avere, poi però c'è quell'istinto famelico di prendere, di ottenere che lo fa diventare forse più animale che mostro. E la scena in cui lui chiama se stesso e che si ripete anche alla fine, con quella frase glaciale che ti fa capire il gioco, che toglie la maschera...fantastica. Davvero, è pensata benissimo e le descrizioni sono perfette, anche il nome dei posti e delle protagoniste, non c'è nulla di banale. Ed è anche inquietante e amara al punto giusto.
Complimenti:)
Lis