Recensioni per
Ti sei mai chiesto quanto possa fare male l’amore?
di Maya89

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore

Complimenti alla vincitrice del premio “Sintetismo”! A dire la verità, anche io mi sono cimentata in una flashfic simile, ma purtroppo non ha avuto lo stesso numero di compimenti. Quello che mi piace della tua storia, è la franchezza con cui si esprime la protagonista, che passa attraverso le fasi del tradimento, delle bugie, dell’essere lasciate e poi della vendetta, che non tarda ad arrivare. Per la tua capacità di sintetizzare in poche parole l’intera vicenda, mi sono sentita di darti questo premio speciale, che credo si rispecchi in pieno con le qualità del tuo testo. E’ frustrante leggere il punto in cui si viene a sapere che “l’amore” della protagonista la usava solo per il sesso, umiliandola e sminuendola. In fin dei conti, sono stata contenta quando lei si è presa la sua rivincita per quei cinque anni rubati.

Recensore Master

Decisamente, sei molto brava a rendere lo stile ossessivo e portato all'invettiva.

In questa storia la protagonista mostra tutta la gamma di possibili emozioni che può provare chi viene tradito nella relazione in cui sembrerebbe che abbia speso molto (emotivamente e non solo), in questo caso l'insieme delle nequizie operate ai suoi danni dal suo partner ha generato un effetto devastante nella protagonista, che ha distrutto tutto il possibile affetto/amore/simpatie che pur aveva dovuto provare per quello che poi ha trattato con tecniche da mattatoio comunale, devono esserci stati dei momenti in cui era disposta a perdonargli tutti i suoi errori, a credere a quello che diceva e disposta a dargli altre possibilità (tutte evidentemente cadute nel vuoto, se poi è finita in quel modo), secondo me il ruolo di primo piano se lo merita anche questo tizio; forse doveva sapere che l'animo di chi viene tradito è peggio dei flutti dell'Acheronte (e appunto da quelle parti è stato mandato...), ha sbagliato ad avere troppa fiducia nelle sue qualità di persuasore e nella dabbenaggine della sua compagna; penso proprio che se ne sia accorto dei problemi della sua condotta, anche se difficilmente può dirlo.

C'è solo da sperare che la giustizia non la raggiunga, non perché voglia che il suo delitto impunito, ma per il sentimento del tempo che ha la protagonista, se si lamenta di aver speso cinque anni con quel tanghero, non so come reagirebbe all'idea di doverne passare molti di più vedendo il sole a scacchi (sempre ammesso che nel paese in cui si svolge la storia non ci sia la pena di morte...); fossi il suo avvocato, punterei sulla semifemità mentale al momento dell'omicidio, anche se la prospettiva sarebbe quella di un manicomio... insomma, ha liberato il mondo da un essere che non ispira molta simpatia, ma purtroppo o per fortuna il contratto sociale vieta di farsi giudice e boia degli altri (e hai ragione, tutti hanno avuto un momento del genere, ma pochi passano ai fatti).

Recensore Master

Grammatica/sintassi/lessico vario: 9/10 
Svolgimento storia: 10/10
Stile: 5/5 
Attinenza al maxigenere scelto : 5/5 
Gradimento: 5/5

La tipica flashfiction, un concentrato di storia e cattiveria che ho personalmente adorato. La domanda del titolo, ripresa poi nella narrazione, lascia presagire qualcosa di drammatico, ma non fino a questo punto: una macchina bruciata, le foto di lui con l'amante attaccate su tutti i lampioni della città, la serratura cambiata... un coltello acuminato è decisamente qualcosa che non mi aspettavo. E nella velocità con cui viene inserito si vede tutta la brutalità dell'azione e la rabbia che sfoga - davvero, la forma della flash è stata azzeccatissima, riesce ad esprimere in pieno tutti quei sottointesi necessari a far funzionare la narrazione. Cos'altro posso aggiungere se non "brava"? È davvero notevole e tranne qualche piccola sbavatura che ti avevo già fatto notare era anche lessicalmente perfetta. Piccola e cattiva, davvero bellissima!
(ps.s noterai che questa recensione non è il giudizio del concorso ^^ se preferisci avere quello, come commento, fammi sapere e lo inserirò qui sotto!)

Nuovo recensore

Di solito non sono molto favorevole agli sfoghi, ma in questo caso direi che non c'è molto di male. Capita. Voler uccidere qualcuno è un pensiero umano, la follia sta appunto nel concretizzare il pensiero. Il dibattito se facciano più male le ferite del corpo o dell'anima è aperto. Promossa ma con qualche riserva, siamo al limite.