Caspita, una one shot da pugno nello stomaco, a metà lettura avevo già un nodo alla gola.
Il tema trattato è forte e attuale, il paragone della malattia fisica con quello dell'anima è veramente di impatto, spesso ci dimentichiamo che anche l'anima fa parte del nostro corpo e come tale può ammalarsi.
La cosa più bella senza ombra di dubbio è l'esempio della bandana, è facile e scontato averla perchè chi subisce questi trattamenti si vergogna nel mostrarsi a nudo (in tutti i sensi) e invece con una positività e una semplicità disarmante è uscita questa cosa..."Noi indossiamo una bandana perchè siamo pirati. E tu da oggi sei uno di noi"..Tanto di capello e tanto di inchino.

Meravigliosa! Mi è piaciuta un sacco. Ammetto che all'inizio non riuscivo a capire bene, ma continuando a leggere mi sono persa nelle tue bellissime parole e senza sforzarmi mi è risultato tutto chiaro. Complimenti, scrivi benissimo, è scorrevole e la storia è originale, Voglio indossare anche io la bandana, voglio essere anche io un pirata!
F.A.

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Interessante. Devo dire che la finale non me l'aspettavo e, tra l'altro, ammetto di non averla neanche capita. Che significato ha questa storia?

Buonasera!
Oddio com'è dolce e commovente questo racconto! Adoro come scrivi, mi trasporti al di fuori delle tue stesse parole, trascinandomi assieme a te a contemplare l'immensità del mare che il piccolo pirata ammira. Questa va diritta tra le mie preferite, senza neanche discutere! 
E che carino che è il titolo che hai usato! Mi piace, mi piace, mi piace! 
Forza pirati, all'arrembaggio, salpiamo per questa nuova avventura che ci aspetta: la vita!
Chi è con me?!

-Joelle.

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